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come NON aprire un'Azienda Agricola...
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MONCO
Iscritto il: 08/09/2009, 12:20 Messaggi: 85 Località: Bologna
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ciao a tutti e ciao Bea....... mi sono letto tutta la vostra discussione.....interessante, come direbbe qualcuno. Io sono nuovo e mi sono iscritto per avere consigli, visto che sono un cittadino pentito, spiantato, senza ne terra ne pratica. L'unica cosa forse, una famiglia che mi appoggia e condivide con me un sogno. I tuoi comandamenti Bea, li prendo con la chiave ironica che ci vuole, essendo io fortemente convinto che una volta compresa la natura, la città diventa stretta, sopratutto in merito ai figli. Io vorrei cambiare "stile di vita", ma non riesco a farlo, credo che così come ti convincono che mangiare plastica è bello, allo stesso modo rendono impossibili i cambiamenti di status. Non ho pretese di creare un reddito, ma un po come Bea, mi piacerebbe riuscire a vivere di quello che faccio, contribuendo alla crescita di qualche cosa. Se potete darmi qualche consiglio.....chessò...magari Bea vuole una mano??? Grazie
_________________ Una retta altro non è che una curva vista di profilo
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20/09/2009, 21:37 |
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poggioallorso
Iscritto il: 10/05/2009, 19:14 Messaggi: 1255 Località: Appennini Tosco-Emiliani
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"allo stesso modo rendono impossibili anche i cambiamenti di status"
in effetti c'è un lavoro di persuasione, soprattutto attraverso i mass media, non indifferente... negli anni vengono costruiti degli schemi fissi di immagine ai quali poi ci atteniamo, ed ogni altra tipologia di modo di essere e di vivere diventa anomala e desueta... purtroppo la psiche è oltremodo condizionabile. sigh... dura è la lotta per chi riesce a liberarsi da questi schemi, ma anche dolorosa, perchè si deve superare il condizionamento: consumismo = buono. all'inizio ti senti out, emarginato, quasi ti vergogni, poi (se fai come me, che da quasi un anno ho spento la tv), risorgi e il cervello si rimette funzionare, a valutare e a decidere in modo autonomo. allora ti accorgi per esempio, che usare materiali di recupero, quelli che la società considera scarti, non è da barboni, ma rientra nelle regole più di buonsenso che possano esserci.. mi sembra tu sia piuttosto giovane monco, o sbaglio? e allora, almeno tu SVEGLIATI!!! usa la tua testa. fai caso durante il giorno, a quante volte questi condizionamenti ti muovono alle scelte. poi, piano piano, comincia a liberartene. solo così potrai dire di essere un uomo "libero"... consigli per aprire un'azienda? io ti posso solo dire che le cose o si fanno per amore o per soldi... meglio sarebbe tutti e due. il mio caso è il primo, però... in bocca al lupo bea
_________________ Bea
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21/09/2009, 6:02 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Condivido ogni parola, ma non è facile percorrere questa strada, saluti, Mario
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21/09/2009, 8:27 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mario io consiglio sempre prima di imparare a correre , imparare a camminare, prima a stare in piedi , perche se cammini chino , l'in**** lata , e' sempre dietro l'angolo..
io ho conosciuto cassieri di banca , che nel tempo libero , si praticvano a spar legna x conto proprio x la termostufa , e il camino , e dire che uno che x 30 anni lavora il banca SA FARSI I CALCOLI...
ho visto impiegati a mettere giu un tunnel di verdura x autoconsumo , e errore dopo errore imparare a evitare la buche piu dure..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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21/09/2009, 8:59 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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Ciao Monco, sono Domenico. Intanto ti do il benvenuto e apprezzo i tuoi propositi, per cui ti faccio i migliori auguri. Scusa ma come mai hai scelto il "name" del protagonista di "per un pugno di dollari" A presto Dommi
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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21/09/2009, 9:03 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Dunque, quali consigli dare ad un giovane squattrinato con il sogno di aprire una azienda agricola?. Mhh prima di tutto suggerirei un'attenta riflessione ed autocritica partendo dalla domanda: "quale tenore di vita desidero assicurare a me e alla mia famiglia?". Perche parte tutto da li, i pro e i contro sono parecchi e,secondo me dipendono soprattutto dal livello di ritorno economico desiderato. Mi spiego meglio... L'attivita' agricola,comunque sia condotta, e' tutto tranne che un'attivita a buon mercato. Necessita, di "roba" sotto al sole. Terreni, attrezzature, locali e fabbricati. Tutta "roba" che costa parecchio ancora prima di cominciare.Insomma una attivita' di traduzioni la metti in piedi con un'auto, un computer,un telefono,e un bugigattolo di un sottoscala. Un softwarista ha bisogno di poco piu per lavorare e ,se e' bravo, puo facilmente guadagnare anche 50 euro l'ora. Un ciabattino guadagnera' poco ma fa un mestiere facile da imparare e se la cava con un negozietto da due lire. Un Cuoco,per esempio, per praticare deveaprire un ristorante, e qui l'investimento si fa piu pesante. Un agricoltore che voglia vivere di agricoltura ,considerati i prezzi correnti,deve raggiungere una quantita apparentemente enorme di prodotto per poter realizzare un fatturato decente.Quindi deve avere terra sufficiente, macchine sufficienti per coltivarla, raccogliere i frutti,conservarli,trasportarli venderli e consegnarli. In fin dei conti,sempre secondo me, se quello che si cerca dall'agricoltura e' un'alternativa al lavoro cococo' da mille euro al mese cittadini, beh probabilmente l'investimento in termini di lavoro e capitali iniziali risultera' proibitivo. Tanto varrebbe allora investire il denaro in una attivita come un bar o un negozio (sicuramente l'investimento iniziale in denaro sarebbe minore ed i ritorni economici si otterrebbero in minor tempo). Bea sta tentando un esperimento, ed io l'ammiro. Credo pero' anche lei sia cosciente del fatto che comunque gli sforzi fatti non sono remunerati in denaro in modo soddisfacente. Voglio dire, credo si sopperisca con fantasia ed entusiasmo ad una attivita' fortemente in perdita da un punto di vista economico. Dal mio punto di vista non e' un male, pero' bisogna essere coscienti che la paga di questo tipo di attivita' non e' in denaro bensi in emozioni o soddisfazioni di tipo diverso. Prima di cominciare bisogna valutare bene quanto valgono ,per noi, queste emozioni. Puo essere che siano impagabili ed allora qualsiasi sforzo sembrera' ben speso, oppure puo essere che siano solo un contorno ed allora,forse, sarebbe bene valutare un altro mestiere.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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21/09/2009, 9:04 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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fate questo test se volete http://utenti.quipo.it/base5/testmania/testbeatrice.htmIl problema Bea è il cervello umano molto molto concupiscibile, e chi deve pilotare le masse lo sa bene e usa i giusti segnali (politici, economisti ecc). Proprio per tenere buoni milioni di persone dentro le città o in altre realtà da gestire, ma la cosa è vecchissima Nerone (giochi di neronia)per imbonirsi il popolo in momento cruciale della sua vita (faceva pagare le tasse a ricchi quindi volevano eliminarlo) uso il Colosseo tenendovi 40 giorni di giochi consecutivi e decretarono il suo successo. Bea è vero che la natura ripaga a pieno, ma le ns scelte di vita devono essere ns, io non ricordo in modo positivo la mia infanzia, certo non sono un matusalemme, ma posso dire che mi dava fastidio dover accudire gli animali la domenica mentre i miei coetanei erano in discoteca. Ora invece non posso vivere senza animali che dire..... Chi lavora deve avere un ritorno economico da poter garantire ai propri figli un giusto tenore di vita, che non vuol dire essere griffati ecc, ma avere la possibilità di non dover essere privati di tutto, delle volte (in alcune fase di crescita) per il cervello serve anche il superfluo.
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21/09/2009, 10:30 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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Cita: Prima di cominciare bisogna valutare bene quanto valgono ,per noi, queste emozioni. Puo essere che siano impagabili ed allora qualsiasi sforzo sembrera' ben speso, oppure puo essere che siano solo un contorno ed allora,forse, sarebbe bene valutare un altro mestiere Cita: Chi lavora deve avere un ritorno economico da poter garantire ai propri figli un giusto tenore di vita, che non vuol dire essere griffati ecc, ma avere la possibilità di non dover essere privati di tutto, delle volte (in alcune fase di crescita) per il cervello serve anche il superfluo. mi sembrano 2 passaggi molto importanti
_________________ I
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21/09/2009, 11:06 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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Raviolo non menare il can x l'aia.
se vuoi entrre in agricoltura devi capire cosa puoi vendere , e non andare a fare tutto quello che fanno gia gli altri .
che tu vada a vendere ai mercati rionali a km zero, o ti organizzi in azienda un giorno o due a settimana a fare un mercatino..
qualche arnia un po di miele..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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21/09/2009, 12:02 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mah, grinto. Sono d'accordo sul capire cosa e' vendibile, posso essere d'accordo sul cercare mercati nuovi, anche se poi una volta trovato, qui ti vengono dietro tutti come pecore e vanificano la tua ricerca nel giro di una stagione. Innegabile il fatto pero' che qualsiasi cosa tu faccia, del mercatino settimanale km zero in la tu debba come minimo possedere terra e un bel po di attrezzatura. Ora, se la vediamo da un punto di vista economico, una ipotetica piccola azienda agricola del valore di circa 100.000 euro (piccola piccola lo so). Deve ,dedotte le spese ed i costi di ammortamento,assicurare al conduttore: almeno uno stipendio decoroso, il ritorno di interessi sul capitale immobilizzato, una percentuale di ricavo da accantonare per investimenti futuri. Ora questo vuole dire che si dovrebbero ricavare vendendo i prodotti ogni anno almeno 10.000 euro di stipendio + almeno 4000 euro di interessi sul capitale + almeno 3/4000 euro da accantonare. In piu' bisognerebbe ricavare anche l'ammortamento delle attrezzature (come minimo un paio di migliaia di euro anno) e circa 2500 euro di inps e previdenza sociale,questo solo per coprire i costi fissi. Significa che una aziendina con 6/7 ettari di terra, un trattore, una piccola stalla, ed UNA sola persona che ci lavora dovrebbe ricavare oltre alle spese vive,(gasolio,sementi,fertilizzanti etc) un minimo di piu di 20mila euro anno. Facciamo altri quattro conti, ammesso di lavorare sempre,domeniche comprese, 25mila euro diviso 365 giorni significa che ogni giorno natale e pasqua comprese io devo incassare almeno 70 euro per coprire solo i costi fissi.Cioe' , se parliamo di ortaggi o frutta e pensando ad un prezzo medio di 1,5 euro al kg la roba venduta direttamente al cliente io dovrei vendere 17 tonnellate di verdura all'anno solo per coprire i costi fissi ripeto. E' chiaro che il punto di incrocio si trova su aziende con valore iniziale molto piu alto e che una startup del valore di 100.000 euro ha ben poche possibilita' di poter crescere o sopravvivere. Poi ovviamente, ci sono esempi che sconfessano questi conti, ma sono tutti casi in cui la passione fa superare la necessita' di guadagnare nell'immediato.
Grintosauro ho visto che sei di Chieri.. siamo molto vicini, mi piacerebbe fare un salto a trovarti. Pensi sia possibile?.
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21/09/2009, 13:35 |
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