giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
Formazione: Diploma,geometra.
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Ciao Last. io sono un lucano DOC; ho vissuto praticamente fino all'età di quasi 24 anni a due passi dalla Valle dell'Agri e alla fine per mancanza di lavoro, mancanza di prospettiva e stabilità, decisi di fare le valigie e partire all'avventura. Ora ci vado due/tre volte all'anno in ferie ma la mia famiglia risiede sempre in Basilicata e conosco tutto quello che succede per filo e per segno. Detto ciò, parto con il dirti subito che il nostro territorio è costituito da circa il 50% da montagna, il 43% da collina e il 7% da pianure, quindi capisci bene che non tutte le coltivazioni sono adatta a questa morfologia territoriale. Nello specifico della Valle dell'agri, nella parte più bassa (verso il mare) zona San brancato, sono molto sviluppate le coltivazioni di arance, mandarini, limoni, pesche, ulivi, frumento e mais oltre ai classici prodotti ortofrutticoli. Risalendo un pò l'agri (verso Marsico Nuovo, Marsico Vetere), le coltivazioni degli agrumi spariscono letteralmente, come le pesche, per lasciare posto ad intere distese di uliveti, frumento, mais e vigneti. Per gli allevamenti, nella zona Agri c'è una elevata presenza di allevamenti di pecore e capre, pochissimi bovini, i quali li ritroviamo in gran numero verso il metapontino, il materano e le zone interne della provincia di Potenza. Dopo questo piccolo quadro, ti posso dire fin da ora che l'agricoltura e la pastorizia, rappresenta ancora oggi una delle attività maggiori in Basilicata, rappresentando circa il 26/28% del pil interno regionale. Ti porto un piccolissimo esempio (visto che sono appassionato di formaggi), il famosissimo CANESTRATO DI MOLITERNO, formaggio a latte di pecora e capra, è il fiore all'occhiello della Basilicata, nel senso che da un piccolissimo bacino di utenza (che racchiude anche paesi della Valle dell'Agri), vengono esportate verso gli Stati Uniti il Canada e l'Australia, circa 200.000 forme all'anno e questo numero è sempre in crescendo. Capisci bene la trazione economica e redditizia che gira attorno ai facenti parte di allevamenti per la produzione di questa prelibatezza. In quelle zone, se miri ad una sola attività, non fai molto strada, cioè se decidi di comprare un uliveto di 20 ettari e dedicarti a quello esclusivamente, non otterrai molte soddisfazioni. Il 90% delle attività agricole in quella zona, fanno agricoltura e allevamenti a 360 gradi, tutti con dei piccoli ma remunerativi spacci interni aziendali. Le masserie coltivano ulivi, vigne, frumento, avena, mais, prodotti da orto, maiali, vacche, pecore, capre, galline, conigli, hanno dei piccoli boschi per la legna,ecc. Insomma coltivano quanto più possono e questo è l'unico modo per avere oltre ad una autosufficienza quasi totale, molti sbocchi di vendita dei prodotti che ottengono. Questo è l'unico modo che permette a chi possiede masserie e terreni più o meno vaste di avere un lavoro per tutti i familiari e vivere dignitosamente, se poi si ha la fortuna di imboccare qualche canale di smercio e vendita di determinati prodotti, allora le cose cambiano radicalmente.....
Spero di esserti stato d'aiuto...
_________________ "Ancora una volta in lotta, nell'ultima battaglia che conti, di cui ho mai saputo, vivere e morire in questo giorno...vivere...e morire...in questo giorno…"
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giliberti
Iscritto il: 25/01/2013, 14:55 Messaggi: 4327 Località: Siena.
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Comunque Last, considera anche che se veramente sei fortemente interessato ad investire in quelle zone, fai anche delle richieste o delle visite di persona alla regione a Potenza, perché so che c'erano anche numerosi incentivi per chi voleva investire in Basilicata....... . Incentivi da un punto di vista economico e fiscale...... Qualsiasi informazione hai bisogno sono a disposizione...... Ciao..
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