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Cerco ecovillaggio (o progetto) in basso Piemonte
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Diliboi ha scritto: cinzia62 ha scritto: A Diliboi: E gia' che ci sei perche' non ci circondi tutti di filo spinato e ci metti dentro al forno? Ma non lo sai che anche chi non ha reddito ha diritto all'assistenza sanitaria ecc. ecc.? Ma dove vivi? Sapevo che mi sarei attirato le antipatie di qualcuno scrivendo quello che ho scritto, ma se mi conoscessi appena e sapresti quello che ho fatto da quando sono nato, non avresti scritto sta cosa. Riguardo la sanità, io sono per una FORTE ed EFFICIENTE sanità pubblica; in uno stato serio, moderno e civile, TUTTI , dal presidente della repubblica, al più povero degli abitanti di questo paese.....e leggi bene , ho scritto ABITANTI , non cittadini , perché anche chi non è cittadino Italiano e si trova qui, ha diritto ad essere curato, sempre e comunque. Il problema però è sempre lo stesso..... che i dottori, gli infermieri, le autoambulanze, gli ospedali, le medicine, i pasti, le lenzuola, ecc... ecc... ecc... ecc...QUALCUNO LI’ DEVE PAGARE!!! Allora , se tutti contribuiscono alla cassa comune, le cose vanno bene, ma visto che troppi...tanti, dalla cassa comune prendono solo...le cose così non vanno bene! Chi si vuole fare l'ecovillaggio è liberissimo di farselo, di farsi l'orto, le galline, le capre e tutto quello che vuole ma per me tutti e ripeto tutti "..... sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività." e queste non sono parole mie, ma l'articolo 53 della nostra Costituzione. Significa semplicemente che chi ha tanto , paga tanto , chi ha poco paga poco. Se chi decide di chiudersi in un ecovillaggio o cose simili , contribuisce al bene pubblico, ben venga , però spesso questi posti diventano enclavi anarchiche, che io non condivido. Il filo spinato, a memoria non ricordo di averlo mai usato. Nel forno ci infilo solo la legna, il pane e la pizza, polli, verdure, braciole, salsicce ecc... gli esseri umani, nei forni, ce li infilavano gli amici di qualcun altro, non certo i miei!!!!!!! Vabbè dai, da come l'avevi messa...era quasi inevitabile Comunque proviamo ad andare avanti con questa benedetta discussione: Tutti abbiamo capito come la pensi!!! RIMANIAMO IN TEMA! Io non sono d'accordo sulla frase... Cita: Se chi decide di chiudersi in un ecovillaggio o cose simili Perchè usi la brutta parola "Chiudersi"? A mio parere (ma è solo mio...poer carità) uno che decide si andare in un ecovillaggio non si chiude un bel nulla, anzi...si pere letteralmente alla vita. Spiegaci magari perchè uno si chiude...addirittura parli di CITTA' STATO AUTOSUFFICIENTE...ed anche se dopo correggi con "in senso lato", sempre ad una chiusura tu fai richiamo. Poi parli di luoghi anarchici...ma che tipo di anarchia? Politica? Intellettuale? Agricola? Evidentemente se parli così segno che hai una profonda conoscenza di questo argomento, e quindi sarebbe bello (ai fini della discussione in oggetto) che tu ce ne parlassi più apertamente, in modo da fare maggiore chiarezza a noi che ti leggiamo e magari abbiamo difficolotà a condividere (se non a comprendere) quello che dici. Grazie Diliboi, avrò io per primo il Piacere di capire.
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02/09/2012, 17:19 |
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Diliboi
Iscritto il: 11/10/2010, 22:30 Messaggi: 550 Località: Palidoro (Roma)
Formazione: Diploma elettronica industriale
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Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera. http://it.wikipedia.org/wiki/Ecovillaggio" target="_blank L'ecovillaggio è un tipo di comunità basata esplicitamente sulla sostenibilità ambientale. I principi di questo tipo di comunità secondo l'ecologo ed agronomo australiano David Holmgren (che ne è uno dei maggiori teorici) sono i seguenti: adesione volontaria dei partecipanti e condivisione dei principi fondanti; nuclei abitativi progettati per ridurre al minimo l'impatto ambientale; uso di energie rinnovabili; autosufficienza alimentare basata su permacultura o altre forme di agricoltura biologica. Le realtà degli ecovillaggi intendono dar vita a nuove forme di convivenza, tali da rispondere all’attuale disgregazione del tessuto familiare, culturale e sociale della condizione postmoderna e globalizzata. L’ecovillaggio costituisce un laboratorio di ricerca e sperimentazione verso stili di vita alternativi all’attuale modello socio-economico. A differenza della «comunità», di dimensioni più ridotte, l’ecovillaggio tende al massimo dell’autosufficienza, in modo da soddisfare il più possibile al suo interno ogni esigenza dei suoi membri (lavoro, svago, espressione di sé, educazione, bisogni affettivi…). In questo senso, l’ecovillaggio si presta a costituirsi come un modello sostenibile, sul piano economico, sociale ed ecologico (uso di energie rinnovabili e tecnologie appropriate, difesa dell'ambiente e dell'economia locale...). Basta leggere la definizione per capire che si cerca di creare una comunità chiusa su se stessa."...l'ecovillaggio tende al massimo dell'autosufficienza....soddisfare il più possibile al suo interno ogni esigenza dei suoi membri (lavoro, svago, espressione di sé, educazione, bisogni affettivi…)", ditemi voi cosa c'è in una vita, oltre il Lavoro, Svago, Espressione di se, Educazione, Bisogni affettivi... tutto deve essere ricercato all'interno della comunità , e non è un mondo Chiuso questo??!!, o questa definizione su wikipedia è errata e me ne trovate un'altra su cui poter discutere o non so proprio cosa dire di più. Saluti.
_________________ Sprizzo simpatia come il nonno di Heidi !!
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02/09/2012, 20:18 |
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cinzia62
Iscritto il: 31/03/2012, 18:00 Messaggi: 32 Località: varedo
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Ma certo, io lo voglio dare il mio contributo. Ma lo stato accettera' il mio obolo in frutta,verdura, uova e quant'altro?
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02/09/2012, 21:45 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mi sa che i politici fino ad ora , gli unici oboli in natura , non preferiscono quelli dei generi alimentari..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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03/09/2012, 7:51 |
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cinzia62
Iscritto il: 31/03/2012, 18:00 Messaggi: 32 Località: varedo
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Infatti,l'unico ortaggio che gli si addice a quelli li, glielo darei io in quel posto Quindi, se uno coltiva per la propia sussistenza potrebbe pagare si ma solo col baratto.
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03/09/2012, 11:45 |
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echinococco
Iscritto il: 13/02/2012, 17:11 Messaggi: 97 Località: Friuli
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Cavoli! Vi lascio soli un attimo e... che cagnara! Lo scontro ideologico era inevitabile... anche perchè ognuno ha la sua visione delle cose... Una sola cosa mi chiedo... perchè mai uno in un ecovillaggio (ma esistono anche altre realtà affini con altre forme) dovrebbe non pagare le tasse?? Chiaro che se diventa un'enclave anarchica (suona bene ) è un'altra cosa, ma se fosse solo un modo di mettere assieme forze e sogni? Tranne chi sta sulla terra in comodato d'uso (gratuito o meno) magari con progetti di ripristino, gli altri hanno pagato (o pagano in affitto) il terreno e le case che occupano... e ci pagheranno anche le tasse! Che poi l'autoproduzione sia una forma di evasione fiscale non ci avevo mai pensato... ma io in queste cose sogno ignorantERRIMA ora però ho le paranoie... dovrò rileggere tutti i post per capire se sono una persona cattiva La chiusura della comunità poi secondo me è relativa... se parti dal presupposto che sia un insieme di persone che si allontano dal pensiero comune perchè non sono concordi con esso... ovviamente tendono un po' a "ghettizzarsi"... ma non più del club fotografico o dell'associazione amici delle bocce... è ovvio che le persone si chiudano in piccole cerchie secondo me... ma è solo un secondo me... il fatto che poi siano "chiusi" in comunità non vuol dire che siano "chiusi" ALLA Comunità Mi piacciono questi topic, tirano fuori "di tutto" da tutti buona giornata!!
_________________ ---nadi---
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03/09/2012, 12:37 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Cita: il fatto che poi siano "chiusi" in comunità non vuol dire che siano "chiusi" ALLA Comunità Che bella frase!!! Condivido in pieno quanto hai scritto.
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03/09/2012, 14:33 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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ecinococco
oggi avere in affitto una media azienda con terra e stalle e porticati, quando vai a spendere .
non guardamo gli eccessi , prendiamo una azienda di 30ettari? con una abitazion "civile"( impianto luce a norma , 1 bagno un salotto angolo cucina 2stanze da letto , tetto che nn piova dentro e riscaldamento ) etra stalla e tettoia piu cortile rieci a torvare qualcosa sotto i 20/25mila euro annui?
piu mettiamo 4rate di inps x 2ulu? altri 10mila euro e siamo a 35mila
gia al primo gennaio sei sotto di quetsa cifra e entro fine anno devi raccimolarla , poi per carita ci saranno pure la pac , ma tanto spetta spera , devi cmq avere una plv almeno quadrupla che si aggiri sui 130/150mila euro x riuscire a fare il giro..
nn sono critico sulla tua linea di penisero , io o 2 amici in val chiusella che hanno un tipo di vita simile , amici anche di un altro utente del forum , ma tra mutuo , inps , al pelo al pelo riscono arrivare a fine anno , grazie agli extra che fa il marito come orchestrale ,perche lo sentiti dire le litanie a 10gradi sotto zero , quando avevano il chioschetto di notte x i panini qui in piazza, che nn chiudevano il cerchio dei debiti..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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03/09/2012, 16:08 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Cita: rieci a torvare qualcosa sotto i 20/25mila euro annui? Non so dove vivi te, ma qui si spende da un quinto ad un settimo meno Se vai nelle zone appenniniche TE LI TIRANO DIETRO GLI AFFITTI!!! ...e adesso non venitemi a dire che le zone appenniniche non sono adatte... Sono state il covo di allevatori, boscaioli, agricoltori per secoli e secoli...ma adesso, perchè considerate SCOMODE, sono letteralmente abbandonate. Lì si trova acqua, il clima estivo non miete le vittime delle pianure, i prati crescono rigogliosi, i boschi ci sono, spesso in zone limitrofe a castagneti e faggeti si trova della terra MERAVIGLIOSA. Certo.. .se continuiamo a ragionare con il CERVELLO DA AGRICOLTURA INDUSTRIALE ED INTENSIVA...allora si che si abbandonano gli appennini, le zone interne, le alte colline, e le zone di provincia lontane dai capoluoghi.Ma via... Un mio amico nel viterbese (e non è certo zona appenninica quella) prende vigneti in affitto (certamente vigneti vecchi...ma pur sempre vigneti) a cifre che oscillano dai 200 ai 300€ AUNNUE AD ETTARO. Un uliveta nella val di cornia la si trova in affitto a 300€/ettaro all'anno. Sul monte amiata, e relativa doc montecucco limitrofa (DAVANTI ALLA DOC MONTALCINO...nota bene) i seminativi di collina (e che seminativi) li trovi a cifre che passano da 100 a 200€/ettaro annue. Se vuoi continuo... Perpiacere, anche te Grinto...non ti mettere a fare di tutta l'erba un fascio. Se si rimane fossilizzati con " talvolta" quello che ci dicono alcune associazioni di categoria o certi agronomi...hai visto dove siamo andati a finire: capannoni e stalle...pieni di debiti..per poi svendere la carne di vitello...e non avere manco la terra per fare fieno e granaglie...ma vaaa...perpiacere Io NON DICO CHE GLI ECOVILLAGGI SIANO LA SOLUZIONE...ma sono un'alternativa. Se questi ragazzi ci credono...fanno bene a tentare, e farebbero bene a spendere il meno possibile, che a furia di mutui e mutuetti ci siamo ritrovati con le braghe calate senza manco accorgersene. Torniamo a fare il passo per quanto è lunga la gamba: non ci sono soldi? Bene, allora si prende la terra in affitto. La terra costa troppo? Bene, allora ci si sposta verso altre zone dove costa meno. L'intensivo non ripaga delle spese sostenute? Bene, allora diversifichiamo l'indirizzo produttivo delle nostre aziende e tornaimo a fare "un pò di tutto". Ed invece sai qual'è la tendenza...purtroppo? Quella di fare ancora altri debiti per destinare i terreni agricoli al fotovoltaico, mettrendoci nuovamente nelle mani della banche..ancora un'altra volta, e aggiungendo un altro mutuo. C'è chi non ha scelta, e c'è chi ce l'ha: un ragazzo che parte oggi e non ha nulla, ha tutte le scelte del mondo (visto che non deve sostenere le scelte fatte dai suoi padri prima di lui). Ed allora, magari, partire da zero costituisce proprio un buon punto di partenza: senza avere la foga di farsi il podere (villa!!!!!), o di fatturare chissà quali cifre, magari chi parte da zero può (e saprebbe) accontentarsi di molti compromessi. Magari in un ecovillaggio...magari in un podere non piu abitato (come ho fatto io), magari in cooperative agricole, magari nel vecchio podere dei nonni abbandonato. In tutto questo io vedo una risorsa importante.
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03/09/2012, 16:53 |
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gargamella
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 25/07/2011, 12:02 Messaggi: 4691 Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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Magari in un ecovillaggio...magari in un podere non piu abitato (come ho fatto io), magari in cooperative agricole, magari nel vecchio podere dei nonni abbandonato. In tutto questo io vedo una risorsa importante.
concordo Tosco
Visto che non c'è trippa per gatti credo che il ricominciare punto a capo dal poco ma certo per chi ne ha la passione sia una grande opportunità, ovviamente ci si scorda la villa il macchinone ma alla sera vai a letto e dormi vuoi perchè stanco vuoi perchè sereno ma dormi
_________________ Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie
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03/09/2012, 18:55 |
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