Se avessimo le mele ogm affettate, avremmo negli scaffali delle mele vecchissime confezionate chissà quando, spacciate per fresche. Utilissime per l'industria e la grande distribuzione.

SOno d'accordo nel merito che la mela sempre bella abbia una utilita' molto relativa, e che la biotecnologia sia nelle mai di colossi economici che hanno dei trascorsi torbidi. D'altronde lavorare a certi livelli presuppone capitali, knowhow e personale di prim'ordine che costa un'enormita'. Quanti possono essere della partita? E ovviamente non lo fanno per spirito scientifico ma per guadagnarci in proporzione all'investimento fatto.
Per quello che auspichi te Kentarro ci dovrebbe essere con l'universita' finanziata dallo stato, ma sappiamo tutti come funziona..
Il futuro per me lo faranno passare da li, altrimenti dovremmo rimetterci a coltivare vecchie varieta' di mais, zapparle anziche' diserbarle, e pagare il mais 100 euro al quintale (o tornare ciascuno a prodursi il proprio).

allora nn e' un ogm , se tu elimini una sezione di dna senza prendere da altre parti , hanno usato lo stesso metodo che si usa x curare chi ha anemia mediterranea

Ed il rischio contaminazione per quelle selvatiche?

da quando i meli si propagano x seme? ..

e poi hanno tolto nn aggiunto..

Il problema secondo il mio modesto parere va sempre ricercato alla base,
se il consumatore entrasse nell ottica che BELLO non significa BUONO non staremmo neanche a porci il problema di una mela che nn scurisce.
Lo stesso consumatore che si lamenta del prezzo delle zucchine(A GENNAIO) e delle arance (AD AGOSTO).
Bisognerebbe aumentare la cultura agroalimentare in questo paese.

Sottoscrivo. Come pure la cultura scientifica, se fosse più alta non ci sarebbe questa insensata paura dell'ignoto.
Modificando l'espressione di uno stesso gene della mela non hanno fatto altro che selezionare una varietà per un particolare carattere saltando anni e anni di incroci selettivi. È lo stesso risultato raggiungibile tramite la selezione artificiale classica che porta in tavola tutte le mele ''più genuine'' che conosciamo, solo che in minor tempo e con maggior efficienza. Se abbiamo le tecnologie, perché non usarle?
Riguardo il possibile ''inquinamento genetico'' è come preoccuparsi che una razza selezionata da decenni possa inficiare le altre. Il gene è proprio di tutte le mele, ne cambia l'espressione.

Bisogna vedere se questo gene è stabile, ma se si pensa di commercializzarle penso proprio di sì.

Le perplessità rimangono per la salute umana e per i poveri produttori che fanno mele in modo naturale.

Ciao Marco

a me quello che lascia un po dubbioso ,e' il discorso che sec alcun nn si dovrebbe neanche provare .

e' un po come aver lavorato 20anni x avere una casa nuova , ma continuare a abitare in quella vecchia, per paura di chissa che cosa.

Scientificamente su cosa si basano queste perplessità, a parte la paura gratuita?