Per claColombo, sui pali di castagno ho molta esperienza, se ho tempo domani faccio delle foto a pali di vigneto estirpati dopo 30 anni, il castagno è un ottimo legno ma bisogna vedere la provenienza, io personalmente ho ritirato decine di migliaia di pali e ho notato la differenza fra i pali prodotti in tre diverse regioni (che non cito per non aprire inutile diatriba, e infantili forme di campanilismo). Il palo di castagno fatto leggermente carbonizzare e spento direttamente o nel bitume o nell'olio esausto (fatte entrambe le prove ) poi conficcate nel terreno con l'escavatore, posso assicurarti che sono passati molti lustri e sono ancora lì. Se vuoi altre informazioni sono a disposizione. Saluti eustachio
X Luigi82 e perkins:leggendo le proprietà del castagno posso dire che avete perfettamente ragione,il castagno insieme all olmo sono due ottimi tipi di legno da esterno.Io pensavo fossero altri ,come la quercia o il faggio i migliori,invece no.
X redcif: si grazie se puoi sarei molto curioso di vedere le foto .Quindi ogni regione ha il suo tipo qualitativo di castagno,un po come succede per la frutta;un cocomero di Latina non sarà mai buono come quello di Roma! Quindi tu carbonizzi la parte esterna,e a bagno al bitume lo metti quando è ancora un po caldo,o quando si raffredda?
JeanGabin ha scritto:Venivano trattati mettendoli a bagno con solfato di rame al 6%, per una settimana, più i pali sono secchi e più bisogna lascarli a bagno....
Ciao
Grazie,lo fai anche tu? Il solfato di rame puro ho capito quale è,quello in cristalli di colore blu giusto? Grazie
Giusto, i pali venivano anticamente bruciati sulle punte, prima del bitume.... Ho dei pali di castagno che avranno 50 anni, non riesci ad avvitarci una vite dentro...
attenzione pero al cancro rameale , negli ultimi 20anni , ha fatto strage nei castagneti cedui in buona parte di italia , il palo sembra buono da fuori, marcio dentro..
non e' detto che questi durino come quelli di 20anni fa.
io 3anni fa ho smontato un gabbione del mais ce aveva 25anni , tutto in castagno , 2terzi dei pali diametro 20cm erano marci... per cui ppterei x un rovere trattato
di olmo gentile ho qualche palo nel vigneto.... con tutta la cura di tagliarlo in luna calante , piantarlo secco nel giro di 6/7 anni e' marcito.. meglio la robinia di 25/30anni lavorata in qualche segheria con sezioni sui 15/25cm
Formazione: Perito tecnico specializzato in elettronica e telecomunicazione
Re: Come trattare pali di legno???
08/01/2013, 15:02
JeanGabin ha scritto:
claColombo ha scritto:
JeanGabin ha scritto:Venivano trattati mettendoli a bagno con solfato di rame al 6%, per una settimana, più i pali sono secchi e più bisogna lascarli a bagno....
Ciao
Grazie,lo fai anche tu? Il solfato di rame puro ho capito quale è,quello in cristalli di colore blu giusto? Grazie
Giusto, i pali venivano anticamente bruciati sulle punte, prima del bitume.... Ho dei pali di castagno che avranno 50 anni, non riesci ad avvitarci una vite dentro...
Ciao
Sai come sono stati trattati questi pali di 50 anni che hai?
Formazione: Perito tecnico specializzato in elettronica e telecomunicazione
Re: Come trattare pali di legno???
08/01/2013, 15:10
grintosauro ha scritto:attenzione pero al cancro rameale , negli ultimi 20anni , ha fatto strage nei castagneti cedui in buona parte di italia , il palo sembra buono da fuori, marcio dentro..
non e' detto che questi durino come quelli di 20anni fa.
io 3anni fa ho smontato un gabbione del mais ce aveva 25anni , tutto in castagno , 2terzi dei pali diametro 20cm erano marci... per cui ppterei x un rovere trattato
di olmo gentile ho qualche palo nel vigneto.... con tutta la cura di tagliarlo in luna calante , piantarlo secco nel giro di 6/7 anni e' marcito.. meglio la robinia di 25/30anni lavorata in qualche segheria con sezioni sui 15/25cm
Quindi secondo te anche il rovere è buono? Come si può riconoscere il cancro rameale,anche se a primo occhio è difficile da notare? In questo link ho letto qualche notizia utile sulle caratteristiche del legname http://www.faidanoi.it/bioedilizia/mate ... no-2-2.htm
i pali che hanno durato piu di 60anni nel mio vigneto erano quelli di gelso , ma nn son facili da trovare .
che io sappia il legno piu e' duro e pesante e piu dura, se poi lo tratti..
il cancro rameale si riconosce perche fa delle gogne , dei "gonfiori" abbstanza grossi sui rami , dove perde la corteccia e trasuda un liquido simile all'inchiostro
se poi raschi la corteccia verde , in altri punti viene via abbstanza facilemnte , li rimane sporca e incollata..
Per i pali della vigna io ho per l'appunto usato, come molti di voi hanno scritto, pali di castagno, messi a bagno nel solfato di rame e poi catramati con vernice bitumosa (catramina) nella parte da interrare fino a 10-15 cm oltre il livello del suolo... Per ora non si muovono ma hanno solo due anni
Personalmente opterei per scegliere specie con durabilità naturale elevata, "regina" delle quali è, per le nostre latitudini, il castagno; l'unica parte del castagno che ha bassa durabilità è l'alburno, che però è ristretto alle prime cerchie esterne. Diffidate dall'acquistare pali di castagno a prezzo maggiorato perchè "trattati", in quanto tale spesa non giustifica il prodotto: il duramen del castagno, che costituisce la gran parte del palo e già di per se' molto durabile, non è impregnabile! Generalmente i pali da recinzione trattati che si trovano in commercio sono di pino silvestre, di provenienza nord-europea.
Di certo è necessario partire da legname in buono stato e non già alterato da funghi o agenti atmosferici per poter pensare che la recinzione duri un certo numero di anni.
Inoltre non sempre anche il trattamento della punta con la catramina incrementa la durata del palo, in quanto va a creare uno strato impermeabile oltre che all'acqua in ingresso dal terreno, anche all'acqua in uscita proveniente dalla parte superiore del palo! Ciao, Luca