si anche secondo me la soluzione migliore è o incatramare o mettere una bottiglia o barattolo in cima al palo.


ciao a tutti

Nessun trattamento, quando acquisto pali di castagno li prendo già scortecciati anche se costano un qualcosa in più rispetto ai pali naturali, poi dopo tantissimi anni che tratto pali di castagno ho il mio rifornitore ufficiale, hanno più di 700 ha di castagneti, divisi in lotti che tagliano a cicli di 15 anni.
Parecchi anni fà prima di fare esperienza e anche perchè il prezzo era più conveniente ho acquistato alcune partite di pali che dopo 10 anni il 50% era da rimpiazzare.
Fortunatamente erano pali tutori che comunque andavano tolti.
Cosa molto importante da non sottovalutare il castagno deve essere tagliato in inverno a pianta in riposo vegetativo (che poi venga lavorato a marzo aprile non ha importanza) se viene tagliato quando è ancora in fase vegetativa (ha le foglie) la durata dei pali che si ottengono è scarsa.
Non sò se sono riuscito a rendere chiaro il concetto.
Saluti eustachio

Vuoi dire che non lì hai trattati neanche con il solfato di rame?
Chiarissimo

Immagino siano di castagno...?! Dove si trovavano? Quindi hai intenzione di riutilizzarli.

Luca

Su questa affermazione ho qualche dubbio. A Savona come tutte le città della Liguria e anche del veneto che sono nate su antiche paludi bonificate, la palificazione nel bagnasciuga è fatta con legni di ontani (nel nord conosciuti come verne), n albero che nasce sulle sponde dei torrenti di colore rossiccio.
E' un legne che se tenuto all'asciutto dura forse una stagione, se invece tenuto nel pantano è eterno. A Savona stanno ristrutturando/riconvertendo l'antico ospedale costruito a metà ottocento. E' tutto su palificazioni che sono leggermente consumate nel mezzo metro vicino alla superficie (il livello di penetrazione d'acqua della marea); sotto questo livello il legno è integro e si vedono ancora dlia anelli di crescita annuale.

Considerando che il cemento armato è oramai dimostrato che non è garantito per più di 60%80 anni anche qui bisognerebbe reimparare dagli antichi.

Invece per tutti gli altri usi confermo che il castagno è il miglior, leggero, forte, duraturo.
Ovviamente deve essere spellato e invecchiato correttamente.
Anche noi usavamo abbrustolire la parte della punta. Probabilmente impedisce l'attacco di parassiti, non so se sia veramente utile.

Ciao fra0466 Venezia non l'ho costruita io vai a dirlo ad Alberto Angela che ci ha fatto una puntata su le origini di Venezia (Io la notizia lo passata come l'ho sentita)

Saluti
Daniele.

Ma si certo era solo per chiacchierare.... ora mi è venuta la curiosità e vado a cercarmi la puntata...
Fra

il problema del calcestruzzo e' dovuta alla carbonazione dei silicati di cui e' composto , visto e considerato che 2000 anni fa veniva gia utilizzato come malta per unire i mattoni , fatto mischiando la cenere lavica cotta in dei cementifici rudimentali mischiata alla calce viva, e dopo 2000 anni in quel di pompei , si trovano ancora muri che hanno una certa solidita..

sui manufatti in C.A. molti ingenieri consigliano un giro di mattoni attorno x preservarli dalle piogge acide.. per rendere le strutture resistenti x alemno 200 anni...

per il resto , la mia domanda rimane , oggi come oggi quanto castagno e' "sano"?

e sopratutto se trovo del legno "forte" e lo vado a trattare ( verderame prima e olio bruciato dopo) quanto va a durare?
SOPRATUTTO QUANDO NN DEVO IMPAZZIRE X TROVARE CASTAGNO , MAGARI DOVE IL CASTAGNO NN CRESCE

Oggi sono andato in una falegnameria e mi hanno offerto:palo di castagno lavorato 10cmX10cm alto 4m a 20euro,palo di abete 10cmX10cm alto 4m a 13euro.
Comunque gli antichi rispetto a noi erano sempre un passo avanti