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Cacciatore ucciso in Maremma 
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grintosauro ha scritto:
l'evoluzione umana e' stata forgiata dalla legge della giungla..
se qualcuno ha qualche dubbio il film jumangy di r.williams , potrebbe chiarire le idee..

il fatto che mi sembra che in parecchie nazioni , e non solo in africa, ma sopratutto nel primo mondo ,.. non si e' fatto quel salto di qualita' aspettato, cioe in fondo il consomumismo cosa e' se non l'esteriorizzazione dei questa legge?


grinto, temo che il consumismo non sia l'esteriorizzazione della legge della giungla, ma la distorsione della stessa... distorsione dovuta al pensiero umano, che, essendo presente solo in noi, prevarica. E non è la prevaricazione naturale del più forte, del leone sulla gazzella, bensì la prevaricazione malsana che, attraverso altri strumenti che non sono solo forza fisica, imbriglia e sottomette tutto... Se fossimo solo i più forti fisicamente, in natura saremmo davvero "i più forti", ma non lo siamo...
Per fortuna, la Natura è ancora più forte di noi e ogni tanto, fa pulizia delle nostre scempiaggini.
tirando le fila, mi sembra che una risposta etica e responsabile sarebbe la miglior soluzione al degrado ecologico di cui stiamo parlando. ma io continuo a domandare: io, bea, a poggio all'orso, cosa posso concretamente fare, per portare il mio contributo? bello sarebbe che venissero fuori leggi adatte, però sappiamo bene che spesso sperare in questo è solo utopia....
bea

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Bea


22/01/2010, 9:29
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sollecitato da mantovano ed ormai quarantottenne maturo dovrei intervenire nella discussione
il problema è che scrivete veramente tanto e vorrei prima leggermi tutti gli interessanti interventi
quoto cmq quando detto da "papi" mantovano su miscellanea

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22/01/2010, 10:39
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un esempio...
questa estate ero nel giardino di casa con altre persone e facevo foto ai fiori qundo vedo questo capriolo (?) o piccolo daino pascolare tranquillamente, ho inquadrato e fatto diverse foto

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DSCN0855.JPG [ 322.15 KiB | Osservato 517 volte ]


guardando nel mirino mi sono chiesto:
se avessi in mano un fucile sparerei???
questo animale pascola nella "mia" terra mangiando le viti gli olivi, i fiori i germogli dei cespugli da fiore a volte anche i radicchi e l'insalata quando salta dentro l'orto
ma....... no non gli sparerei..
con che cuore???
ciao Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


22/01/2010, 10:57
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poggioallorso ha scritto:

tirando le fila, mi sembra che una risposta etica e responsabile sarebbe la miglior soluzione al degrado ecologico di cui stiamo parlando. ma io continuo a domandare: io, bea, a poggio all'orso, cosa posso concretamente fare, per portare il mio contributo? bello sarebbe che venissero fuori leggi adatte, però sappiamo bene che spesso sperare in questo è solo utopia....
bea


appunto nel concreto cosa fare? di fronte a una sovrappopolazione umana e una sovrappopolazione di ungulati cosa fare? alzare recinti e barricate, facendo diventare le campagne delle specie di lager: l'ho fatto anch'io, ma non mi piace il risultato, che poi a volte riescono a passare comunque. e poi? perseguire seriamente chi pastura i selvatici e chi mette trappole contro i predatori tipo volpi. e poi? rimborsi per i danni, va bene. e poi? castrazione chimica o sterilizzazione va bene, ma quanto ci costa?
gente, voglio bene agli animali, e quando mi sono visto la famigliola di cervi all'ingresso dell'oliveta l'ultima cosa che ho pensato di fare è ucciderli, perché davvero molto belli. ma non si può pretendere di accettare in nome della natura i danni che ti fanno: mio babbo aveva piantato peri, peschi, albicocchi, fichi, uva da tavola e se li è visti tutti quanti sciupati dagli animali. Il problema c'è e a volte la caccia è un male necessario.


22/01/2010, 12:43
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...un male necessario ma comunque diverso dall'uccidere per divertimento!
io non credo che per difendere il tuo raccolto tu provi piacere ad ammazzare gli animali...
Dommi

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...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"...
Domenico


22/01/2010, 13:41
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certo che è una cosa diversa dalla caccia per divertimento e comunque, Dommi, non uccido alcun animale, non sono cacciatore, anzi riguardo alle armi ho fatto pure obiezione di coscienza.
però se questi benedetti animali (cervi e caprioli) introdotti qualche decade fa all'Acquerino in montagna (chi conosce la zona capirà) sono scesi numerosi fino alla prima collina e a valle appena fuori la città di Pistoia, qualcosa vorrà dire: che si sono trovati bene, si sono moltiplicati, cercano nuovi spazi e nuove fonti di cibo. ergo, sono in sovrannumero. non si tratta di ucciderli per divertimento, ma per altri motivi. poi, non posso negare che chi pratica la caccia lo faccia per divertimento, non certo per auto-sostentazione e che concordare con quanti trovino riprovevole uccidere una creatura vivente per hobby.
anche mio babbo è un cacciatore. è come ha illustrato bene la parabola di bea: si tratta di coscienza ed è personale, ma anche generazionale (la sensibilizzazione nelle scuole riguardo ai temi ecologici ha fatto molto secondo me). se guardate l'età media dei cacciatori, si può presumere che col passare degli anni questi saranno sempre meno.


22/01/2010, 14:36
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bartolo ha scritto:
se guardate l'età media dei cacciatori, si può presumere che col passare degli anni questi saranno sempre meno.


...insomma! Qui in Maremma c'è un'orda di giovani e giovanissimi agguerriti, indemoniati, violenti e a-culturati che sparano ad ogni cosa si muova in ogni dove...direi piuttosto che tra alcuni anni TUTTI spareranno per esclusivo divertimento, scomparendo gli anziani, unici amanti della natura e depositari della "cultura" della caccia.
Jacopo

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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


22/01/2010, 15:55
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Jacopo, non sono d' accordo, nel senso se i giovani si comparano male vi è un motivo, forse a questi ragazzi non è stata data una giusta educazione.
Negli anni 80/90/2000 si concludeva l'abbandono di massa dalle campagne, per vivere in città.
Io, la mia infanzia, la passavo scorrazzando nei boschi con tutti i miei compagni di scuola, adesso molti giovani (non per colpa loro) devono vivere segregati in casa e lontani dalla natura, forse non vivendola e non capendo i meccanismi la vivi come sfogo, per scariche il disagio dell'alienazione da vita casalinga.
I vecchietti poi sempre come tocca sana del mondo anche qui..... superiamolo questo retaggio, perché ogni persona è formata dal contesto sociale in cui si vive, tranne rarissime eccezioni.
Jacopo vi sono bravi ragazzi oggi come ieri, cattivi ragazzi oggi come ieri, sono i contesti sociali che formano e differenziano poi le persone..
Per un bambino cinese è normale mangiare carne di cane e cosi via....
A discapito dei giovani d'oggi vi è la comunicazione che rende note le malefatte...


22/01/2010, 16:31
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bartolo ha scritto:
certo che è una cosa diversa dalla caccia per divertimento e comunque, Dommi, non uccido alcun animale, non sono cacciatore, anzi riguardo alle armi ho fatto pure obiezione di coscienza.
però se questi benedetti animali (cervi e caprioli) introdotti qualche decade fa all'Acquerino in montagna (chi conosce la zona capirà) sono scesi numerosi fino alla prima collina e a valle appena fuori la città di Pistoia, qualcosa vorrà dire: che si sono trovati bene, si sono moltiplicati, cercano nuovi spazi e nuove fonti di cibo. ergo, sono in sovrannumero. non si tratta di ucciderli per divertimento, ma per altri motivi. poi, non posso negare che chi pratica la caccia lo faccia per divertimento, non certo per auto-sostentazione e che concordare con quanti trovino riprovevole uccidere una creatura vivente per hobby.
anche mio babbo è un cacciatore. è come ha illustrato bene la parabola di bea: si tratta di coscienza ed è personale, ma anche generazionale (la sensibilizzazione nelle scuole riguardo ai temi ecologici ha fatto molto secondo me). se guardate l'età media dei cacciatori, si può presumere che col passare degli anni questi saranno sempre meno.


ma xkè sono stati reintrodotti questi animali ? tipo il cinghiale ungherese ? i loro predatori come mai non ci sono più ?

in ogni caso una buona campagna di sterilizzazione è più che sufficente, costosa si, ma se paragonata al costo delle cartuccie, non è molto costoso sterilizzare o castrare un animale e in ogni caso ci sarebbero tanti veteriinari volontari, è questione di tempo e qualche soldo in più della caccia..

spesso si intende igrandire le cose abbozzando quanto a quanto siano non fattibili ma quasi sempre sono più che fattibili...questa sterilizzazzione è una di quelle...i cani e gatti randagi nel meridione non vengono sterilizzati xkè c'è chi si oppone altrimenti sarebbe un altro problema risolto.


22/01/2010, 17:13
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Paolo,
io ti ho solamente descritto la MIA realtà, non LA realtà.
Qui i vecchi cacciatori sono più "saggi", rispettosi della natura e meno violenti, mentre i giovani sono veramente malati per la caccia.
Che sarebbe opportuno fare uno studio antropologico-psicologico su questa realtà, in modo da capire meglio il perchè di questo mancato passaggio culturale inter-generazionale sono il primo a sostenerlo e a non saper dare risposta. Ma ciò è un dato di fatto.
Chiaramente quando scrivo vecchi, intendo over 60 e più, perchè noto come una vera e propria escalation nella mania della caccia a partire dalla generazione successiva a questa, fino ad arrivare agli attuali ventenni.
Chiaramente facendo dei raggruppamenti commetto un'errore, ma nella stragrande maggioranza dei casi è così.
Jacopo

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Vandana Shiva


22/01/2010, 17:16
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