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Cacciatore ucciso in Maremma
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Miria perfetto, allora siamo in oligarchia con la caccia, in quanto l'oligarchia è il governo dei pochi.... contro i molti. Ecc ecc Tutti hanno pari diritto, ma lo sport è altra cosa, e dovrebbe insegnare rispetto, il valore della sconfitta e non infierire contro il nemico ed in fine l'importante è partecipare De Coubertin ecc ecc Dittatura anche meglio la caccia come Dittatura in quanto La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo i cacciatori....
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19/01/2010, 20:38 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Miria, grazie, l'ho letto. Amo Temple Grandin, veramente innovativa quando elaborò le sue teorie, anche contro lo stress alla macellazione. Consiglio a tutti il suo sito: http://www.grandin.com/Tornando a noi: senza nemici naturali chi controlla il capriolo? Chi il cinghiale Chi il daino, per altro non autoctono nelle nostre zone? La caccia di selezione, oggi. E non ci riesce. Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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19/01/2010, 21:32 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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fabio84 ha scritto: ciao hai fatto un errore, democrazia non significa tutelare l'interesse di tutti, ma rispettare il pensiero comune di una maggioranza in una determinatà società...
. non concordo la democrazia deve rispettare le minoranze, i diversi, non si può imporre comportamente (legali ) per seguie ilpensiero "comune" sarebbe la dittatura della maggioranza Le decisioni a maggioranza non devono prevaricare gli altri. Per gli animali selvatici da me fanno un sacco di danni dovrei fare un fortino con reti filo spinato e conduttori ad alta tensione per fermarli tutti... e non è colpa dei soli cacciatori sono stati immessi anche animali non cacciabile come l'istrice e il tasso che mi mangiano campi di patate tutti i bulbi dei fiori ecc perchè non pensare di uccidere i selvatici mantenendo un numero sottocontrollo potrebbe essere anche una fonte di quadagno per integrare i miseri guadagni dell'agricoltore.. ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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19/01/2010, 22:18 |
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fabio84
Iscritto il: 12/03/2009, 1:41 Messaggi: 364
Formazione: perito turistico, laureando in legge
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ciao a tutti, se parliamo di etologia della parola democrazia i significati sono molteplici, ma se la intendiamo come scelta di un determinato comportamento che diverrà legge non può in questa fittispecie tutelare "le esigenze di tutti" ...
molte delle attuali leggi in vigore derivano dall'uso protratto nel tempo talmente tanto da divenire consuetudine accettato dalla morale pubblica e poi divenuto legge, è insindacabile che 20 anni fa la caccia era prassi scontata e incontrava pochi oppositori, come ad esempio anche le pellicce...oggi invece gli opositori sono sempre più e col tempo saranno la quasi totalità, mi ripeto, se parliamo di mangiare la carne oggi come oggi molti lo ritengono normale e scontato ma un conto è uccidere per soddisfare un bisogno primario come il cibo ( potremmo discutere anche sul "primario" ) un conto è uccidere per sollazzo..
le popolazioni di animali dannosi all'agricoltura si possono benissimo tenere sotto controllo con altri metodi, sterilizzazzione in primis..
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19/01/2010, 22:40 |
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miriap
Iscritto il: 26/09/2009, 9:08 Messaggi: 734 Località: Grosseto
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e come penseresti di sterilizzare tutti i cinghiali i daini e i caprioli che ci sono in maremma? e poi a lungo andare non si rischierebbe l'estinzione della specie? ma se nelle città non si riesce nemmeno a sterilizzare una colonia di felini? alle teorie bisogna sempre far seguire la pratica o perlomeno avere le idee chiare di quali sono gli obiettivi e come raggiungerli! un saluto miria
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19/01/2010, 22:57 |
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fabio84
Iscritto il: 12/03/2009, 1:41 Messaggi: 364
Formazione: perito turistico, laureando in legge
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e xkè consentire uno sterminio ogni tanto risolve qualcosa forse ?
da me ogni 2 anni c'è una "mattanza" di nutrie che non serve a nulla se non qualche parola detta a tono alto e fiero, accaparrarsi qualche gradimento all'amministrazione comunale e stop...
diverso sarebbe sterilizzare gli animali, con i mederni sistemi, tecnologie e conoscienze non è affatto proibitivo
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19/01/2010, 23:39 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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quando la regione Toscana approvò nel 2009 la riapertura straordinaria della caccia di selezione agli ungulati dai verdi uscì fuori la proposta di sterilizzare chimicamente gli animali in sovrannumero. francamente mi pare una alternativa utopica, oltre tutto di scarso effetto immediato perché gli animali seppur castrati continuerebbero ad avere bisogno di sfamarsi e perciò a fare danni a vigneti, uliveti, frutteti e coltivazioni cerealicole (sulla montagna pistoiese lamentavano danni anche nelle cerrete ceduate di recente). come è stato già detto da altri, c'è bisogno di ritrovare un equilibrio fra uomo e natura, fra agricoltura e selva. occorre perciò pensare bene agli errori commessi in passato ed evitare di rifarli in futuro: per esempio, da anni mi domando perché mai la Forestale abbia voluto introdurre cervi e caprioli non autoctoni sulle nostre montagne in Toscana? capisco invece le ragioni (economico-venatorie) per cui importarono il cinghiale "ungherese", molto più prolifico e corpulento del nostrano cignalino maremmano. resta il fatto che sono errori che non possono che incidere sugli equilibri ambientali. talvolta addirittura certe sovrappopolazioni sono facilitate da cacciatori idioti che ripopolano di selvaggina le riserve. La ricerca di questo equilibrio passa attraverso le doppiette dei cacciatori? non necessariamente, visto che in certa misura sono essi stessi corresponsabili della situazione creatasi. In ogni caso non si può prescindere dalla necessità di abbattere un tot di selvaggina in attesa che si riformi un equilibrio più sano fra predatori e predati. che poi, insomma, una bella polenta con sugo di cinghiale è una delizia. x pioppino: dici che la Forestale reintroduce anche l'istrice? io non credevo a mio padre quando diceva che l'istrice gli mangiava le patate, pensavo piuttosto alle talpe visto che l'orto sta a 3-4 km dalla città in una zona che sta diventando abbastanza trafficata. in ogni caso, qua in Toscana (mi pare soprattutto fra Firenze e Arezzo) fra le "tradizioni" aberranti c'è anche quella di mangiare la carne d'istrice e chi l'ha mangiato sostiene sia una prelibatezza unica. tutta roba di frodo, ovviamente. x le forze dell'ordine in ascolto/lettura: sia chiaro, mai mangiato, quel che so l'ho raccolto per sentito dire e da racconti di anziani ( ).
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19/01/2010, 23:48 |
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fabio84
Iscritto il: 12/03/2009, 1:41 Messaggi: 364
Formazione: perito turistico, laureando in legge
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ciao bart, castrando l'animale si limita "il proliferare" della specie e di conseguenza nell'arco di un tot di tempo non ci sarebbe una popolazione fuori controllo....
nn esendoci più predatori naturali è normale che ( come noi uomini del resto ) la popolazione di una specie aumenti a dismisura, ma una sterilizzazzione o castrazione ponderata e monitorata è una valida soluzione.
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20/01/2010, 0:01 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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x fabio: le nutrie pure quelle fanno danni peggio dell'alluvione! anch'esse sono state introdotte diciamo accidentalmente, quando fuggirono dagli allevamenti. hanno colonizzato corsi d'acqua, fossi e canali finendo per creare numerosi danni all'ecosistema, divenendo il maggiore roditore/topastro delle nostre zone, roba che i gatti scappano a gambe levate. interessanti poi sono i danni che arrecano mediante le loro tane agli argini dei corsi d'acqua, che assieme all'incompetenza di autorità di bacino e/o consorzi di bonifica sono fra i principali responsabili dei ricorrenti disastri idrici (allagamenti, alluvioni, eccetera). ora, fabio, non so dove abiti, ma mi sembra surreale che un sindaco possa esibire con fierezza eroica una "necessaria" opera di derattizzazione. se esiste un simile sindaco, sarà sicuramente motivo di compatimento, nonchè di ilarità e sollazzo per la popolazione, assai più dell'attività venatoria contro la nutria.
riguardo alla sterilizzazione ponderata e monitorata, continua ad apparirmi un'utopia, non tanto per la fattibilità tecnica, perché credo che sicuramente oggi abbiamo le conoscenze scientifiche e le capacità tecnologiche per un simile intervento. Il punto debole mi pare siano due aspetti: la vastità dell'operazione (si parla di centinaia di migliaia di capi di selvaggina) e i conseguenti costi. Parlando di democrazia, quale governante (nazionale, regionale, provinciale, comunale) deciderebbe di spendere una cifra notevole del proprio budget in un piano di sterilizzazione della selvaggina, quando il paese attraversa una crisi economico-sociale epocale? La stessa domanda in altri termini: l'elettorato sarebbe d'accordo con una simile iniziativa? Probabilmente gli agricoltori sì, ma ormai in Italia sono solo il 5% della popolazione. Il resto, forse, avrebbe altre priorità. Magari, citando un famoso politico nazionale che si riferiva non ad ungulati, bensì a togati, l'italiano medio penserebbe che una pallottola costa solo pochi centesimi di euro.
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20/01/2010, 0:21 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Sinceramente a me basterebbe solo lasciare ai proprietari dei terreni il compito di scegliere se consentire la caccia all'interno della superficie oppure no. Devo dire la verità... ho paura quando, mentre si raccolgono le olive, nel bosco a 50 mt di distanza c'è una battuta al cinghiale in atto (bosco di proprietà). Dato che di notizie come quella riportata nel primo post se ne leggono diverse (sul web però, alla tv nessuno parla), almeno che venga garantita l'incolumità di chi è nel bosco per una camminata o di chi invece sta lavorando. Al di là del fatto che sia giusto o sbagliato cacciare, penso che almeno questo vada concesso.
In fondo anche il topic era stato aperto per chiedere se era giusto o sbagliato che delle persone dovessero morire per uno sport (e da quello che ho letto, diverse volte, succede a persone che non c'entrano niente).
Poi se vogliamo dirla tutta la caccia in battuta non ha proprio niente di ecologico; anche professori universitari specializzati nella materia sono d'accordo su quest'aspetto.
_________________ Saluti, Flavio.
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20/01/2010, 1:31 |
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