23/06/2010, 18:18
ciao yuvan.
la miria, pur sotto forma di scherzo, ha toccato un punto fondamentale, cioè quello dei ruoli naturali che, una volta, condizionavano in toto o in parte, la vita di ogni essere vivente sul pianeta.
l'uomo, da quando si è alzato in posizione eretta, dagli australopiteci al cromagnon ed al neandertal in uno col sapiens, si è evoluto adottando uno stile di vita da cacciatore-raccoglitore prima, cacciatore raccoglitore-piccolo allevatore nomade poi, tutta la nostra struttura, fisica organica e mentale, si è evoluta in un tale contesto nell'arco di milioni di anni.
qui sì, secondo me, che si parla di cicli e ritmi e ruoli naturali.
l'agricoltura, intesa come fulcro della civiltà umana, ha la tenera età di un 6000-7000 anni, un niente, essendosi sviluppata in maniera stabile ed organizzata nella famosa mezzaluna fertile mediorientale al formarsi delle prime città-stato.
perciò io, pur potendo provare dispiacere nell'uccidere quel dato animale, non mi sento in colpa, che è una cosa differente.
è in una natura, pur dura, intrinseca.
l'importante è, credo, il rispetto e la consapevolezza.
colpevole sarei, è mi sentirei, se l'animale che mangio avesse patito sofferenze che esulano dal suo ruolo naturale.
tutto ciò, ovviamente, lo dico con il massimo rispetto per chi ha fatto una scelta diversa dalla mia, sia ben chiaro.
ciao miria, tutto bene?
ciao michele(accio)
23/06/2010, 19:39
ciao Michele tutto bene!
si in effetti hai espresso un pò quello che volevo dire io, se non si diventa tutti vegetariani bisogna pur trovare il coraggio di ucciderli questi animli, certamente nel modo più rapido possibile,ma probabilmente a me non fa tanto effetto perchè da piccola l'ho semppre visto fare e devo dire che mia mamma mi faceva osservare anche quando gli animali li puliva cuore fegato polmoni etc... e le sono grata per questo perchè non sono una che comincia a dire beh che schifo! e poi magari davanti a un bel piatto di crostini di fegatini o milza non si tira indietro
a proposito crostini toscani una squisitezza
23/06/2010, 19:54
a chi lo dici miria, me li sogno quei crostini, fatti come si deve, ovvio
ciao michele
23/06/2010, 22:34
yuvan ha scritto:hai ragione aldo, il fatto di farlo in maniera rapida ed efficace aiuta sicuramente, penso di farlo già ma non mi è ancora sufficiente.
ciao mirap, io sono stato vegetariano (che cambio eh
) ma ho proprio intenzione di soffermarmici sul pensiero dell'uccisione, per poterlo elaborare o digerire che dir si voglia, in modo tale da farlo senza pesi sulla coscienza o altrove. marco è però l'unico che mi ha risposto, lui non sente nulla. e gli altri? mi viene difficile ancora da
capire come si faccia a non sentir nulla, ma è proprio lì (se è davvero possiblie) che vorrei arrivare da una parte, dall'altra un po' mi spaventa l'idea di togliere la vita con scioltezza... magari è solo una questione di numeri, al 100 pollo magari capirò appieno la freddezza, detto in senso positivo, di marco che non sente nulla.
Non so risponderti come si fa, credo sia una questione di abitudine, io infatti ho iniziato a macellare a 7/8 anni. Non credo sia una questione di numeri, io macello 4/5 polli all'anno.
Ciao
Marco
23/06/2010, 23:09
renzo ha scritto:Per me si tratta solo di vivere con la maggior serenita' possibile.
ti capisco alla grande, ma per trovare questa serenità devo prima rispondere anche io a
miriap ha scritto:dov'è finito l'istinto dell'uomo cacciatore
o più che altro cosa è cambiato? a me non piace chiamarlo così però proprio di senso di colpa si parla. eppure abbastanza razionalmetne sono convinto anche io che sia una cosa naturale. ma c'è questo "altro" che interferisce con il fatto. sarà religione? benchè io non lo sia sono nato e cresciuto in questo paese che ne è pregno. troppa coscienza? e da dove deriva la coscienza? (domanda che ci ha impegnato un pomeriggio di riflessioni con il mio babbo) io non lo riesco a capire. quello che dico e che vorrei farlo serenamente ma non dimenticarmi mai che sto uccidendo un'altro per continuare io. come diceva honey75
honey75 ha scritto:mors tua vita mea.
è verissimop e ci sta, funziona così ma mi pesa ancora
24/06/2010, 0:25
caro Yuvan hai posto un bel problema
Io macello gli animali che allevo (polli, anatre, oche, conigli e agnelli) e non posso dire di non sentire niente, ma è una cosa del tutto passeggera.
Un po' mi dispiace ma supero questa sensazione di disagio pensando che sia nell'ordine delle cose.
Li ho allevati per questo e non vedo che male c'è.
L'ho visto fare a mio papà e a mia nonna da quando avevo 5 anni e perciò mi sembra una cosa normale.
Ovviamente non dò i nomi e non coccolo gli animali che poi voglio mangiare.
Di più non so dirti.
Comunque capisco te e quelli come te che "non se la sentono" o ci stanno troppo male.
In questo momento la penso come sopra, ma non si sa mai.
Magari tra qualche anno cambio e non lo farò più. Chi lo sa?
24/06/2010, 13:46
Yuvan, la religione in questo caso non centra nulla.Io penso che se Dio avesse voluto che non uccidessimo altri esseri viventi ci avrebbe fatti vegetariani come le pecore o le mucche,ma poichè siamo onnivori per mangiare carne dobbiamo prima uccidere gli animali,altra soluzione sarebbe attendere che muoiano di vecchiaia, un pò come avviene i natura che la preda più facile è sempre la più vecchia o quella malata ma penso non sia percorribile.
il fatto che siano altri ad uccidere un animale non cambia assolutamente le cose quando lo vai a mangiare puoi pensare che magari ieri correva felice in un prato e allora che fai non mangi più
certo non ci si sente bene, ma questo è giusto sarebbe innaturale il contrario cioè il non provare assolutamente nulla o magari provare piacere nel levare la vita ad un'altro essere.
vedi io ho un quasi-cugino che andava a caccia e quando tornava a casa magari con un carniere pieno di piccoli uccellini questi immancabilmente venivano poi gettati dalla madre perchè non voleva pelarli bè queste vite tolte inutilmente a me facevano tanta rabbia questa è una cosa bruttissima l'uccidere per il gusto di farlo.......l'importante è che la vita che hai tolto non vada sprecata
non so se ho spiegato bene il concetto.
un saluto
Miria
24/06/2010, 14:13
giampiero ha scritto:caro Yuvan hai posto un bel problema
Io macello gli animali che allevo (polli, anatre, oche, conigli e agnelli) e non posso dire di non sentire niente, ma è una cosa del tutto passeggera.
Un po' mi dispiace ma supero questa sensazione di disagio pensando che sia nell'ordine delle cose.
Li ho allevati per questo e non vedo che male c'è.
L'ho visto fare a mio papà e a mia nonna da quando avevo 5 anni e perciò mi sembra una cosa normale.
Ovviamente non dò i nomi e non coccolo gli animali che poi voglio mangiare.
Di più non so dirti.
Comunque capisco te e quelli come te che "non se la sentono" o ci stanno troppo male.
In questo momento la penso come sopra, ma non si sa mai.
Magari tra qualche anno cambio e non lo farò più. Chi lo sa?
si penso anche io che sia tutto legato a queste parole che ho sottolineato.... io da piccolo avevo animali(cani, gatti, papere...) ora io lavoro con gli animali.... amo gli animali, la loro presenza, ma se decidi che vuoi vivere di ciò che "tu produci" che sia derivante dal tuo orto e dal tuo "cortile" allora devi fare tue quelle parole.....
Io più che altro mi chiederei in che modo posso togliere la vita a quel dato animale arrecandogli meno dolore possibile e nel modo più veloce....
24/06/2010, 14:22
miriap ha scritto:vedi io ho un quasi-cugino che andava a caccia e quando tornava a casa magari con un carniere pieno di piccoli uccellini questi
immancabilmente venivano poi gettati dalla madre perchè non voleva pelarli bè queste vite tolte inutilmente a me facevano tanta rabbia questa è una cosa bruttissima l'uccidere per il gusto di farlo.......l'importante è che la vita che hai tolto non vada sprecata
non so se ho spiegato bene il concetto.
un saluto
Miria
Questo è secondo me la mancanza di rispetto della vita che hai preso....ed è questo che dovrebbe farti sentire male...
se uno uccide un animale per mangiare e non per diletto non trovo atrocità.....
24/06/2010, 14:48
miriap ha scritto: certo non ci si sente bene, ma questo è giusto sarebbe innaturale il contrario cioè il non provare assolutamente nulla o magari provare piacere nel levare la vita ad un'altro essere.
vedi io ho un quasi-cugino che andava a caccia e quando tornava a casa magari con un carniere pieno di piccoli uccellini questi immancabilmente venivano poi gettati dalla madre perchè non voleva pelarli bè queste vite tolte inutilmente a me facevano tanta rabbia questa è una cosa bruttissima l'uccidere per il gusto di farlo.......l'importante è che la vita che hai tolto non vada sprecata
non so se ho spiegato bene il concetto.
un saluto
Miria
esatto miria.
è proprio questo il punto!!!
la morte fa parte del ciclo naturale, anche la morte per alimentazione.
se un predatore mi attaccasse, io cercherei di sopravvivere ovvio, mi potrebbero girare i cosiddetti
al limite, ma non potrei mai odiarlo o disprezzarlo, perchè fa parte di ritmi e meccanismi naturali superiori alle nostre convinzioni e/o filosofie.
è la morte inutile e/o crudele, il vero abominio.
ciao michele(accio)