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Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 8:25

mi piace devere come si fa oggi rispetto a quelli di 250 anni fa

Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 10:33

Bella discussione.
Da 4 anni utilizzo il forno a legna del podere dove vivo.
Questo forno, come del resto il podere tutto, è stato costruito a metà del 1800 in puro stile maremmano.
Negli anni '80 è stato restaurato, ma la cupola di refrattario è rimasta la medesima.
Ho parlato con un fumista e con molti muratori, e tutti mi hanno detto che ha il "disegno classico" dei forni della zona.
Si tratta di un forno a cupola di circa 140cm X 140cm (area del piano) e alto circa 120cm.
Il camino è esterno alla cupola, e la cupola è chiusa da un vecchio portello di ferro.
Il forno è usato frequentemente, sopratutto nei mesi più freddi: noi facciamo da due anni il pane con lievito madre, e una volta a settimana lo cuociamo nel forno.
Naturalmente il forno non lo accendiamo solo per fare il pane, ma (a seconda dei vari stadi di temperatura) facciamo anche schiaccia (focaccia), pizza, dolci, carne e sformati (..spesso per l'injtera settimana).
Alla mattina pulisco il forno dalla cenere della volta precedente; segue la carica del forno, generalmente fatta con fastelli di tralci di vite (secchi), ginestre (magari residui di tagliate di bosco), frasca d'ulivo (secca) e qualche rametto di ciliegio o susino.
Carico il forno e poi accendo (questa è la pratica della mkia zona): il fuoco parte poco alla volta, e man a mano che si alimenta diminuisce il volume del legname nel forno.
Quando la fiamma è alta e potente metto altre fascine e frasche (anche di leccio o castagno), ma mai tronchi: talvolta uso anche redisui di potatura delle viti (attenzione ad usare viti che hanno avuto trattamenti...sopratutto recenti).
Il forno va in temperatura in meno di 30 minuti: tutto il refrattario deve essere bianco.
A quel punto NON alimento più il fuoco, e spargo la brace ai bordi.
Pane e pizza cuociono egregiamente, ma l'importante è tenere chiusa la bocca del forno.
Seccessivamente cuocio i dolci (senza mai alimentare nuovamente con il legname).
Ilò difficile è stato "prenderci la mano" e capire quale che fossero le giuste temperature per le giuste cotture (le prime volte ho incenerito più che cotto...ahahahah :D ).
Quando ho terminato di cuocere i dolci passo alla carne e agli sformati...e ci cuocio veramente di tutto.
L'ultima cottura è destinata alla minestra di fagioli o di verdure, fatta in coccio o ferro.
Tutta la procedura dura attorno alle 4-5 ore.
Allegati
forno1.jpg

Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 14:41

una raccomandazione, anche se penso che per i più sia superflua, non usate mai legno di oleandro è tossico :!:

Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 16:42

o quello di alloro, o il legno degli aspianti dei fruttiferi industriali

Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 16:49

Perchè grintosauro dici anche quello di alloro?
ciao,
Luke

Re: chi ha un forno a legna?

12/07/2011, 20:54

perche l'alloro ha un contenuto di cianoglucosidi tossici, se non mi sbaglio che in parte si disattivano col calore , ma nnon si sa mai..

cieo un po va bene come romatizzate , ma nonmi fiderei tropo a cuocere il apne in un forno scaldato solo ad alloro , o lauro ceraso

Re: chi ha un forno a legna?

13/07/2011, 10:03

Se vuoi far divenire un nemico...amico
in camino legna di alloro o di fico

Questo detto locale la dice lunga sull'argomento legna ;)
Sconsiglio vivamente la legna di alloro, di oleandro e di fico: la combustione di questi libera dei fumi che hanno una discreta tossicità.

Concordo in pieno con Grinto: attenzione alla provenienza della legna degli espianti dei fruttiferi.

I vecchi del paese usavano accendere il forno con le ginestre e le foglie di noce che ogni anno venivano stivate in balle appositamente per questa pratica.
Io consiglio anche di evitare la legna delle aghifoglie, pino in primis: magari qualche pigna per avviare il fuoco, ma non esagererei troppo...si possono avere sgradevoli sorprese sopratutto in canna fumaria.
In molti usano l'acacia per la sua caratteristica di raggiungere presto alte temperature e di creare poca cenere, ma personalmente preferisco l'erica, la ginestra, la vite (sopratutto i tralci), l'ulivo, il leccio ed il castagno ;)

Re: chi ha un forno a legna?

13/07/2011, 11:29

IL Meglio sono el frasche di biancocospino o spine mute( quelle x tradizione arebbero le spine della corona di gesu cristo)

peor col castagno si fa un buon pane di montagna..


a dimenticavo fondamentale e' un acqua povera di calcare , ricca di minerali tipo quella di montagna

Re: chi ha un forno a legna?

15/07/2011, 7:01

raviolo ha scritto:io ho un bel forno a legna. e lo uso spesso.
Metodo, al mattino presto pulizia con spazzettone (devi togliere tutta la cenere dal pavimento forno).
se hai il camino subito sopra alla bocca del forno nel camino accendi un paio di fogli di giornale arrotolati (serve per scaldare il camino e avviare il tiraggio)
poi subito dopo accendi il fuoco vicino alla bocca (piccolo) lo lasci prendere alimentandolo con rami.
man mano che l'interno scalda (deve scaldare lentamente altrimenti il forno prima o poi crolla) spingi la brace dentro e aggiungi legna.
dosi il calore con la porta di ferro che a seconda di come inclini lascia passare piu o meno fumo e calore.
A questo punto le cose cambiano a seconda se fai pizza o carne.
se fai pizza devi spargere la brace su tutta la base del forno che deve diventare caldissima per cuocere la pasta della pizza.
e continuare a gettar elegna fino a che il cielo del forno non diventa bianco appunto, poi con la paletta di ferro raccogli in un angolo prace e legna , spazzi bene il pavimento forno con la spazzola d'ottone, getti farina e sale e poi inforni le pizze .

Se fai carne nelle teglie serve meno temperatura, la brace la raccogli subito in un angolo, e devi usare un cavalletto di ghisa come braciere per mantenere un ceppo acceso.
Per la carne sono ottime i ceppi di vite (ma bisogna aspettare di espiantare una vigna per averli).

la carne viene buonissima tutta. specialmente il maiale al sale.
Ricetta in una teglia alta e larga di ferro butta un po di cipolla bianca tagliata fine, un litro di rosso corposo, e tanta salsiccia quanta ce ne sta a bagno nel vino (in genere un kg). butta dentro, lascia bollire il vino.. poi lascialo consumare fino a che la salsiccia non diventa croccante e il sugo rappreso. A quel punto e' pronta. Mangiata con pane croccante fa diventare tutti pazzi..

prendi un'altra teglia prendi le pere da fare cotte, le allinei, giu sempre il solito litrozzo di vino, cospargi tutto di zucchero e via in forno.. ogni tanto tira fuori e con un cucchiaio bagna le pere con il vino della teglia.. ogni tanto aggiungi zucchero fino ache il vino non diventi una specie di caramello molto fluido. (anche qui gli ospiti ti spazzolano tutto)

ah dimenticavo , nel forno DEVI avere un mattone refrattario da spostare con i ferri in modo da avere un punto di appoggio per catturare le teglie con la pala in ferro.(non devi appoggiarti ai bordi del forno con le teglie.)

Grazie di tutto|!!!!! Waw mi hai fatto venire fame con le tue ricettine. Sono con la descrizione si capisce che sono ottime!!!!
Proverò senz'altro... vedi quanti piccoli trucchi che ci sono? Ti sono molto grata!

Re: chi ha un forno a legna?

15/07/2011, 7:08

Tosco ha scritto:Bella discussione.
Da 4 anni utilizzo il forno a legna del podere dove vivo.
Questo forno, come del resto il podere tutto, è stato costruito a metà del 1800 in puro stile maremmano.
Negli anni '80 è stato restaurato, ma la cupola di refrattario è rimasta la medesima.
Ho parlato con un fumista e con molti muratori, e tutti mi hanno detto che ha il "disegno classico" dei forni della zona.
Si tratta di un forno a cupola di circa 140cm X 140cm (area del piano) e alto circa 120cm.
Il camino è esterno alla cupola, e la cupola è chiusa da un vecchio portello di ferro.
Il forno è usato frequentemente, sopratutto nei mesi più freddi: noi facciamo da due anni il pane con lievito madre, e una volta a settimana lo cuociamo nel forno.
Naturalmente il forno non lo accendiamo solo per fare il pane, ma (a seconda dei vari stadi di temperatura) facciamo anche schiaccia (focaccia), pizza, dolci, carne e sformati (..spesso per l'injtera settimana).
Alla mattina pulisco il forno dalla cenere della volta precedente; segue la carica del forno, generalmente fatta con fastelli di tralci di vite (secchi), ginestre (magari residui di tagliate di bosco), frasca d'ulivo (secca) e qualche rametto di ciliegio o susino.
Carico il forno e poi accendo (questa è la pratica della mkia zona): il fuoco parte poco alla volta, e man a mano che si alimenta diminuisce il volume del legname nel forno.
Quando la fiamma è alta e potente metto altre fascine e frasche (anche di leccio o castagno), ma mai tronchi: talvolta uso anche redisui di potatura delle viti (attenzione ad usare viti che hanno avuto trattamenti...sopratutto recenti).
Il forno va in temperatura in meno di 30 minuti: tutto il refrattario deve essere bianco.
A quel punto NON alimento più il fuoco, e spargo la brace ai bordi.
Pane e pizza cuociono egregiamente, ma l'importante è tenere chiusa la bocca del forno.
Seccessivamente cuocio i dolci (senza mai alimentare nuovamente con il legname).
Ilò difficile è stato "prenderci la mano" e capire quale che fossero le giuste temperature per le giuste cotture (le prime volte ho incenerito più che cotto...ahahahah :D ).
Quando ho terminato di cuocere i dolci passo alla carne e agli sformati...e ci cuocio veramente di tutto.
L'ultima cottura è destinata alla minestra di fagioli o di verdure, fatta in coccio o ferro.
Tutta la procedura dura attorno alle 4-5 ore.

Grazie Tosco, ci credo che tutto quello che esce è delizioso. Io col lievito madre ho avuto una breve sperienza nel senso che l'ho fatto e curato per un po' poi mi sono stancata perchè per le mie capacità è troppo complicato e troppo variabile!
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