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Considerazioni sulla vendita diretta 
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Argomento risultante dalla divisione del topic: http://www.forumdiagraria.org/announces/catalogo-aziende-agricole-la-vendita-diretta-e-una-realta-t5130.html

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Marco ha scritto:
Nocino ha scritto:
Scopro solo ora questo thread, la sua naturale evoluzione sarebbe l'integrazione di un e-commerce modello market place, dove ogni azienda apre la propria bancarella. ;)

Preferiamo lasciare che ogni azienda si gestisca autonomamente gli ordini e i clienti.

Sono d'accordo sulla politica del forum. A suon di "naturali evoluzioni" siamo arrivati all'odierno delirio della distribuzione alimentare: salviamoci almeno noi!!! :mrgreen: :mrgreen:

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Ciò che ha soluzione non è un problema. Ciò che non ha soluzione non è un problema. Di fatto il problema non esiste.


03/02/2016, 21:30
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Marco ha scritto:
Preferiamo lasciare che ogni azienda si gestisca autonomamente gli ordini e i clienti.

Ciao Marco, comprendo la tua scelta. ;)

Pimbo ha scritto:
Sono d'accordo sulla politica del forum. A suon di "naturali evoluzioni" siamo arrivati all'odierno delirio della distribuzione alimentare: salviamoci almeno noi!!! :mrgreen: :mrgreen:

Ciao Pimbo,
non si tratta di un "odierno delirio", la distribuzione di prodotti alimentari per corrispondenza risale a fine '800.
Oggi l'e-commerce ha dato un nuovo impulso, basti pensare che pure Amazon è entrata nel food e lo sta facendo con sempre maggiore determinazione:

http://food24.ilsole24ore.com/2014/09/v ... -in-italy/

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... refresh_ce

http://www.foodweb.it/2016/01/amazon-au ... limentari/

Possiamo anche girarci dall'altra parte, ma i trend di crescita parlano chiaro. ;)


04/02/2016, 14:31
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La situazione di Amazon veramente lascia molto a desiderare, (parlo a livello economico), ha comprato
lui stesso dei corrieri, ma alcuni esperti in economia hanno dubbi sulla tenuta della sua politica di vendita
e consegna in poche ore, come azienda, anche se tra le prime cinque più grandi (USA) potrebbe subire un certo
"ridimensionamento" in un futuro molto prossimo.

Per il resto sono d'accordo con te, vi è stata prima una tendenza nei primi anni 2000, (parlo via internet appunto),
poi un calo abbastanza considerevole, per poi riprendere quota con una varietà di prodotti più ampia trascinata
anche da Ali il babba, quello Cinese, che ha avuto una crescita esponenziale in questi ultimi anni.
(parlavo in generale, non solo di Agroalimentare)

Ciao

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"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
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04/02/2016, 19:14
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Tutti possono sbagliare, anche Amazon, ma da oltre vent'anni sta facendo scuola di e-commerce nel mondo.

Nel '59 nacque il primo supermercato italiano (Esselunga) oggi la DO e GDO dettano le regole del gioco.

L'e-commerce giocherà un ruolo sempre più importante, infatti sempre Esselunga si è già rimboccata le maniche.

Linko un articolo dell'anno scorso: Amazon sfida Esselunga
A parte i colossi, saranno molti altri i negozi online che proporranno i prodotti agroalimentari.

Ciao


05/02/2016, 9:54
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Non discuto affatto di cosa produca "crescita" nel senso che intendi tu. :) Il punto è che più sono grosse le realtà e più difficile diventa lavorare col cervello, tant'è vero che esistono i prodotti industriali e quelli artigianali, con qualche sottilissima differenza gli uni dagli altri... ;) E' per quella "crescita" che sono nati allevamento e colture intensivi, i quali non producono certo cibo di qualità parificabile a realtà più contenute e gestite con scopi diversi dalla semplice "crescita". :)
Siccome la GDO per me potrebbe pure agevolmente fallire domani senza che la mia vita ne venisse minimamente intaccata a livello di approvvigionamenti, semplicemente rabbrividisco all'idea di realtà come quelle da cui mi servo io che all'improvviso cominciano a ricevere 3000 e-mail al giorno...
Ma ovviamente era più l'esternazione di un mio pensiero che un consiglio: se si cerca la "crescita", allora di certo hai ragione tu. E' un problema di prospettive, non di funzionalità. ;)

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05/02/2016, 14:24
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Pimbo ha scritto:
Sono d'accordo sulla politica del forum. A suon di "naturali evoluzioni" siamo arrivati all'odierno delirio della distribuzione alimentare: salviamoci almeno noi!!! :mrgreen: :mrgreen:

Stavamo parlando di e-commerce e tu sei intervenuto con questo post parlando di "odierno delirio della distribuzione alimentare", ti riferivi all'e-commerce o alla GDO?

Ora parli di crescita, ma non è chiaro a quale crescita (o decrescita) ti riferisci.

All'inizio del 1900 eravamo poco più di 1.5 miliardi di persone, oggi siamo oltre 7 miliardi, e tutti vogliono mangiare, anzi, consumare.
Inoltre le nostre abitudini sono cambiate, autumobili in ogni famiglia, il telefono è presente ovunque, stesso dicasi per la TV, Internet e web.
E' dal 2007 che gli investimenti pubblicitari su internet e web hanno superato quelli sulle TV. ;)

Per trovare qualche contadino con il carretto e le sue merci a far tentata vendita per le strade, dobbiamo andare in altri paesi, ma anche lì quelle poche vendite rappresentano una realtà economica insignificante.

Solo in Italia ci sono 60 milioni di persone, chi porta il cibo sulle loro tavole, la GDO o il contadino con il carretto?
Domani saranno sempre più i corrieri. ;)

Ciao


05/02/2016, 20:36
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Nocino ha scritto:
Pimbo ha scritto:
Sono d'accordo sulla politica del forum. A suon di "naturali evoluzioni" siamo arrivati all'odierno delirio della distribuzione alimentare: salviamoci almeno noi!!! :mrgreen: :mrgreen:

Stavamo parlando di e-commerce e tu sei intervenuto con questo post parlando di "odierno delirio della distribuzione alimentare", ti riferivi all'e-commerce o alla GDO?

Ora parli di crescita, ma non è chiaro a quale crescita (o decrescita) ti riferisci.

All'inizio del 1900 eravamo poco più di 1.5 miliardi di persone, oggi siamo oltre 7 miliardi, e tutti vogliono mangiare, anzi, consumare.
Inoltre le nostre abitudini sono cambiate, autumobili in ogni famiglia, il telefono è presente ovunque, stesso dicasi per la TV, Internet e web.
E' dal 2007 che gli investimenti pubblicitari su internet e web hanno superato quelli sulle TV. ;)

Per trovare qualche contadino con il carretto e le sue merci a far tentata vendita per le strade, dobbiamo andare in altri paesi, ma anche lì quelle poche vendite rappresentano una realtà economica insignificante.

Solo in Italia ci sono 60 milioni di persone, chi porta il cibo sulle loro tavole, la GDO o il contadino con il carretto?
Domani saranno sempre più i corrieri. ;)

Ciao


Non il contadino, ma parlo per la mia zona, chi per lui gira con i camion carichi di frutta o verdura....

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05/02/2016, 21:35
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Pimbo ha scritto:
Non discuto affatto di cosa produca "crescita" nel senso che intendi tu. :) Il punto è che più sono grosse le realtà e più difficile diventa lavorare col cervello, tant'è vero che esistono i prodotti industriali e quelli artigianali, con qualche sottilissima differenza gli uni dagli altri... ;) E' per quella "crescita" che sono nati allevamento e colture intensivi, i quali non producono certo cibo di qualità parificabile a realtà più contenute e gestite con scopi diversi dalla semplice "crescita". :)
Siccome la GDO per me potrebbe pure agevolmente fallire domani senza che la mia vita ne venisse minimamente intaccata a livello di approvvigionamenti, semplicemente rabbrividisco all'idea di realtà come quelle da cui mi servo io che all'improvviso cominciano a ricevere 3000 e-mail al giorno...
Ma ovviamente era più l'esternazione di un mio pensiero che un consiglio: se si cerca la "crescita", allora di certo hai ragione tu. E' un problema di prospettive, non di funzionalità. ;)


Sono d'accordo al 100% con te, tranne l'ultima frase, la crescita ha funzionalità dentro il "sistema odierno"....
personalmente anche io spero che si esaurisca, comunque sia è destinato ad esaurirsi, perchè il pianeta è "finito",
o "delimitato" se vuoi, quindi la crescita economica costante che è priorità del sistema odierno andrà sicuramente a
cozzare con la realtà del pianeta "finito", non so quando, ma chiaramente quando tutti berranno coca cola in tutto il pianeta,
e le vendite stagneranno e non aumenteranno più, ci sarà da ripensare il sistema attuale.

;)

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05/02/2016, 21:41
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In tutta sincerità per rispondere nel dettaglio dovrei scrivere due giorni e stasera non sono decisamente in condizione di farlo garantendo la necessaria chiarezza. :roll:

Il punto è che a mio modesto avviso il genere di produttori cui normalmente mi rivolgo non saprebbe che farsene dell'e-commerce, in quanto vive soddisfacendo i bisogni di un bacino d'utenza limitatissimo, senza alcuna tendenza o anelito a quella famosa "crescita" che non ho nominato per prima, ma che pare sollevare sospetti e confusione su ciò che intendessi riferendomi ad essa... :D Nocino dice "decrescita", ma io un po' patisco il termine perché riconduce istintivamente ad un'accozzaglia spesso stereotipata di pensieri che si presume abbia chi lo usa. :mrgreen: Siccome di quei pensieri ne condivido forse due o tre, io lo chiamo "lavorare (e vivere) col cervello".

E mangiano tutti i giorni, i miei produttori, ci credereste? :) Anche senza certe strutture mastodontiche che paiono esser diventate imprescindibili se si vuol lavorare nell'agroalimentare. Beh, io non credo lo siano. Anche se mi sento continuamente ripetere, ad esempio, che "senza la GDO si muore di fame", "l'estensivo non basta per dar da mangiare a tutti" et similia, perdonatemi, a me continuano a parer balle da osteria: il punto è davvero tutt'altro e a meno che i miei fornitori non mi raccontino fandonie, fino a prova contraria è vendendo alla GDO che si fa la fame, non a chi ti conosce e viene a bussarti alla porta pagando le stesse cose più del doppio e volentieri, perché comunque spende meno che al supermercato.

Quindi, per rispondere alla domanda, mi riferivo non all'e-commerce in quanto tale o alla GDO in quanto tale; mi riferivo all'idea di fondo che sottende ad entrambe le cose, cioè lo sviluppo esponenziale a tutti i costi, quando in moltissime realtà, tranne forse nei centri maggiori, si potrebbe lavorare in tutt'altro modo. Molti lo stanno ancora facendo, molti altri stanno tornando a farlo: che non sia una passeggiata lo sanno anche i sassi, ma nemmeno triplicare il fatturato di un'azienda e gestirlo mantenendo gli stessi standard qualitativi lo è. Tant'è vero che ci riescono in pochi. Chiaramente parlo di chi degli standard qualitativi se li è dati, se no tanto vale... Come dicevo è un problema di prospettive, non di funzionalità. :)

Non si possono separare gli argomenti quando si parla di commercio alimentare: le cose sono correlate, connesse, sono guidate da diversi indirizzi di pensiero produttivo, non solo da studi di marketing. E aggiungerei "Grazie a Dio".

Però, se il mio vederla in questo modo viene recepito come la visione sprovveduta e romantica del contadino col carretto, allora è chiaro che le frequenze sono parecchio diverse, quindi anche tediarvi con un papiro dantesco peggio di questo, in una sera di devastazione più contenuta, diventa quantomeno superfluo... :D

Ma per vedere quello che vedo io bisogna volerlo cercare, dando fiducia a chi cerca di lavorare col cervello, appunto. E temo che statisticamente questo sia il problema: la GDO e tutti gli amennicoli tecnici di distribuzione sono dannatamente comodi, per chi ad essa vende e per chi da essa compra. Anche a strozzo.

Beh, siamo tutti liberi, pare. Un altro "Grazie a Dio"? ;)

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05/02/2016, 21:52
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Ma hai ragione, il tuo ragionamento non fa una piega, la "decrescita" è una utopia, come credi di sfamare più
di 60 milioni, con il turismo? :mrgreen: Suvvia, non prendiamoci per i fondelli, i fondamenti dell'economia sono altra cosa.
Sono d'paccordo con lo sviluppo di prossimità, anzi, ti direi che anche a livello di amministrazione, si ottengono
più risultati con piccole entità di popolazione, come gli stati del nord Europa.

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