Povera Milli,invece ha ragione,il suo prodotto non può arrivare direttamente al consumo,lei produce maialini che poi vende ad ingrassatori,può solo farlo nel miglior modo,come tanti altri agricoltori che producono le più svariate cose, ma lo stesso trae da questa vecchia nuova vita soddisfazione.E le auguro la serenità economica ma io da più di trentanni e vedo anche gli agricoltori intorno a me non l'hanno ancora raggiunta ma fa parte del gioco.

La serenità economica è qualcosa difficile da raggiungere,diciamo la stabilità economica, il necessario per vivere e per mandare avanti l'azienda senza attingere da risparmi personali o vendita di beni personali. Chi sta attingendo da risparmi personali per le spese aziendali,dovrebbe rivedere la propria attività perchè vuol dire che non rende.

lavorare in agricoltura come produttore implica sempre dei rischi.
i nostri settori sono molti diversi, perchè non vendiamo a privati ma solo ad altre aziende, con andamenti molto stagionali.
Progetti ne abbiamo anche noi, ma una cosa è dirlo , un'altra è farli!
Ragazzi, saluti a tutti

Io sono un produttore e lavoro all'ingrosso, ma lavorare all'ingrosso è spesso sinonimo di margini bassi, che dovrebbe essere abbinato ad alti volumi di vendita.

Margini bassi = grossi volumi di vendita
Margini alti = minor volume di vendita

Le aziende agricole non hanno la flessibilità per operare con enormi volumi di vendita in quanto hanno una produzione che segue cicli naturali e stagionali che mal si addicono alle leggi del mercato, quindi cè difficoltà da parte dei produttori ad abbinare i periodi di richiesta con la produzione, e a soddisfare la domanda quando cè.
Discorso diverso invece per chi opera sul dettaglio con margini più alti, che lasciano spazio ad un minor volume di vendita cui l'azienda agricola può far fronte tranquillamente.
Su queste formule si può trovare gli spazi per miglioramenti, poi ognuno nella sua azienda fa ciò che vuole, però mi sembra un peccato vedere tanti agricoltori mettere tanta buona volontà nel lavoro nei campi e poi non avere un risultato economico soddisfacente ed essere sempre in bilico.

io la disponibilità ce l'ho sempre, sono gli altri che vogliono comprare quando il mercato è basso!
Insomma le regole del mercato non ce le possiamo fare noi, magari nel tuo settore hai un margine di operatività diverso. Diversificare, ma nel mio caso che significa? non si tratta di acquistare un articolo piuttosto che un'altro. Ho in mente i grandi garden che oltre alle piante di tutti i tipi, ormai hanno anche mobili, oggettistica, alimenti biologici e pure piscine di gomma.
Io che potrei fare? potrei costruire un impianto a biogas ( costo?), o i pannelli solari; oppure creare un ciclo chiuso, basta costruire un capannone di 3.000 mq, checcevò, oppure mi faccio i salumi ,basta costruirsi un macello, imparare a fare i salami e avere il posto per stagionarli e poi piazzarli. Mi sa che l'ostacolo maggiore sia avere il permesso della asl...
c'è chi l'ha fatto, ma partendo da situazioni stabili e consolidate( leggi: non avevano altri mutui).
Col tempo e la disponibilità qualcosa faremo, come farci i mangimi da soli , un piccolo ingrasso, però col tempo. La crisi c'è davvero non è una cosa campata in aria, i consumi si sono ridotti anche nel nostro settore. E' un ingranaggio mezzo bloccato che frena tutti i livelli della produzione. Se non si vendono salumi , lavorano meno i macelli e quindi gli ingrassi e quindi anche noi.
Però quando la crisi finirà saremo tra i pochi ancora nel settore, bella consolazione.

No non ce le possiamo fare noi, bisogna vendere quando cè richiesta. Nel tuo caso se hai disponibilità in modo continuo è già un bel vantaggio, calcola che in genere le aziende agricole hanno disponibilità in modo abbastanza discontinuo.

Peccato che i maiali io ce li ho sempre e le scrofe mangiano tutti i giorni anche se non partoriscono. In nostri mondi hanno logiche molto diverse....

Specificatamente per il tuo settore non lo so, io facevo un discorso in generale, per discorsi specifici bisognerebbe esserci dentro oppure almeno essere a conoscenza del mercato e della filiera.
Non so le richieste di maiali a cosa sono legate e quindi dove si può intervenire per migliorare e incrementare , questo è un discorso che dovete fare tra di voi.

era quello che cercavo di spiegarti, il mondo della produzione è un po' diverso dal commercio.

heheh ma lo so benissimo....produttore da 10 anni... di articoli del regno vegetale però..........nel tuo campo non so niente, non ho mai studiato il tuo mercato perchè non mi è mai interessato professionalmente. Mentre ho studiato molto bene il mio, ed in generale le aziende che coltivano.