08/01/2013, 18:52
08/01/2013, 18:59
Luke ha scritto:Inoltre non sempre anche il trattamento della punta con la catramina incrementa la durata del palo, in quanto va a creare uno strato impermeabile oltre che all'acqua in ingresso dal terreno, anche all'acqua in uscita proveniente dalla parte superiore del palo!
08/01/2013, 22:36
08/01/2013, 23:08
luigi82 ha scritto:Penso che la spiegazione di Luke sia più che completa!
Noi utilizziamo solo pali in castagno che da sempre si sono rivelati i più resistenti agli agenti atmosferici e al tempo senza nessun trattamento. Come già detto sopra la provenienza del legname ne determina la durata. Si vedono e si sentono parecchie differenze ad esempio tra i pali di castagni dei nostri boschi e quelli acquistati nell' unica segheria presente qui da me che li porta da fuori, pesano la metà e durano la metà. Il castagno buono si consuma nel tempo di un paio di centimetri a seconda dello spessore ma dentro ha un anima dura come il ferro.
I nostri vecchi dicono:
C...o alle donne, chiodo al castagno, quanno te lo ridanno!!!
09/01/2013, 3:35
leorasta ha scritto:Per i pali della vigna io ho per l'appunto usato, come molti di voi hanno scritto, pali di castagno, messi a bagno nel solfato di rame e poi catramati con vernice bitumosa (catramina) nella parte da interrare fino a 10-15 cm oltre il livello del suolo... Per ora non si muovono ma hanno solo due anni
Personalmente opterei per scegliere specie con durabilità naturale elevata, "regina" delle quali è, per le nostre latitudini, il castagno; l'unica parte del castagno che ha bassa durabilità è l'alburno, che però è ristretto alle prime cerchie esterne. Diffidate dall'acquistare pali di castagno a prezzo maggiorato perchè "trattati", in quanto tale spesa non giustifica il prodotto: il duramen del castagno, che costituisce la gran parte del palo e già di per se' molto durabile, non è impregnabile! Generalmente i pali da recinzione trattati che si trovano in commercio sono di pino silvestre, di provenienza nord-europea.
Di certo è necessario partire da legname in buono stato e non già alterato da funghi o agenti atmosferici per poter pensare che la recinzione duri un certo numero di anni.
Inoltre non sempre anche il trattamento della punta con la catramina incrementa la durata del palo, in quanto va a creare uno strato impermeabile oltre che all'acqua in ingresso dal terreno, anche all'acqua in uscita proveniente dalla parte superiore del palo! Ciao, Luca
09/01/2013, 3:45
I nostri vecchi dicono: C...o alle donne, chiodo al castagno, quanno te lo ridanno!!!
Sarà come dite voi, ma ne ho viste di tutti i colori,
x claColombo i pali tolti dal fuoco e spenti direttamente o nell'olio esausto o nel bitume.
x Luke personalmente ho impiantato centinaia di ha di molte specie arboree e ho sempre utilizzato pali di castagno sia per gli impianti che per tutori, ho notato che dove il castagno era di accrescimento rapido (vuoi per le migliori condizioni meteo) e il diametro di 12/15 cm si riusciva a raggiungere in 7/8 anni i pali non avevano una lunga durata, mentre dove bisognava aspettare 14/45 anni per raggiungere quei diametri il legno dei pali dopo 20 anni è pressochè immutato.
non appena avrò tempo farò delle foto e ve le posterò.
09/01/2013, 11:44
09/01/2013, 13:10
Luke ha scritto:.....................................
Inoltre non sempre anche il trattamento della punta con la catramina incrementa la durata del palo, in quanto va a creare uno strato impermeabile oltre che all'acqua in ingresso dal terreno, anche all'acqua in uscita proveniente dalla parte superiore del palo!
Ciao,Luca
09/01/2013, 13:35
09/01/2013, 22:54
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