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Anno nero per l'ambiente. La lista nera del WWF sul 2009
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Il 2009 per il WWF verrà ricordato in Italia come un anno critico per l’ambiente, dalla pioggia di cemento attraverso i piani casa alle continue alluvioni e frane, dal rilancio del nucleare a quello di infrastrutture imponenti e discutibili come il Ponte sullo Stretto, dalle vicende delle navi dei veleni ai tentativi di deregulation sulla caccia. Il Belpaese ha poi mostrato in maniera particolare tutta la sua fragilità ambientale, aggravata anche dai sempre più violenti effetti dei mutamenti climatici, e una sofferenza cronica rispetto a gravi problemi di inquinamento che si trascina dal passato e che scelte pericolose come il nucleare rischiano di aggravare ulteriormente. E la ‘cartina tornasole’ sulle scelte di politica ambientala, ovvero, la Finanziaria 2010, mette a nudo l’assenza di strategia e finanziamenti su questo fronte lasciando così l’ambiente a ‘tasche vuote’ nonostante gli impegni proclamati in ambito internazionale, dal clima alla biodiversità.
Ecco in dettaglio i 6 capitoli ‘bui’ per l’ambiente nel 2009:
L'anno del cemento - Già a metà anno la denuncia del WWF era stata lanciata dopo aver assistito ad un vero e proprio boom edificatorio in moltissime città (clamoroso l’esempio di Roma) e alla luce dei cosiddetti Piani Casa, approvati in modo autonomo da tutte le Regioni e che hanno dato vita ad una normativa disomogenea che è andata ben oltre gli ampliamenti delle abitazioni uni e bifamiliari. Addirittura nel caso della Sardegna il Piano Casa regionale ha interferito in modo pesante con tutti i vincoli posti dalla pianificazione paesaggistica. Interventi di questo tipo mostrano tutta la loro assurdità se si pensa a quello che è accaduto nel 2009: dal terremoto dell’Aquila all’alluvione con frana in provincia di Messina e poi più recentemente anche ad Ischia ed in Toscana in Garfagnana e Versilia. In questa Italia a rischio, ormai molto ben conosciuta, non solo tardano gli interventi di messa in sicurezza ma mancano tutte le azioni preventive serie, oltre che repressive, che frenino altre infrastrutturazioni in aree sensibili per le caratteristiche sismiche o idrogeologiche.
Italia atomica - Il 2009 verrà sicuramente ricordato per il rilancio del nucleare, una ‘virata’ di 180 gradi nelle politiche che riguardano l’ambiente forse ancora poco percepita, per la gravità degli effetti e l’assurdità degli investimenti, dalla grande opinione pubblica. Mancano ancora alcuni mesi per la decisione definitiva sulla localizzazione dei siti delle nuove centrali e del centro nazionale di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e com’è noto si aspettano le elezioni regionali per timore di possibili ripercussioni sul voto, ma la scelta nucleare è stata ormai decisa dal Parlamento alla fine di luglio. Ben 10 Regioni, ritenendosi giustamente escluse dal processo decisionale, hanno ricorso in Corte Costituzionale che si pronuncerà nel 2010. A quel punto la questione inizierà ad essere percepita come concreta ed imminente e si apriranno nuovi confronti che inevitabilmente coinvolgeranno in modo più diretto le popolazioni delle zone prescelte per i nuovi impianti.
Finanziaria 2010: la cartina tornasole di un'Italia "distratta" - C’è ancora una significativa discrepanza tra le dichiarazioni di principio che, soprattutto a livello internazionale, il Governo assume e l’attuazione delle politiche ambientali in Italia. Buoni e in larga misura condivisibili sono stati i documenti conclusivi del G8 Ambiente di Siracusa (in aprile), e del G8 dell’Aquila (a luglio), ma ben poco di tutto ciò si è visto nel pratico. Ma i segnali che in generale la politica italiana sta dando vanno nella direzione opposta. La cartina tornasole sulla ‘sensibilità’ ambientale delle politiche nazionali è proprio la Legge Finanziaria approvata in Parlamento che traghetta l’Italia verso il 2010. Si inizia l’ anno internazionale della biodiversità come dichiarato dall’UICN senza stanziamenti adeguati: il nostro paese, che detiene molti primati in termini di ricchezza di specie e habitat, non destina nemmeno un centesimo di euro per la definizione e attuazione della Strategia Nazionale a tutela della biodiversità, nonostante le scadenze internazionali (Countdown 2010) e i solenni impegni assunti con la Carta di Siracusa, a conclusione del G8 Ambiente. E nell’Anno del Clima, a pochi giorni dalla conclusione del vertice di Copenaghen dove il tema dell’aiuto allo sviluppo è stato centrale, suona stridente la conferma del taglio, già operato con la Legge Finanziaria 2009, del 49%, dei fondi destinati con la Legge Finanziaria 2008 all’aiuto pubblico in favore dei Paesi in via di sviluppo. Ci si è dimenticati poi degli impegni assunti dall’Italia sui cambiamenti climatici assunti sempre in sede G8 in attuazione del Protocollo di Kyoto visto che non è previsto alcun fondo (la Legge Finanziaria 2007 destinava 200 milioni di euro al Fondo rotativo per Kyoto) e non è stato individuato alcuno strumento per la riduzione delle emissioni di Co2. Come se non bastasse, in campo energetico sono stati tagliati i 50 milioni di euro destinati complessivamente al Fondo sull’efficienza energetica (38,624 mln, nel 2009) e agli incentivi per il risparmio energetico (11,587 mln di euro, nel 2009) e non c’è traccia della copertura della detrazione di imposta del 55% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Nonostante le sacrosante proteste del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, nel 2010 diminuiranno nel loro complesso le risorse per l’ambiente: circa 276 milioni di euro (tra Legge Finanziaria e Bilancio 2010), spiccioli se si considera che stiamo parlando di difesa mare, difesa suolo e bonifiche, aree protette, ISPRA e CITES, Convenzione internazionale sul commercio delle specie protette. Il rischio è anche quello di una significativa diminuzione dei controlli ambientali per mancanza di risorse visto che a ISPRA, nella quale sono confluiti anche ICRAM (l’Istituto di ricerca sul mare) e INFS, (l’Istituto nazionale per la fauna selvatica) si destinano nel 2010 solo 86 milioni di euro quando alla sola APAT lo scorso anno, la Legge Finanziaria 2009 destinava 90 milioni di euro.
Grandi opere, ma nell'elenco il ripristino del territorio ancora non c'è - Il Governo insiste sull’impostazione delle grandi opere strategiche destinando oltre 1 miliardo e 564 milioni circa di euro alle infrastrutture strategiche (autostrade e linee ad alta velocità ferroviaria) a fronte di fondi 15 volte inferiori destinati alla mobilità urbana (solo 120 milioni di euro). Dunque i disastri continuano a non insegnare nulla visto che non si hanno notizie della più grande e importante opera pubblica del Paese, ovvero, la sistemazione del dissesto idrogeologico ancora senza finanziamenti adeguati e senza un piano pluriennale d’interventi. Il 2009 sarà ricordato anche per il disastro ferroviario di Viareggio e anche per questo appare clamoroso il fatto che non ci siano risorse né per la sicurezza ferroviaria né per quella stradale. Eppure, per rimarcare la scelta delle Grandi Opere strategiche per il Paese si è arrivati persino al tentativo di far passare la variante ferroviaria di Cannitello a Reggio Calabria, opera da tempo aspettata e richiesta per migliorare il traffico ferroviario e come tale approvata, quale avvio della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina; restano ancora le follie dell’Autostrada della Maremma la cui scelleratezza economica ed ambientale è chiarissima e l’Alta Velocità.
L’eredità dei veleni - Il 2009 verrà ricordato anche per il tema delle navi dei veleni: nonostante le notizie fossero da anni circolate anche in ambito parlamentare e fossero oggetto d’indagine da parte di diverse Procure, quest’anno il tema ha suscitato grandissima attenzione. Nonostante il gran clamore mediatico suscitato, il tema sembra essere precipitato di nuovo nel silenzio come se le rassicurazioni date per il carico della nave inabissata a largo di Cetraro possano estendersi alle altre decine di navi del cui affondamento doloso si ormai certi.
Biodiversità 2010: un brutto biglietto da visita per il 2010 - Se il 2009 è stato l’anno del clima, il 2010 sarà l’anno internazionale della biodiversità e, oltre al già citato mancato finanziamento per attuare la Convenzione internazionale sulla biodiversità , il WWF segnala continui tentativi di modificare, peggiorandole, le leggi italiane sulla tutela della natura e della fauna selvatica, come ad esempio la Legge quadro sulla caccia. Nel corso del 2009 infatti sono stati numerosi i tentativi di approvare pessime modifiche, con la tecnica degli emendamenti “blitz” presentati in disegni di legge in discussione aventi ad oggetto materie del tutto diverse. Grazie alla mobilitazione tempestiva del WWF e delle altre associazioni queste modifiche sono state respinte. Non abbiamo, invece, registrato nel corso dell’anno alcun segnale in positivo per la tutela della fauna, dei parchi, degli habitat naturali, del mare, che sarebbero invece assolutamente necessari in un Paese che divora ogni anno una percentuale preoccupante del patrimonio di biodiversità e di territorio. Fonte: argicultura.it
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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04/01/2010, 9:39 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68813 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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"Non abbiamo, invece, registrato nel corso dell’anno alcun segnale in positivo per la tutela della fauna, dei parchi, degli habitat naturali, del mare, che sarebbero invece assolutamente necessari in un Paese che divora ogni anno una percentuale preoccupante del patrimonio di biodiversità e di territorio".
E' uno degli aspetti che mi sta più a cuore: il consumo indiscriminato di territorio, agricolo e non, per la realizzazione di abitazioni e insediamenti industriali e commerciali. Un'espansione che non ha conosciuto rallentamenti nemmeno in questo anno di crisi. E le conseguenze si vedono: nell'ultima esondazione del Serchio in Versilia è stata pesantemente danneggiata l'area industriale di Migliarino, realizzata in quella che una volta era una naturale cassa di espansione! Ciao, Marco
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04/01/2010, 10:38 |
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miriap
Iscritto il: 26/09/2009, 9:08 Messaggi: 734 Località: Grosseto
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La politica del "calcinaccio" è un pò il male comune in tutta l'Italia,sempre più spesso si costruisce in zone geologicamente sbagliate, ma sembra che quando si fanno i piani strutturali non si tenga mai conto delle esigenze del territorio,solo poi quando arrivano i disastri si scopre magari che lì passava il eltto di un fiume o altro! qui a grosseto anni fa fu interrato il canale diversivo per costruirci strade e abitazioni vicine,quello stesso canale che durante l'alluvino del 66 era servito per far defluire le acque dell'ombrone dalla città, e se succedesse oggi? penso che i danni sarebbero di gran lunga maggiori! disgraziatamente non si valuta mai il territorio nel suo complesso e per le sue caratteristiche ma si vuole ingabbiare alle nostre esigenze che spesso vanno verso tutt'altra direzione, ma la natura procede nel suo cammino senza badare a noi esseri insignificanti e impotenti; dovremmo essere noi che ci adattiamo al suo corso e non pretendere il contrario, la natura può sopravvivere anche senza di noi! noi non invece non possiamo sopravvivere in un ambiente ostile saluti miria
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04/01/2010, 15:00 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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miriap ha scritto: la natura procede nel suo cammino senza badare a noi esseri insignificanti e impotenti; dovremmo essere noi che ci adattiamo al suo corso e non pretendere il contrario, la natura può sopravvivere anche senza di noi! noi non invece non possiamo sopravvivere in un ambiente ostile Cara Miria, sagge parole! Anch'io sono maremmano, d'adozione, da ormai 5 anni e di scempi ne ho letti/visti molti, ahimè. I media ci presentano la Natura come ostile, ma siamo noi che non la capiamo e stupidamente agiamo come se Lei non ci fosse e ci stupiamo poi se segue il suo corso, noncurante di noi. Che egoisti... Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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04/01/2010, 15:30 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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L'osservazione finale di Miria è "il vangelo" ma la corsa al danaro ce la fa spesso dimenticare... Dommi
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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04/01/2010, 15:33 |
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Sunmyra
Iscritto il: 02/02/2009, 14:48 Messaggi: 268 Località: Bozzano (Lucca)
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Marco ha scritto: E le conseguenze si vedono: nell'ultima esondazione del Serchio in Versilia è stata pesantemente danneggiata l'area industriale di Migliarino, realizzata in quella che una volta era una naturale cassa di espansione! Ciao, Marco Parole sante! Anche se stavolta la piena è stata davvero esagerata ed ha finito per far dei danni anche da noi che ci troviamo ad una quindicina di chilomentri di distanza, sul lato nord/nord-ovest del Lago di Massaciuccoli.
_________________ Questa Italia non ci piace e forse neppure ci appartiene, ma è pur sempre la nostra madre e la dobbiamo amare comunque, anche se è diventata una prostituta.
Beppe Niccolai
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05/01/2010, 8:55 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Visto di persona veramente impressionante, ma poi cosa veniva trasportato, veramente di tutto, intendo tutto il nostro sudiciume, ma dove erano messi: materassi, bombole, bidoni, alberi con le radici, reti da recinzione degli orti abusivi che purtroppo sono a decina di miglia dentro gli argini dei nostri fiumi, che facevano da maglia rendendo anche pericoloso il lavoro lungo la linea di emergenza, insomma tutto, saluti, Mario
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05/01/2010, 11:07 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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Anch'io sono passato sia con il treno - proprio vicinissimo ad Aurelia e autostrada - che in macchina (ho dei parenti che abitano a Pontasserchio) e la situazione era (ed è!) impressionante: un mare acqua sporchissima che lascia dietro sè un'altrettanta quantità di fango. E continua a piovere. Vedremo se prima o poi impareremo... Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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05/01/2010, 11:16 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Dovrebbero allertare altre forze, quelle impegnate rischiano di essere poche e meno male che c'è il volontariato, che tanti criticano, saluti, Mario
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05/01/2010, 11:54 |
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piercarolambo
Iscritto il: 21/10/2009, 15:56 Messaggi: 73
Formazione: Agrotecnico
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Mi permetto di aggiungere anche un'altra vicenda che da un paio d'anni sta mobilitando l'Abruzzo, proprio nelle mie zone...... l'ormai tristemente famoso centro oli http://nuovosensocivico.blogspot.com/20 ... festa.html" target="_blank
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05/01/2010, 12:39 |
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