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Cia e Confagricoltura: domani il funerale del grano italiano
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Prezzi del grano Italiano. Parliamone. in Sicilia nel periodo di mietitura oscillava da 16-18 €uro quintale. Eppure nel pane e nella pasta non scende mai il prezzo come mai ?????
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25/10/2016, 15:03 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68813 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Un vero disastro!
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25/10/2016, 21:28 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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"Un prezzo inaccettabile quello proposto dalla domanda del mercato, a queste condizioni non si vende. Anche perché siamo sommersi da grani esteri, tutt’altro che sicuri dal punto di vista salutistico, che falsano il mercato". Lo sottolinea la Cia Toscana alla manifestazione di oggi, al casello A1 Valdichiana, a difesa del grano italiano, organizzata dagli agricoltori della Cia.
Un grano importato in Italia che dovrebbe essere controllato prima dell’utilizzo e inserimento nella catena alimentare; così come il nostro grano made in Italy è sicuro al 100% quando va sul mercato. "Proporzioni e conti alla mano – ha sottolineato Luca Brunelli, presidente Cia Toscana -, si traduce che circa il 15% della pasta venduta come made in Italy, ovvero, un pacco di pasta su tre, potrebbe contenere tracce di un diserbante. Garanzie che questo non avvenga: nessuna fino alla prova contraria. Infatti sull'uso di alcune sostanze chimiche non c’è uniformità legislativa, al livello mondiale, ne certezze sui danni che queste possano recare alla salute dei consumatori. Solo dal Canada importiamo ben 1,2 milioni di tonnellate di grano duro. Allora - sottolinea il presidente della Cia - chiediamo che si faccia chiarezza sulla situazione, è assurdo, in questo caso, non venga applicato il principio di precauzione sugli alimenti che entrano nella filiera della trasformazione nel nostro Paese".
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27/10/2016, 15:34 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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"Il nostro grano – aggiunge la Cia - sta morendo, per mano di chi mette i nostri produttori in una condizione di debolezza contrattuale. Da una parte si chiede ai nostri agricoltori di coltivare rispettando i massimi livelli qualitativi e sanitari per il prodotto, dall’altra si permette l’ingresso di enormi derrate di dubbio 'pedigree' che mandano in tilt il mercato. Per questo non abbiamo altra strada da percorrere che la protesta ad oltranza, finché produttori e consumatori non vengano adeguatamente tutelati". Numeri Il territorio toscano e senese è da sempre vocato alla produzione di cereali (grano duro, grano tenero, orzo, mais, farro ed altri cereali minori) infatti su una Sau regionale di circa 755.000 ettari oltre 130.000, di media, vengono coltivati annualmente a cereali e, in particolare, di questi 80.000-85.000 ettari sono investiti a grano duro e circa 15.000-25.000 a grano tenero. Gli oltre 20.000 cerealicoltori toscani producono mediamente da 2,8/3,5 milioni di quintali di grano duro e da 0,5 a 0,9 milioni di quintali di grano tenero. In queste ultime settimane assistiamo ad un crollo ingiustificato del prezzo del grano duro e tenero con quotazioni di circa 15/18 euro al quintale che sono fortemente al di sotto dei costi di produzione.
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27/10/2016, 15:35 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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27/10/2016, 15:36 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Cia, il "funerale" del grano
Oggi a Bettolle la manifestazione degli agricoltori della Cia contro la crisi del grano Gli agricoltori fanno il funerale al grano. Cia: "Nostre produzioni sottopagate, l'invasione dall'estero è continua"
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27/10/2016, 15:36 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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La situazione è molto complessa e non riguarda solo il grano. Bisogna prima di tutto considerare che esiste un mercato che stabilisce il prezzo delle derrate alimentari a livello globale. Ovvero ci sono dei signori in giacca e cravatta a New York piuttosto che Mosca o Pechino che stabiliscono un prezzo in borsa e ci speculano. Poi ci sono i vari mercati nazionali con i loro listini. Fatto sta che chi produce non decide un bel niente. In Italia abbiamo la peculiarità di avere il costo del lavoro tra i più alti del mondo ( mettiamoci anche le tasse e il costo dei carburanti, ecc) per cui siamo costretti a fare un prodotto di altissima qualità per giustificare prezzi più alti. Ma per mantenere tali prezzi ci vuole una politica simil-protezionistica che eviti l'invasione del mercato nazionale di merce di qualità medio bassa a prezzi stracciati, oltre a una vera promozione del nostro prodotto. Questi prodotti economici sono così convenienti perché i lavoratori di quei paesi percepiscono stipendi più bassi, perché ci sono meno controlli e limitazioni nelle fasi produttive e perché le aziende talvolta ottengono aiuti di Stato. Ma sono prodotti passabili per cui invadono facilmente il mercato perché anche qui si bada al risparmio e alla speculazione piuttosto che alla qualità. Per quanto riguarda invece la tua prima domanda in cui chiedevi come mai il prezzo del pane non scende è presto detto: al panificatore non dispiace guadagnare un po'di più! D'altra parte il costo del pane non è determinato solo dal costo della materia prima ma ci sono anche altri costi. Attraverso il forum ho scoperto che al sud il pane (quello buono) costa poco, al nord non lo trovi a meno di 3.5-4€ /kg .
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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28/10/2016, 18:22 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Volevo solo aggiungere alle considerazioni di Milli, che sopratutto, le aziende in altri paesi produttori di grano, oltre al prezzo della manodopera che è basso ma relativamente influente, pagano meno tasse, la balla dei salari bassi serve per abbassare i salari in Italia/Europa, la verità è che le aziende delocalizzano perchè altrove pagano meno tasse, per non dire che non ne pagano proprio.... (considerando settori indusriali super robotizzati, la manodopera c'entra ben poco con la delocalizzazione) Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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05/11/2016, 21:03 |
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milli
Sez. Suini
Iscritto il: 23/09/2009, 16:47 Messaggi: 9972 Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Beh, se non ricordo male tempo fa l'utente Lumacosio che vive in Polonia scrisse che là un operaio agricolo percepiva 450€ al mese, prezzo pieno, considerando che il costo della vita era molto più basso. A me un operaio specializzato mi costa minimo 1.300€ netti dei contributi, più tredicesima e quattordicesima ed eventuali straordinari. Scusa se è poco...
_________________ L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr) Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone
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06/11/2016, 1:04 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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Non lo metto in dubbio, ma pensa se la tua azienda pagasse il 12/15% di tasse e non ci fossero tutte le altre tasse e vincoli burocratici che abbiamo in Italia, la differenza di paga degli operai conterebbe poco alla fine dei conti.
Ciao
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06/11/2016, 10:32 |
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