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Cacciatore ucciso in Maremma
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Sulla caccia mi trattengo sempre, con grande fatica essendo in assoluto contrario, per mille e un motivo, pace ... subisco in silenzio come milioni di italiani costretti a vedere la loro libertà e sensibilità ignorate ... ma che le nutrie siano il vero problema delle alluvioni e disastri ambientali mi fa ridere e mi istiga a rispondere e diventare cattivo, la ritengo una offesa all'intelligenza di chi legge e anche offensiva per questo forum dove si può dire veramente di tutto e il contrario di tutto, ma c'è sempre un limite ... perché non vi rileggete la parabola della trave della pagliuzza, un po' di onestà e umiltà non farebbero male, saluti, Mario
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20/01/2010, 3:16 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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bartolo ha scritto: quando la x pioppino: dici che la Forestale reintroduce anche l'istrice? io non credevo a mio padre quando diceva che l'istrice gli mangiava le patate, pensavo piuttosto alle talpe visto che l'orto sta a 3-4 km dalla città in una zona che sta diventando abbastanza trafficata. in ogni caso, qua in Toscana (mi pare soprattutto fra Firenze e Arezzo) fra le "tradizioni" aberranti c'è anche quella di mangiare la carne d'istrice e chi l'ha mangiato sostiene sia una prelibatezza unica. tutta roba di frodo, ovviamente. x le forze dell'ordine in ascolto/lettura: sia chiaro, mai mangiato, quel che so l'ho raccolto per sentito dire e da racconti di anziani ( ). Guarda che l'istrice io l'ho vista, mangiava i croccantini del gatto e dietro casa quando torno alla notte ho visto una famiglia che si era mangiato tutti i bulbi di iris... e i vecchi di qui non la conoscevano neanche... ciao Nino se vuoi posso darti i "peli" dell'istrice che lascia per ricordo
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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20/01/2010, 5:37 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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bartolo ha scritto: c'è bisogno di ritrovare un equilibrio fra uomo e natura, fra agricoltura e selva. occorre perciò pensare bene agli errori commessi in passato ed evitare di rifarli in futuro Non concordo sulla reintroduzione del cinghiale ungherese: si è completamente persa la razza autoctona Maremmana (Sus scrofa majori), quella sarda (Sus scrofa meridionalis), a vantaggio del ceppo Centroeuropeo (Sus scrofa scrofa). Ora fanno più figli, la carne è più tenera e meno saporita, ma perdere biodiversità è SEMPRE una sconfitta immensa per l'Umanità. Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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20/01/2010, 8:35 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Mario ha scritto: ... ma che le nutrie siano il vero problema delle alluvioni e disastri ambientali mi fa ridere e mi istiga a rispondere e diventare cattivo, la ritengo una offesa all'intelligenza di chi legge e anche offensiva per questo forum dove si può dire veramente di tutto e il contrario di tutto, ma c'è sempre un limite ... E' perfettamente in linea anche con il mio pensiero. jgoracci ha scritto: Non concordo sulla reintroduzione del cinghiale ungherese: si è completamente persa la razza autoctona Maremmana (Sus scrofa majori), quella sarda (Sus scrofa meridionalis), a vantaggio del ceppo Centroeuropeo (Sus scrofa scrofa). Ora fanno più figli, la carne è più tenera e meno saporita, ma perdere biodiversità è SEMPRE una sconfitta immensa per l'Umanità. Jacopo Che dire... Parole Sante.
_________________ Saluti, Flavio.
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20/01/2010, 10:13 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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vorrei fare una domanda a fabio, al mondo gli esseri umani sono circa 6 miliardi, e vi è un probblema di sovrapopolazione per il futuro, se per mantenere la natalità nei limiti dovessero castrarti tu considereresti l'azione una violenza o una cosa giusta chiarisco che io non sono un cacciatore, e sono contrario pure io all'uccisione indiscriminata degli animali per puro divertimento, mal'uccisione del selvatico per tenere sotto controllo il sovrapopolamento, fatto con coscenza, ben venga, non vogliamo farlo a colpi di fucile ok studiamo altri metodi ma da quando esiste l'uomo erectus esiste il cacciatore, verissimo che in antichità lo era per necessità, ma anche oggi il 90% del selvatico ucciso viene mangiato, quindi se uccidono e mangiano un fagiano resterà viva una faraona, un' anatra oppure non compreranno un kg di carne, ed il tutto amplificato risparmierebbe centinaia di vitelli. oppure il calcolo è sbagliato credo che la piaga più grossa siano i bracconieri, che uccidono anche quando non dovrebbero lasciando molte volte dei cuccioli privi di madre, e se allattano sono disastri. scusate se mi sono intromesso ciao a tutti
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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20/01/2010, 10:39 |
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fabio84
Iscritto il: 12/03/2009, 1:41 Messaggi: 364
Formazione: perito turistico, laureando in legge
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bartolo le nutrie qui da me a valeggio s/m dicono che siano state liberate di verdi nel tentativo di farle scappare dai "mattatoi per pellicce" ma non sono castori americani, fanno qualche danno ma non disastri idrici...poi è vero che se li prendono si mangiano anche i gatti succede....tutte le amministrazioni comunali ogni 2 anni autoirizzano la caccia per "tenere montorata" la popolazione di nutrie, così danno il contentino ai frustrati cacciatori e la popolazione non può restare indifferente, i vecchiotti al bar ne vanno fieri !
hai ragione quando parli dei costi, sono l'unico motivo per cui non sterilizzano...
è verissimo che i cacciatori sono un pericolo..pure a me cacciano ai limiti della propietà...anzi a volte lanciano sassetti dove tengo le anatre bellissimi germani e femmine selvatiche per vedere se volano via...per non parlare di quando c'è la caccia, non esco mai per fare una passeggiata coi cani, una volta 3 cani di cacciatore se la sono presa col mio e poi ho sempre paura veramente che x errore mi schioppettino, deve essere una morte orribile con tutti pallettoni in faccia o nel petto !
mantovano, dopo la seconda guerra mondiale e l'inizio della decolonizzazzione i governi occidentali si resero conto che le popolazioni sottosvilluppate stavano procreando troppo dando vita appunto al problema della sovrapopolazione con tutte le gravose conseguenze che comporta...ne provarono tante...castrazione chimica a promuovere l'uso dei metodi anti concezionali ma senza risultati...poi fatalità ( teoria mia ) esplose l'hiv...
il selvatico sarebbe perfettamente sotto controlo se avesse i suoi predatori naturali, ma non ci sono xkè sono pericolosi per noi uomini ( gira che ti rigira il problema siamo noi uomini ) quindi anzichè sterminare innocenti creature castriamole, visto che la caccia non la vuole il 90% della popolazione, monitorando e stop ..il selvatico ucciso non sfama il milanese che non ha mai visto un boschetto capisci ? ciao mantovano
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20/01/2010, 10:50 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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l' hai presa alla larga ma hai glissato la domanda che ti ho fatto, se ti castro la consideri una violenza i milanesi no ma se vengono uccisi 2.000.000 di fagiani e vengono mangiati, non si risparmia l' abbattimento di altri animali, che importanza ha chi li mangia, milnesi mantovani veronesi ecc.ecc. l'importante è che vengano mangiati. ciao
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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20/01/2010, 11:42 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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la storia della caccia alle nutrie autorizzata dal sindaco mi lascia basito: che "piacere sportivo" può esserci a sparare a dei topastri di fiume? se effettivamente rappresentano un problema, sarebbe più appropriato affidare il compito a ditte che si occupano di derattizzazione, invece che autorizzare i privati cittadini alla mattanza.
x mario: non intendevo offendere la sensibilità di nessuno. Non essendo un esperto del settore, mi sono limitato a riportare quello che leggo sui giornali riguardo ai danni provocati dalle nutrie. Pure per l'esondazione del Serchio a Vecchiano i cosiddetti esperti hanno messo le nutrie sul banco degli imputati, anche se io personalmente credo più alle responsabilità delle autorità competenti che non hanno vigilato o che fanno lavori alla c***o di cane (avendo visto cedere argini appena risistemati dai consorzi di bonifica). Ovviamente sono aperto a ogni spiegazione e chiarimento sull'argomento, in particolare da chi come voi di Agraria.org ha studi e competenze specifiche sul comportamento animale.
x jacopo: credo di essermi spiegato male. anche per me è stato un errore l'introduzione del cinghiale ungherese e ovviamente la perdita di biodiversità una sconfitta.
sono d'accordo con flavio sul fatto che il proprietario dovrebbe poter scegliere se consentire o meno l'attività venatoria nei suoi terreni. sulla questione iniziale del topic non avevo detto niente, perché la risposta la davo per scontata: non è giusto morire per uno sport. che poi mi sono ritrovato a "difendere" la caccia, nonostante a me non piaccia, non la pratichi, ripudi l'uso delle armi e faccia molta fatica a considerarlo uno sport. vengo però da una famiglia di cacciatori, a cui per fortuna e forse per prudenza non è mai accaduto nessun incidente del genere: mio padre va a caccia in maremma (atc 7 mi pare) a beccacce, tordi, lepri, fagiani, ma non a cinghiali, perché dice che le battute sono troppo pericolose.
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20/01/2010, 13:20 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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bartolo ha scritto: la storia della caccia alle nutrie autorizzata dal sindaco mi lascia basito: che "piacere sportivo" può esserci a sparare a dei topastri di fiume? se effettivamente rappresentano un problema, sarebbe più appropriato affidare il compito a ditte che si occupano di derattizzazione, invece che autorizzare i privati cittadini alla mattanza.
x mario: non intendevo offendere la sensibilità di nessuno. Non essendo un esperto del settore, mi sono limitato a riportare quello che leggo sui giornali riguardo ai danni provocati dalle nutrie. Pure per l'esondazione del Serchio a Vecchiano i cosiddetti esperti hanno messo le nutrie sul banco degli imputati, aanimale. . a questo riguardo ho una testimonianza diretta di un mio amico che ha della terra vicino a ferrara e confina con gli argini di un canale lui combatte giornalmente conle nutrie con le trappole autorizzate .. e dice che fanno dei buche attraverso le sponde e appena l'acqua sale c'entra l'acqua facendo erodere la terra e alla fine viene giù l'argine.. per fermarlun po mettono dei teli di plastica all'interno dell'argine e dei sacchetti all'esterno.. lui da la colpa agli allevatori che hanno liberato le nutrie degli allevamenti quando sono andati in crisi per mancanza di vendite non essendo più di moda le pelliccie.. ma...
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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20/01/2010, 13:28 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Concordo pienamente con Mantovano, se mangio spezzatino di cinghiale, non mangio spezzatino di vitellone: si è prodotta più CO2 per l'allevamento intensivo di un vitellone (compresi trasporti e refrigerazione), oppure per la caccia di un cinghiale? Non ho dati in merito, ma penso il dubbio sia quantomeno legittimo. Poi, non vorrei assolutamente far arrabbiare o alzare i toni di questa conversazione per me molto interessante, ma per me gli animali NON hanno gli stessi diritti degli esseri umani. Tant'è che alleviamo (animali da reddito) e "adottiamo" (animali da compagnia). Siamo RESPONSABILI del benessere degli animali e a questo dobbiamo mirare. La domesticazione ci ha dato moltissimi doveri, non lo dimentichiamo, ma l'animale NON è l'uomo. Non antropomorfizziamo ciò che non è uomo. Perderemmo, almeno per me, di obiettività. Moltissimi errori vengono poi comunemente fatti anche con gli animali da compagnia: un cane è felice se esce 4 volte/giorno da un'appartamento per i "bisognini" e mangia crocchette? Ma comunque - sembra - essere comunque felice, no? Allora penso viva meglio una vacca allevata allo stato brado o semi-brado, oppure un capriolo che vive libero per poi morire senza nemmeno accorgersene... Prima di fucilarmi, leggete i miei precedenti interventi per capire come intendo l'allevamento animale e il ruolo dell'uomo "custode consapevole"... ...aiuto... Jacopo
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20/01/2010, 13:38 |
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