comunque chi pensa di mettersi a coltivare insalata da vendere non deve dimenticare che la concorrenza da battere e' questa...


http://www.youtube.com/watch?v=M9WE-oeY ... re=related

contro queste situazioni non so quanti possano competere.....ma per conto mio che facciano pure:noi (come paese)dobbiamo continuare a puntare sulla qualità e cercare di convincere la gente a tornare a comperare al proprio mercato rionale...poi vedi che la differenza tra l'insalata della coltivazione intensiva e quella dell'ortolano la sente,e come se la sente........

raviolo questa è la realtà della gdo, ma se apri un banchetto sulla strada puoi vendere l insalata raccolta a mano e coltivata nel tuo piccolo orto. Magari per arricchire il banco ci metti due zucchine, due melanzane, meloni ecc. Dalle mie parti ne stanno aprendo un sacco che vendono soprattutto pesche e frutta per i bagnanti. Chissà se funzionerà ??!!

mah.. speriamo che funzioni.
Se sei su di una strada trafficata verso il mare puo darsi che con il passaggio si riesca a vuotare il banchetto ogni domenica.
In effetti chi va in spiaggia gradisce una cassetta di frutta fresca. Bisogna vedere il prezzo a cui si riesce a vendere, pero' penso possa essere una buona idea.

La vendita diretta è sicuramente un'opportunità interessante in certe situazioni. Per moltissime aziende è indispensabile la riunione in consorzi o cooperative per aumentare le dimensioni e il potere contrattuale. Anche l'intervento pubblico, a tutela della parte più debole (i produttori) ha la sua importanza.
Insomma, non esiste un'unica ricetta.
Marco

infatti Marco, la cosa andrebbe organizzata meglio, per adesso e tutto a livello "artigianale" ogniuno improvvisa e fa da se.

secondo la mia piccola esperienza in una zona non di traffico vacanziero: primo, devi avere un bel rigiro di persone che comprano, nel mio piccolo vedo che spesa media è di 5 euro quando va bene e x fare giornata ci vogliono tante persono tutti i giorni, e già qua la faccenda non è facile; secondo, bisogna prenderci con gli ortaggi che magari o non sono già negli orti (nel mio caso quest'anno avrei zucchine da sfamare un esercito e tra l'altro davvero belle ma sono tentata di toglierle perchè che le ha nell'orto in più le regala e quindi io sono fritta.... se vengono bene a me agli altri non può andare male!!!!), o che da coltivare e soprattutto raccolgiere non sono simpatici (tipo i fagiolini, ne avessi avuto un campo li piazzerei senza problemi, e invece ne ho pochi filari e tra l'altro quest'anno le piante sono pure brutte e di sicuro il raccolto sarà scarso!!!).

mah per esempio sul Nava (tragitto obbligato per i torinesi che vanno al mare) molti venditori si sono organizzati con prodotti caratteristici.. aglio ,lavanda, formaggi e frutta (questa credo di provenienza dai mercati generali).
Vedo che vendono parecchio, penso che qualche soldo lo facciano..

NON aprite un'azienda agricola
1)Senza ponderare eventuali altri investimenti alternativi.
2)Senza conoscere punti di forza, debolezza, opportunità e minacce del vostro progetto.
3)Senza immaginare la struttura dell'azienda in almeno un modo diverso.
4)Senza essere certi che l'investimento sia in grado di creare più valore di quanto ne dissipi.
5)Senza confrontare comparti diversi nel settore.
6)Senza conoscere le peculiarità del luogo.
7)Senza degni compagni di viaggio.
8)Senza il fisico e la mente adatti.
9)Senza voglia di innovare
10)Senza capacità organizzative, ordinatrici e TANTA pazienza.

Tutto giusto, ma secondo questi parametri nessuno aprirebbe nulla perché la certezza della riuscita non esiste, tanto più in un azienda agricola che può attraversare annate negative già di suo.
Di sicuro è difficile aprire un'azienda agricola da zero, senza aver avuto un famiglia nel settore che ti lasci in eredità strutture e sapere.