Non so se ti riferisci a me quando parlavo di incentivi... quelli di cui parlavo sono incentivi che arrivano dall'Europa e vengono fuori dai cosiddetti PSR (piani di sviluppo rurale della Regione) in base a progetti di riqualificazione del territorio e delle attività agricole e turistiche.
Sinceramente, comunque, sono per ora molto scettico... domani ho un'incontro con una esperta che dovrebbe darmi qualche dritta... ho l'impressione che alla fine tra i vincoli che ti danno, le spese per la realizzazione dei progetti, le consulenze varie, le tasse e chi più ne ha più ne metta, all'utilizzatore finale ne rimarrà veramente poco... inoltre non ho ancora ben chiara la consistenza reale dei finanziamenti...
Spero, dopo l'incontro con l'esperta di poper essere più preciso. Ciao, Guido

raviolo dice: "Bea sta tentando un esperimento, ed io l'ammiro. Credo pero' anche lei sia cosciente del fatto che comunque gli sforzi fatti non sono remunerati in denaro in modo soddisfacente. Voglio dire, credo si sopperisca con fantasia ed entusiasmo ad una attivita' fortemente in perdita da un punto di vista economico. Dal mio punto di vista non e' un male, pero' bisogna essere coscienti che la paga di questo tipo di attivita' non e' in denaro bensi in emozioni o soddisfazioni di tipo diverso."
eccellente lettura dei miei intenti, raviolo! e non trovo meno interessante tutta la disquisizione che hai fatto su come aprire (e non) un'azienda agricola. condivido quello che dici, sono parole non solo di buonsenso, ma di chi ha già percorso certe strade e ne ha tratto esperienza... però dietro ai miei progetti c'è "davvero" uno stile di vita, e questo non lo si può quantificare in denaro (almeno questo!): progettare e costruire uno spazio di pace e benessere, di autoconsumo almeno, di rifiuto all'inquinamento, di valori profondi e non superficiali quali sono quelli di oggi, di vita a misura di uomo insomma, mi sembra già un ottimo risultato...
paolo, io ho una fortuna, a 50 anni ho già un figlio di quasi 34 più che autonomo, questo mi permette certamente di vivere gli ultimi (tantissimi!) anni della mia vita come più desidero...
monco, giri tra il bolognese e firenze? noi siamo tra barberino, vernio e montepiano (castiglion dei pepoli).... non è che sei passato di qui sotto e non ti ho visto? perchè non ti prendi un pomeriggio e ci fai visita? così puoi vedere come funzionano (e non funzionano) le cose... puoi vedere come si "costruisce" un'azienda agricola con materiali di recupero per esempio, o come dall'auotoconsumo ci si può spostare alla vendita diretta... come contattare i gas (e ti posso dare gli indirizzi), come valutare un terreno e le sue risorse intrinseche, come dover lavorare partime per sostenere le spese d'azienda, eccetera eccetera.... ci farebbe senz'altro piacere, anche se il nostro progetto va ben oltre alla semplice azienda agricola commerciale.....
un caro saluto a tutti bea

grande Bea...
se mi dai indicazioni più precise, vengo di sicuro, anche subito.
Inoltre mi sembra di capire che abbiamo almeno una visione comune, il voler migliorare il nostro rapporto col mondo, che non viene appagato dalla vita in cattività.
Sicuramente potrei trarne molte indicazioni importanti, se hai voglia di perdere un po di fiato in chiacchiere....nel frattempo ti darò una mano.
intanto molte grazie

Anche io la prossima settimana forse sentirò un esperto e ti posso dire che nutro gli stessi tuoi dubbi: sono i vincoli, il capitale iniziale da anticipare che più mi fanno paura. A quanto so, ci sono scadenze da rispettare: l'attuazione delle varie parti del progetto presentato per aprire l'azienda, ha scadenza semestrale, altrimenti l'importo dell'aiuto non viene erogato.
Questo vuol dire che indebitandosi con una banca, nel caso in cui i soldi del mutuo non arrivino nei tempi giusti, per qualunque motivo e non si riesca ad attuare questo piano, ci si ritrova con un debito sul collo che si dovrà estinguere solo con le proprie forze (non ottenendo i soldi previsti dal PSR).
Senza contare la burocrazia alla quale si deve sottostare rigorosamente..

Sono infatti sempre più convinto che (nel mio caso, s'intende), avendo già il terreno, convenga iniziare con poco e con solo l'iscrizione alla camera di commercio per poter vendere il poco che si produce. Il lavoro principale fornirà il reddito e l'agricoltura sarà un piccolissimo "in più" che fornirà quel reddito, soddisfazione personale, risparmio sull'acquisto di alimenti e quella vita a contatto con la natura che quasi tutti cercano oggi.

ragazzi, fatevi un grosso favore: se non disponete del denaro sufficiente per partire..... EVITATE DI PARTIRE!.
Siamo in un momento in cui neppure chi ha alle spalle decenni di attivita sa che pesci prendere e procede a tentoni.
Rischiate di incaprettarvi per la vita con un debito che puo diventare insostenibile in pochi mesi.
Aspettate almeno una decina di mesi in modo da capire che direzione prendera' questa crisi.
Non abbiate paura ..la terra e' sempre la' e vi aspetta...

Saggio consiglio quello di Raviolo
Complimenti
Dommi

Grazie! E ti quoto!

La fretta era dovuta al fatto che si vociferasse sulla prossima scomparsa della PAC e PSR dopo il 2013. Penso comunque che sia impossibile tutto ciò: l'agricoltura italiana si basa per la maggior parte su questi aiuti.
E l'ultimo numero dell'Informatore Agrario conferma questa ipotesi..

ci sono nazioni all' est che hanno una fame superiore alla nostra, e dipende sempre da cosa hanno promesso loro per votare determinati emendamenti a determinate leggi, stai tranquillo che i contributi per gli agricoltori italiani come minimo diminuiranno se non spariranno totalmentre.

ciao

come non sostenere queste affermazioni? più ti leggo più ammiro la consapevolezza delle tue parole...
bea

non sarei così convinto,

se tolgono i contributi agli italiani devono toglierli anche ai francesi e questo voglio voglio vederlo,
tra 50 anni, forse ...