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Cacciatore ucciso in Maremma
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Stiamo uscendo molto fuori tema....
Sono parzialmente d'accordo con Jacopo, l'uomo non dominatore, ma custode. Però se l'uomo doveva essere il custode o dominatore sugli altri nasceva con l'attuale evoluzione , e non come scimmia. Il dilemma sull'uomo padrone e dominatore è vecchio, basta rileggere bene Daniel Defoe e il suo romanzo più famoso. Se ancora oggi pensiamo all'uomo padre e padrone della natura, siamo ancora lontani dal raggiungere l'armonia con la natura (muore anche l'essere umano ciclo naturale, quindi non è superiore) In natura non esistono DIRITTI, in natura esiste una piramide alimentare dalla quale l'uomo ne è uscito, ma in parte, nel senso se una tigre incontra un uomo in natura se lo mangia (vedi l'india e siberia, ) i coccodrilli in Australia ecc... Quindi schiacciare la libertà delle fauna selvatica per fare palazzi, o fare rampe di lancio per la luna, non ci rende superiori, ci rende arroganti e presuntuosi.... poi un terremoto ci fa vedere tutti i limiti della ns superiorità nei confronti della natura. Nessuno animale è nato per dominare, ogni animale è nato per scopi alimentari di altri animali, come detto sopra noi ne siamo usciti e abbiamo rotto il ns equilibrio con la natura. .
Tornando alla caccia come sport il CONI ha sempre rifiutato l'inserimento della caccia come sport, e la visione occidentale di sport si racchiude in De Cobertin, infatti dopo di lui parliamo di moderne olimpiadi, mentre la visione di “sport” in Oriente si può racchiudere nella filosofia del maestro Ōsensei che ha creato una disciplina marziale basata sull'armonia e corretta vittoria, chiamata: masakatsu.
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21/01/2010, 11:06 |
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michelaccio
Iscritto il: 14/12/2009, 12:10 Messaggi: 2281 Località: Appennino toscoemiliano, ma originario d'Abruzzo
Formazione: Poca e fatta male, però sul campo...
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jacopo ha detto la parola magica, secondo me, quella che tutti stiamo cercando, in questa discussione, "custodia". il pianeta non è nostro, potrà sembrare un sofisma filosofico, ma non lo è affatto. come dice giustamente mantovano, ci sono meccanismi naturali che premiano il "più adatto", che non è sempre ed unicamente il più forte, anzi, nel nostro caso non lo è affatto. però tutto il marchingegno si inceppa se non si rispettano gli equilibri. bea dice" se un cataclisma accadesse ora tu non sopravvivresti ed il tuo cane si" e manto risponde che invece, probabilmente si, ed ha ragione lui. (ovvio che qui si parla della sopravvivenza del genere umano, non di un individuo in particolare) ma come sopravvivrebbe? dopo tante fatiche e sofferenze, dall'alto di millenni di evoluzione di pensiero, di coscienza, si tornerebbe alla pietra ed al falò. secondo me questo dimostra la debolezza delle conquiste della nostra mente superiore. il cataclisma da fantascienza lasciamolo, appunto, alla fantascienza, se arriva l'asteroide poco si può fare. contro gli squilibri che renderebbero la vita dei nostri discendenti un bel pò più brutta della nostra si. (bea a questo si riferiva, credo) e pazienza se si deve rinunciare a qualcosa, no? mica parlo di rinunciare alla ricerca sul cancro, io. ma ci sono tante piccole cose, che a noi sembrano indispensabili perchè ci hanno insegnato che lo sono, la cui produzione incide su consumi, inquinamento, equilibrio ecologico, la cui mancanza, a rifletterci bene, alla fine non inciderebbe cosi tanto sulla nostra vita. è responsabilità. è coscienza. è "custodia".
_________________ A far del bene agli asini si pigliano calci in fronte. Lo diceva mia nonna.
Una persona di 50 anni che vede i mondo come lo vedeva quando ne aveva 20 ha buttato via 30 anni della propria vita. Muhammad Ali, il grande.
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21/01/2010, 11:35 |
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poggioallorso
Iscritto il: 10/05/2009, 19:14 Messaggi: 1255 Località: Appennini Tosco-Emiliani
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Non credo che siamo fuori tema, le implicazioni etiche ed umane che hanno a che vedere con l’uccidere o meno non possono essere affrontate senza gettare lo sguardo verso orizzonti senz’altro più vasti della caccia stessa e delle sue regole tecniche… Non so chi ha detto che ad ogni battuta debba morire un cacciatore, ma mi sembra davvero eccessivo, ovviamente… Forse mantovano, la leonessa ti mangerebbe proprio perché non è in grado di ragionare, come invece noi umani siamo (o dovremmo essere…), e ti chiedo dunque, in una provocazione affettuosa: allora, sei o non sei ad un livello superiore degli animali? O sei come quella leonessa, che vive d’istinto e prevaricazione?
Condivido pienamente le parole di paolo, solo vorrei chiedere: tu (ma anche io e molti altri che stanno partecipando) parli di equilibrio… ma qual è, secondo te, il vero significato di questa parola? Certo, non la stabilità, soprattutto in natura, dove proprio il movimento adattatorio degli eventi genera un istante di equilibrio instabile e perpetuo…Proprio il momento di equilibrio ecologico che stiamo vivendo, è figlio degli sconvolgimenti precedenti e delle ere glaciali, così atipiche e straordinarie ai nostri occhi. Dunque, cosa s’intende per equilibrio? Vorremmo forse l’istante ibernato, sempre perfetto? Non esiste. Non c’è forse, nessun equilibrio da proteggere, perché l’evoluzione continua del mondo e delle specie, con i suoi molteplici e magistrali cambiamenti è da se l’unico equilibrio degno di tale nome…” Infine paolo, certe discipline marziali (non so se parliamo delle stesse) permettono un percorso così elevato di chi le pratica da portarlo a dismettere le armi stesse che ha usato all’inizio, sia esteriori che interiori…
Un’ultima, piccola cosa: la partecipazione così attiva a questo argomento dimostra quanto noi umani, primi od ultimi in una ipotetica graduatoria biologica non importa, siamo disposti ad usare il magnifico dono della ragione che abbiamo avuto, mettendo quindi in atto quel dovere di responsabilità, coscienza, custodia di cui parla michelaccio…. bea
_________________ Bea
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21/01/2010, 11:50 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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La Treccani dice: equilìbrio s. m. [dal lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»]. – 1. Stato di quiete di un corpo. In partic., in meccanica, e. statico, quello, per es., di un corpo puntiforme su cui non agiscono forze, o agiscono forze tali che la loro risultante sia nulla (in tal caso, si dice anche che le forze si fanno equilibrio); analogam., e. dinamico, quello di un sistema di forze che, applicato ad un punto in movimento, non ne modifica il vettore della velocità. E. stabile, instabile, a seconda che, perturbando anche di poco le condizioni del corpo, esso tenda o no a ritornare nella posizione di partenza; e. indifferente, quando ogni possibile posizione del corpo è di equilibrio. (...) Più in generale, condizione per la quale un corpo (anche il corpo umano) sta fermo per un compensarsi delle azioni che su di esso si esercitano, o, anche muovendosi, conserva un suo determinato assetto (...) 3. a. Nel linguaggio scient., per lo più con opportuna specificazione, indica una situazione particolare di un sistema, caratterizzata dalla costanza nel tempo di uno o più parametri inerenti allo stato del sistema, così da escludere il prodursi di determinati fenomeni: per es., un sistema è in e. termico se tutti i suoi punti sono alla stessa temperatura (con sign. analogo, e. chimico, e. radioattivo, e. termodinamico, ecc.).
Noi siamo in un equilibrio, si, ma DINAMICO e INSTABILE...senza costanza nel tempo di molti, moltissimi parametri legati alla sopravvivenza stessa del sistema-Mondo. Per me potremmo parlare di equilibrio solamente quando, come dicevano gli indiani d'America, considereremo il Mondo come qualcosa che è stato concesso temporaneamente dai figli e non come qualcosa lasciato in eredità dai genitori... Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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21/01/2010, 12:23 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Bea, equilibrio, per me, certo non è considerare il mio cane come un essere umano, molti lo fanno, io no. L'equilibrio bea, è dare i giusti spazi vitali ad ogni essere vivente. Secondo calcoli l'attuale popolazione umana entra in uno spazio come la valle d'Aosta (come pinguini) ovvio impensabile, pero dal vivere tutti dentro la valle d'Aosta e andare ad urbanizzare tutto di tutto, ne passa. Un esempio: la spiaggia delle tartarughe a Lampedusa e il solito riccone (cantante ) che ha fatto la casa a 10 metri in uno dei pochi posti in Italia dove schiudono le tartarughe, è normale??? non poteva costruire 400 metri al di sopra per chi conosce l'isola!! Bea l'equilibrio e dare spazio a tutti. Sempre in Italia, ma se la popolazione Italiana è stabile come numero anche dopo l'arrivo degli immigrati ca 60 milioni , ma tutti sti palazzi a chi servono??? Basta girare il naso e vedere la Spagna è in crack immobiliare.... L'equilibrio non è lavarsi la coscienza dicendo, allevo gli animali foraggiandoli a dovere per questo posso bastonarli.... L'equilibrio nel limite del possibile è arrecare meno danni possibili all'ambiente visto che ne facciamo parte. Esempio personale: 4 anni fa ho installato i pannelli solari, non avevo mai acqua calda... motivo?? e non capivo, mia suocera consumava tantissima acqua calda, perchè secondo lei a costo zero..... Dopo vari “liti” nel cercare di educarla all'uso corretto dell'acqua ho risolto (sbagliando, ma lei non vuole privarsi delle sue abitudini), il suo appartamento è tornato con la caldaia a gas, non spreca più.... guarda caso... Bea, siamo presenti, non deleghiamo ad altri, facciamo scelte etiche. Ristrutturiamo i vecchi borghi, abbandonati perché scomodi, poi si costruisce al comodo nelle piane alluvionali ecc ecc .... Sono tante le strade per l'equilibrio che non finirei elencandole. Coscienza e senso civico nei confronti della natura, con queste basi e naturale rispettare anche l'essere umano.
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21/01/2010, 12:28 |
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poggioallorso
Iscritto il: 10/05/2009, 19:14 Messaggi: 1255 Località: Appennini Tosco-Emiliani
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"Per me stiamo perdendo tutta l'entropia necessaria ad un adattamento. Stiamo condizionando troppo tutto a nostra immagine (...e che immagine!): vorremmo un Mondo a misura d'Uomo, invece che frorzarci di fare un Uomo a misura di Mondo. Siamo sicuri che il genere umano abbia ancora la forza di "reagire" e "adattarsi" ai cambiamenti? Per adattamento intendo modificazioni interne atte a sopperire/colmare carenze alimentari, climatiche, sociali, ..., e NON capacità di modificare il microclima o l'alimentazione per resistere ad un mutamento repentino o no..."dato che ho una vita e un'alimentazione errata, allora prendo integratori e vado in palestra!"...questo non è adattamento, almeno per me! Jacopo"
condivido in toto la tua definizione di adattamento jacopo! non è cambiando il microclima o infuenzando il corso dei fiumi, che ci si adatta. così si adatta la natura ai nostri bisogni, ma solo finchè essa ce lo concede... così siamo manipolatori arroganti e sconsiderati e perdiamo quella forza e quelle caratteristiche genetiche che ci garantirebbero invece la sopravvivenza in momenti di crisi ecologica.... ma soprattutto così facendo non rispettiamo quell'equilibrio, ovvero quella forza dinamica ed instabile, senza costanza nel tempo(come tu ben definisci), che governa il mondo in barba a tutte le nostre arroganti velleità umane.... bea
_________________ Bea
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21/01/2010, 12:36 |
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poggioallorso
Iscritto il: 10/05/2009, 19:14 Messaggi: 1255 Località: Appennini Tosco-Emiliani
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la tua definizione di equilibrio sconfina nel rispetto, paolo. cosa c'è di meglio, dunque? hai toccato un tasto dolente, i cani. si vedono persone in giro che trattano i cani come bambini scemi... questo non è rispetto, ma abuso, manipolazione, attraverso cui si scaricano problemi psichici personali... il cane è cane, e per tale deve vivere. ed anche l'uomo... un cane è felice (ovvero appagato del vivere) anche quando può stare tutto fradicio sotto l'acqua, se gli aggrada. la sua natura è diversa dalla nostra.. mettiamo un umano nudo in un campo d'inverno con un osso davanti, poi voglio vedere quanto è felice... ogni specie ha le proprie necessità biologiche, continuiamo, invece che immedesimarsi per comprendere, a voler umanizzare tutto e tutti a nostra immagine e somiglianza.... e questo, lo si deve ammettere, è un grosso limite, anche se appartiene alla specie più elevata nella scala gerarchica... e si ritorna al rispetto, al saper prendersi cura del mondo e delle creature che ci vivono nel modo più "giusto", e non più "umano".
Paolo scrive: "Bea, siamo presenti, non deleghiamo ad altri, facciamo scelte etiche.....Coscienza e senso civico nei confronti della natura, con queste basi e naturale rispettare anche l'essere umano."
.....un invito che non può non essere ascoltato! bea
_________________ Bea
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21/01/2010, 12:50 |
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michelaccio
Iscritto il: 14/12/2009, 12:10 Messaggi: 2281 Località: Appennino toscoemiliano, ma originario d'Abruzzo
Formazione: Poca e fatta male, però sul campo...
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condivido l'ultimo scritto di paolo. essere "presenti" è un obbligo proprio perchè, se mi si perdona l'ignobile gioco di parole, siamo presenti. ora ci siamo noi. chi verrà dopo non avrà avuto possibilità decisionale, subirà i nostri errori così come beneficierà delle nostre conquiste. il non tenere conto di tutte le implicazioni morali che un simile assunto comporta è arrogante prevaricazione.
_________________ A far del bene agli asini si pigliano calci in fronte. Lo diceva mia nonna.
Una persona di 50 anni che vede i mondo come lo vedeva quando ne aveva 20 ha buttato via 30 anni della propria vita. Muhammad Ali, il grande.
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21/01/2010, 13:11 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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paolo ha scritto: siamo presenti, non deleghiamo ad altri, facciamo scelte etiche. Coscienza e senso civico nei confronti della natura, con queste basi e naturale rispettare anche l'essere umano. Quoto Paolo al 3000%. Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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21/01/2010, 13:16 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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jgoracci ha scritto: paolo ha scritto: Quoto Paolo al 3000%. Jacopo già sei fuori equilibrio più del 100% non si può seguendo la discussione : una cosa che ho sempre in mente è che la "terra" dove sto, i campi i boschi che ho "acquistato" non sono miei di mio possesso, ma li ho in affidamento in gestione e dopo di me verranno o i miei figli o altri xche ripartiranno da dove ho lasciato io , per cui piantare alberi o abbatterli muovere della terra, modiofcare l'ambiente anche nel nostro piccolo ci deve fare pensare se dpo di noi la "nostra " terra sarà megliore o peggiore... mi fa sempre impessione quando uno mi dice "nel tuo bosco" o "nel tuo campo" mi suona male come possedere il vento, la neve, il tempo.. quindi rendersi che noi siamo qui adesso e dobbiamo custodire proteggere e evolvere il mondoche ci circonda con rispetto ed intelligenza per poi lasciarlo a quelli che vengono dopo nel miglioer modo possibile .. e anche la caccia e la vita o sopressione dei selvatici deve inquadrarsi in questa prospettiva ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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21/01/2010, 13:38 |
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