Incredible Edible: quando la città diventa verde e commestibile
Matteo Acmè
A Todmorden, nel nord dell'Inghilterra, ci sono galline che razzolano nei cortili di quasi tutte le abitazioni, a scuola si insegnano tecniche di agricoltura e allevamento, e i bambini mangiano mele cogliendole dalle piante che crescono lungo la strada, davanti all'ospedale o alla stazione di polizia, persino al cimitero.È il progetto Incredible Edible (“Incredbile Commestibile”), che ha fatto di una grigia cittadina di quindicimila abitanti un modello di economia sostenibile e aggregazione sociale.
Spesso i progetti per la costruzione di orti urbani si limitano a piccole iniziative, sospese fra ambientalismo e voglia di risparmio. Ma se messe a sistema possono diventare realtà in grado di rivoluzionare il modo di produrre e consumare il cibo, oltre che di vivere la città. La nuova vita di Todmorden è cominciata quattro anni fa, grazie a un gruppo di volontari guidato da Pam Warhurst, ambientalista e attivista che ora racconta al resto del mondo quello che sta succedendo nello Yorkshire. “Abbiamo iniziato con un semplice scambio di sementi fra cittadini – ha raccontato – poi li abbiamo incoraggiati a produrre e scambiarsi uova e altri cibi e abbiamo trasformato le aiuole in orti urbani”. Così dove prima c'erano cespugli spinosi o piante secche oggi crescono frutta e verdura a disposizione degli abitanti e dei turisti, che arrivano curiosi. Ormai sono più di settanta i progetti attivi e la cittadina assomiglia sempre più a un'immensa fattoria. Il tutto al fianco delle normali attività di un centro di provincia.
Parte tutto “dal basso”, senza autorizzazioni o fondi pubblici: sono i cittadini a organizzarsi, ognuno collaborando come può. “Chi non coltiva gli orti – ha spiegato ancora Warhurst – si occupa del design dei cartelli che spiegano cosa e come si produce. Altri si occupano della raccolta e di cucinare per tutti in occasione delle feste, altri ancora istruiscono i bambini insegnando loro a riconoscere piante e frutti”. Lentamente la comunità si è lasciata conquistare. In un vecchio acquitrino dietro alla scuola ora si allevano pesci e api, mentre nelle aule i professori spiegano i segreti dell'orticultura e della commercializzazione dei prodotti. C'è chi scopre che quello che faceva da volontario può diventare una professione e anche molti giovani diventano agricoltori. “Abbiamo anche notato – ha commentato la cofondatrice del progetto – che più la gente conosce i prodotti dell'orto più è disposta ad acquistarli. E i produttori locali ne guadagnano: negli ultimi anni hanno visto aumentare le proprie vendite di verdura, frutta, carne e formaggi”.
È questa la forza del progetto di Todmorden, aver coinvolto gran parte della cittadinanza. Azioni e idee verdi sono ormai ovunque: orti sui tetti delle case, campi coltivati collettivamente, persino giardini verticali con cui rivestire le pareti dei grattacieli metropolitani. Per capire quanto profonda sia questa tendenza basta fare un giro, ad esempio, sul sito delle TED Talks, conversazioni e conferenze di pochi minuti dove si parla di innovazione, si confrontano idee e progetti. A margine dell’esperienza di Pam Warhurst, un certo David Hamilton, da Santa Clarita, in California, lancia una provocazione ai miliardari costruttori di grattacieli: “E se il più grande grattacielo al mondo – chiede David – fosse una fattoria verticale in una metropoli, con luce naturale e a led?”. Seguono più di 30 commenti.
Incredible Edible, con il suo approccio sistemico, ha però qualcosa in più del concept. Il progetto ha dimostrato la sua solidità durante le alluvioni che nelle ultime settimane hanno colpito lo Yorkshire e in particolare Todmorden: la locale Agenzia per l'Ambiente calcola che i danni causati dalle piogge abbiano superato i tre milioni di euro. Ma il lavoro dei cittadini-agricoltori non si è fermato. Incredibile Edible è ormai un modello per altre città. In Inghilterra sono più di trenta i comuni che stanno mettendo in pratica progetti simili e anche le amministrazioni iniziano a capire la portata di quell'esperienza riconsiderando gli spazi verdi lasciati per anni in disuso. Iniziative “commestibili” sullo stile di Todmorden sono partite anche negli Stati Uniti, in Australia, Nuova Zelanda e Ghana.
Come spiega Pam Warhurst, quando si parla di cibo le persone sono pronte a rispondere. È un argomento che tocca tutti, che bene o male piace a tutti e coinvolge tante sfere della nostra vita quotidiana: non ci limitiamo a comprare a mangiare, il cibo è racconto e convivialità, ci piace guardare le ricette alla televisione o condividere nuove scoperte con gli amici. Ed è da questa consapevolezza che si può pensare un nuovo modello di produzione e consumo. La portata del messaggio di Incredible Edible, d'altra parte, è perfettamente sintetizzata in uno degli slogan del gruppo di volontari: “If you eat, you're in”. Se mangi, sei con noi. Fai parte del progetto.
http://www2.lastampa.it/2012/09/03/scie ... index.html