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Re: Biodinamica: un approccio scientifico in viticoltura...

06/03/2015, 8:49

sotto il punto di vista organico , nulla da eccepire , sotto il punto di vista granulometrico , ogni terreno e' a se.

se e' più facile fare biodimanica in un terreno di medio impasto irriguo , dove tutte le frazioni granulometriche hanno una quantità ottimale, con reazione neutro , o leggermente sub alcalina o sub acida, mi pare logico.

sui terreni con valori di calcaree , o di argilla, o sassosi , la prima domanda da porsi e' quale coltura si adatta meglio, e non come trasformare il terreno x coltivarci le colture che più ci aggradano, o per lo meno riuscire a fare una rotazione con giusto senso critico.

detto questo , l'apportare minerali ( fosforo e potassio) di origine mineraria ( fin che ce disponibilità) o organo minerali, non penso stravolga il terreno come sostieni.

se la rotazione e' giusta anche nei terreni difficili , e usando tecniche integrate di agricoltura convenzionale, avere 1-1.5% di So , nn e' difficile , soprattutto se hai allevamenti.
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