Ciao a tutti,
devo dire che la discussione ha preso una piega molto bella.
Voglio dire è vero l'uomo deve assumersi le proprie responsabilità e cercare di fare del proprio meglio, poi tutti sbagliamo in quanto è proprio della natura umana sbagliare.
Ma una cosa che avrete notato tutti è quando alcune persone scaricano le colpe del proprio fallimento su chi gli ha preceduti, uno chiede ma perché è successo tutto questo, e queste persone senza dignità, senza personalità dicono non è mica colpa mia, ma di chi mi ha preceduto:
Io spero davvero che si inizi a prendere coscienza di quello che si fa, e se ognuno si assumerà le conseguenze delle proprie azioni potremo migliorare questo Mondo.
Saluti Francesco

Nino ciao, il tuo ultimo scritto mi da modo di difendere ancora e in maniera più chiara la fauna selvatica.
La proprietà privata è una forzatura umana, nata per gestire e regolamentare il comportamento/relazioni tra umani.
In natura e per la natura non esistono proprietà private, la terra appartiene alla terra, la fauna si muove cibandosi di erba che appartiene alla natura, fregandosene delle nostre regole (fatte per noi).
I pastori nomadi della Mongolia lo sanno, convivo e vivono nei loro ampi spazi naturali transumando insieme ai loro animali e alla fauna selvatica.
Come condannare un animale che non può capire le ns regole???? uccidendolo perché dannoso, avvelenandolo perché ci mangia un pollo. Ma dai ............

va bene pioppino, allora facciamo così, tanto per ristabilire l'equilibrio... jacopo quota il 100/100, ed io il restante 2.900!!!
mi fai tornare in mente lo stupore che ebbi il giorno che acquistai poggio all'orso.. mi guardavo intorno e mi chiedevo cosa significasse possedere la terra... e come potevo dire che era "mia"... Non sono ancora riuscita a sentirla mia, e spero non accada mai, però ho sentito forte e chiaro che io ero sua, che io ero al suo servizio... il bosco, al terra, sono di se stessi. noi abbiamo il dovere di averne cura e loro, in cambio, ci danno sostentamento. altrettanto, non riesco più a pensare che gli animali siano miei, al massimo sono compagni di viaggio...
bea

paolo, devo di nuovo condividere quel che scrivi. completamente. però, vista l'ormai inarrestabile civilizzazione (sigh), come fare a far andare daccordo quel che sostieni (e lo sostengo anch'io) con la civiltà odierna? io sto tornando indietro, riscoprendo valori e contesti sicuramente impensabili per un cittadino, però le reti le devo mettere... so che così blocco il passaggio dei selvatici, ma il mio orto non dovrebbe essere il loro ... piatto! a meno che io, per cena, non vada a brucare nel bosco... insomma, questo è anche il mio dilemma... rispettare si, ma fino a che punto? con che parametri? e, tornando all'equilibro, dove sta in questo caso? dovremmo fare una precipitosa "marcia indietro"? siamo forse troppo avanti ormai, per ritrovare un bilanciamento? mi farebbe piacere avere delle dritte, riguardo a questo problema..
bea

quote="jgoracci"][/quote]

già sei fuori equilibrio più del 100% non si può

seguendo la discussione :
una cosa che ho sempre in mente è che la "terra" dove sto, i campi i boschi che ho "acquistato" non sono miei di mio possesso, ma li ho in affidamento in gestione e dopo di me verranno o i miei figli o altri xche ripartiranno da dove ho lasciato io , per cui piantare alberi o abbatterli muovere della terra, modiofcare l'ambiente anche nel nostro piccolo ci deve fare pensare se dpo di noi la "nostra " terra sarà megliore o peggiore...

mi fa sempre impessione quando uno mi dice "nel tuo bosco" o "nel tuo campo" mi suona male come possedere il vento, la neve, il tempo..
quindi rendersi che noi siamo qui adesso e dobbiamo custodire proteggere e evolvere il mondoche ci circonda con rispetto ed intelligenza per poi lasciarlo a quelli che vengono dopo nel miglioer modo possibile ..
e anche la caccia e la vita o sopressione dei selvatici deve inquadrarsi in questa prospettiva
ciao Nino

nino non si può cercare di giustificare così, leggi bene il post di paolo è perfetto, e in ogni caso si può controllare la fauna in molti altri modi, DATO CHE SIAMO COSì PRESUMBILMENTE INTELLIGENTI...

Bea,
giustissima osservazione.
Prima in Maremma tutto era più in equilibrio (stabile ): i cinghiali facevano 3/4 piccoli ed erano conseguentemente un numero inferiore rispetto ad oggi, in più scorrazzavano per tutti i campi del loro vasto territorio che era COMPLETAMENTE SEMINATO. Come si dice? Mal comune, mezzo gaudio! I caprioli erano pochi e i daini proprio non c'erano...
Ora la forte antropizzazione (anche legata ai falsi-agriturismo che sì, hanno fatto del bene a turismo e paesaggio, ma anche del male all'agricoltura, trasformando la campagna in una serie di country-house completamente scollegate dall'attività agricola...) spinge gli animali in territori meno vasti, l'urbanizzazione divide impunemente boschi con superstrade o autostrade, lamentando poi incidenti stradali con selvatici ( ), la mancata semina di vastissime aree...insomma tutto tende a "concentrare" la fauna selvatica dove c'è cibo. E cioè, appena terminato il valore alimentare del bosco (molto presto a causa dell'altissimo numero di capi ad ettaro), nei "nostri" campi, nei "nostri" orti, nei "nostri" frutteti, amplificando molto un problema già esistente...
Se avessero più spazio, più cibo, più "libertà d'azione" l'impatto dei selvatici sarebbe inferiore e il buon vecchio istrice non "caverebbe" tutte le patate, ma solo alcune, il cinghiale non sterminerebbe 5 ha di pisello proteico, ma solamente lo assaggerebbe, il daino non "cimerebbe" tutti i girasoli appena germogliati, perchènon autoctono di queste zone...e sto parlando per esperienza diretta, ahimè...
Jacopo

Anche se fino ad ora non me la sono sentita di intervenire in questa discussione devo però ammettere che è diventata molto interessante perchè è riuscita a tirare fuori da ognuno di voi il meglio.
Mi spiego meglio. L'iniziale schierarsi da una parte o dall'altra, in favore delle prede o dei cacciatori, è diventato man mano una ricerca da parte di ognuno di capire l'altro cosa volesse intendere e sopratutto quali motivi potessero spingere delle persone a pensarla in un determinato modo e piano piano è venuto fuori l'essere umano così come dovrebbe essere secondo me: equilibrato.
La fauna è per noi compagna di vita e dobbiamo rispettarla nei limiti però di alcune leggi della natura a cui ogni essere vivente è obbligato a sottomettersi e la stessa cosa avviene nel regno vegetale. Il rapporto dell'umano con questi esseri viventi va vissuto in armonia con le regole di madre natura che gà di per se sono precise anche se ad alcuni di noi possono sembrare crudeli. In questo rapporto difficile però spetta secondo me all'uomo lo sforzo maggiore perchè il suo comportamento è determinante per ottenere una armonia "vivibile"
grazie alla propria intelligenza.
Certo quando si parla di uccidere per puro divertimento e purtroppo c'è chi lo fa, allora anche io mi arrabbio ed invito pubblicamente queste persone a farsi....una partita a carte.
Sarà anche lecito divertirsi ma mi domando se è "proporzionato" farlo in quella maniera che e'
distante anni luce dalla caccia che l'uomo primitivo era costretto a praticare per la sopravvivenza...
Saluto tutti e spero di leggere ancora un prosieguo molto interessante.
Domenico

Bea, il tuo piatto è il loro, ma loro secondo te lo sanno???? il problema è la sovrappopolazione umana, in natura gli animali si auto bilanciano nel numero.
Esempio: orsa polare fa partire la gravidanza solo in presenza di cibo, e di animali con queste caratteristiche ce ne sono molti....
il problema è solo legato ai numeri, abitanti km2, più è alto questo numero più viviamo male noi e gli animali
I tuoi posti di sicuro erano abitati anche nel medioevo, ma senza luci notturne, rumori notturni e con molte meno persone in giro di notte, ormai ci sono paesi con continuità di luci e di case.
Dove devono andare questi animali?????
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... s_dmsp.jpg

bellissima, seppur agghiacciante immagine dell'inquinamento luminoso mondiale... povera terra...
bea

ALLA FACCIA sono uscito di casa questa mattina alle 9,40 e sono rientrato alle 19,30, mi sono connesso alle 20,30 e cosa trovo 21 post inseriti ma quanto scrivete e non post da due righe ma dei <<signori>> post, ho notato con estremo piacere un post anche del fratello dommi, e di francesco, il che mi fa solo piacere, e nel notare cio mi è sovvenuto alla mente che miscellanea è sempre senza moderatore, che abbiamo raggiunto i 108 post, che nonostante le diverse convinzioni nel fiume di parole scritte non vi è mai una mancanza di rispetto, e non si sono mai oltrepassati i limiti della decenza
e delle opinioni altrui, complimenti a tutti, sembra che almeno in questa discussione si stia dando la dimostrazione di quanto sia stato saggio l' aver lasciato << MISCELLANEA>> con i suoi veri e vecchi connotati dimostrando che avevamo ragione noi quando la difendevamo a spada tratta, adesso mi aspetterei di vedere almeno un intervento del quarantottenne EUGENIO .

questa notte con calma mi leggerò il tutto che prevedo molto interessante ed educativo oltre che istruttivo.

ciao a tutti e complimenti per il nostro buon senso e self controll.