pallinof ha scritto:

"Lo scambio di beni sottoforma di baratto avveniva attraverso una valutazione economica del concetto
di energia come capacità di compiere un lavoro, ma l'introduzione della moneta (denaro), che non è
altro che la capacità di acquistare beni e servizi, ci ha fatto perdere questo tipo di valutazione."

secondo me l'introduzione del denaro, di per sè, non porta a questa conseguenza

l'esistenza del denaro mi permette di fare la stessa cosa che facevo prima, ma attraverso due passaggi

ad esempio io vendo il mio grano e ottengo il denaro e in un secondo tempo scambio il denaro, poniamo,
con un altro bene, la valutazione dell'energia insita nei due beni posso farla lo stesso e i due
prezzi dovrebero rappresentare proprio questa valutazione e l'unità monetaria dovrebbe essere l'unità
di energia, un bene che vale 10 contiene la metà di un bene che vale 20

l'esistenza del denaro spezza in due momenti diversi le due valutazioni ma non le ostacola, di per sè

piuttosto è da considerare attentamente e approfondita la tua prima affermazione, cioè che il valore
di un bene è solo legato alla sua potenziale energia (se ho capito bene)

"piuttosto è da considerare attentamente e approfondita la tua prima affermazione, cioè che il valore
di un bene è solo legato alla sua potenziale energia (se ho capito bene)"

Si Giampiero hai proprio capito bene e aggiungerei che il valore della moneta è legato al potere dello stato che la conia.
Ciao

giampiero buongiorno. in realtà il valore di ogni cosa sta davvero nella sua energia... il denaro è un pagherò, è il nulla promosso a qualcosa... quando hai del denaro in mano, hai un valore soltanto nominale, fogli di carta dove qualcuno ha scritto una valenza... sembra più pratico, ma è un castello di carta tenuto in piedi solo dalla tensione tra debito e credito... una bella favola che può finire da un momento all'altro, a seconda degli umori delle banche, dei potenti, delle grandi industrie. purtroppo, l'unità monetaria non misura l'energia di un bene, il costo misura soltato quanto questo bene possa essere un bisogno (necessità), quanto possa essere raro e peggio, quanto possa essere desiderabile (grazie alla pubblicità).
bea

vediamo se riesco ad esternare quello che mi gira in testa: ogni luogo è un microcosmo, sostenuto da equilibri interni talmente perfetti, che permettono la vita e la riproduzione delle specie che vi appartengono senza interventi esterni. anzi, spesso questi interventi vanno a distruggere quell'equilibrio.
la mia azienda è quindi un microcosmo con caratteristiche proprie, derivanti dall'altitudine, dal clima, dalla morfologia del terreno eccetera eccetera.. mi chiedo come posso introdurmi in questo equilibrio, sfruttandone al massimo (e a 360 gradi) le potenzialità (le energie appunto) senza danneggiarlo o alterarlo e trovando il sistema per viverci, nutrirmi e magari, perchè no, anche curarmi....
è un pò come vedere poggio all'orso dall'elicottero di dommi. una visione panoramica e globale che tiene in conto ogni azione-reazione, ogni ciclicità, ogni scambio circolare dell'energia. per esempio, mi sembra di aver notato che per nutrire mezzo ettaro di terreno, basta la presenza di 4 pecore, 15 galline e due umani. di contro, gli scarti di questo terreno coltivato ad orticultura, possono integrare il fabbisogno alimentare di questi animali solo per un 2% nell'arco di 12 mesi...
credo di aver proposto un argomento piuttosto complesso, ed è proprio per questo che vi chiedo una mano! vedi bene pallinof, che parlo di economia delle cose. e mi sa che tu puoi aiutarmi in modo particolare in questo progetto...
ringrazio fin d'ora chiunque possa apportare ulteriori contributi! (se volete, posso fare una sorta di inventario delle caratteristiche di questo "microcosmo"...)
bea

Io per esempio mi occupo di un orto a forma di rettangolo che ha una pendenza naturale omogenea del l'8 o/o e mi consente l'irrigazione a caduta di tutti gli ortaggi senza nessuna spesa energetica, sfruttando una "buca-sorgente" che si trova a monte del terreno.Si tratta soltanto di convogliare l'acqua in maniera equa su tutti i punti da irrigare usando condotte rimovibili (sgocciolatoi). E' veramente una risorsa meravigliosa!
Domenico

ottimo sistema, dommi! se non fosse che poggio all'orso non ha una sorgente a monte ma un pozzo artesiano a valle, profondo 28 metri....
grazie
un abbraccio bea

mantovano buongiorno, ho seguito il tuo consiglio, ma su internet ho trovato solo aziende che impiantano i depuratori ... e qualche immagine. le vasche le abbiamo già progettate noi, sono tre e l'acqua defluisce in discesa dall prima all'ultima, per poi convogliare in un laghetto. non riesco ancora però a trovare le piante giuste per la mia altitudine... c'è qualcuno che può aiutarmi?
grazie bea

ciao bea, qui da me il comune ha fatto un impianto di fitodepurazione ma siamo a circa 400 mt. proverò ad andare a vedere o a chiedere, su google ho letto un paio di link e parlavano di canne palustri, e credo che andrebbero bene anche da te se vi fosse un flusso d' acqua che impedisca di ghiacciare in profondità cosa che non credo tu possa avere, vediamo cosa scopro ciao

grazie manto. no, qui niente canne, siamo a 800 mt con un microclima particolarmente rigido... ho notato che le canne si fermano a 400 mt in vallata. e niente corsi d'acqua... anzi, considera che qui gela e parecchio..
piuttosto massimo, mica hai saputo nulla tu? forse la tua situazione è più simile alla mia..

sto aspettando risposta