Ho vari utensili da fotografare, appena trovo il tempo pubblicherò altre foto, intanto… giusto per farci una risata, tra le antichità voglio mettere anche la mia prima calcolatrice (fine anni ’70 – inizio anni ’80), un pallottoliere a cui sono affezionata. Tra l’altro si era rotto e mio padre lo aveva ricostruito con un filo di ferro, quindi oltre che “antico” è anche un pezzo unico!
Le chiavi e le forcchette potresti immergerle in un pò di coca cola e vedrai che risultato. Per l'utensile da sella, si tratta proprio di una "staffa". Per il misuratore di grano, ceci, lenticchie, piselli, mais, si usa in tutt'Italia e credo che un nome é il "moggio". Altro nome "mondello" (munniu in siculo). Quando si misurava il grano dopo la trebbiatura o la pestatura nell'aia si passava sul bordo superiore un bastoncino dritto che "rasava" la misura del contenuto
Vi propongo questo attrezzo da falegnameria costituito da un tutore in legno semicurvo reggente tre lamine dentate atte ad incidere ad uno stesso livello. Mi hanno spiegato una funzione sulle botti per creare un interstizio ove collocare i due coperchi. Sinceramente mi pare poco efficace e chiedo conferma.
Dalle mie parti, a Mairano (Bs), da diversi anni, il terzo fine settimana di settembre si tiene una bella festa, La "Sagra del contadino" (quest'anno, la 13a edizione è prevista il 15-16-17 settembre) dove ognuno è invitato a esporre tutti gli oggetti vecchi in suo possesso. Così tutto il paese fa un salto nel passato. Purtroppo, causa "interferenze" Asl, non è più possibile vedere all'opera i norcini (il maiale non veniva ucciso davanti a tutti, ma solo "lavorato") e si fa fatica a tenere due mucche per mungerle davanti a tutti (soprattutto i bambini) e vedere come si prepara il formaggio. Resta comunque una bella esposizione di oggetti e macchine agricole vecchie che si svolge lungo le vie del paese. Il venerdì e il sabato ci sono una serie di iniziative, ma il clou si svolge la domenica (tempo permettendo). C'è anche il "Museo della Civiltà Contadina" dove negli anni sono state raccolte tutte quelle cose che possono ricordare il nostro passato, per non dimenticare chi siamo e da dove veniamo: non solo oggetti, ma anche fotografie che testimoniano scene di vita quotidiana del tempo che fu. Per chi non ha niente in programma...
Ciao tuto bello...! A questo punto un di più che.......non guasterebbe...sarebbe quello di conoscere i piatti tipici del luogo, che si potrebbero degustare in occasione della Sagra