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Angolo della nostalgia, il Noi che......
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BIANCA
Iscritto il: 27/05/2009, 23:22 Messaggi: 744 Località: mare
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Be' mi tempi... quando si scodinzolava senza pensa' a niente quando i ladri andavino per polli e l'uscio di casa era sempre aperto quando la Nene' affacciata alla finestra prendeva il sereno e intanto aspettava il briao del su marito che arivava cantando "MARAMAO PERCHE' SEI MORTO" e che si beccava come sempre due ciabattate sul groppone E quella sera che dopo essisi irifrescata per benino vidde un omo che ni rubava un pollo dal pollaio urlo' cosi' tanto che pareva che le sirene ce l'avesse ficcate in gola e quel povero ladro lascio' il pollo mezzo spennato e si nascondette nel buio della via CHE bello era a quei tempi e la FEDORA , povera donna , con 5 figlioli e un marito da mantene', la socera con l'asma, lo zio zittellone e maniaco ( un si lavava mai )e su pa' sempre briao e le a lava' a giornate mutande caccolose e camice sudate BE mi tempi, quando un panino con il buro sbiaccato sopra era un lusso e la minestra con la ciccia dentro era da signori E la TERE' con il caldanino tra le gambe secche e strImizzite, e la Rosa con la mutanda con il legaccio celeste che quando si vedeva metteva in sullucchero il BEPPETTO mezzo sacrestano innamorato di nascosto delle ciccie della suddetta BE mi tempi quando nemmeno c'erino le porte e le case erino tutte nere dal carbone e piene di burbiglioni oggi il carbone nemmeno sanno piu' che e' Oggi i giovini portino le cabatte alla BRIATORE e le mutande infradito OGGI se ti voi salva' da ladri , devi mette un popo' di marchingegno che nemmeno Marconi si sarebbe immaginato E quei tempi sono un ricordo di chi ormai un c'è piu'
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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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28/07/2010, 22:34 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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...Noi, che da bimbi non si poteva toccà il manopolone della televisione, che sennò si rompeva... ...Noi, che da bimbi s'andava dietro ai Maggerini a raccattà l'ova e le salciccie... ...Noi, che il latte di mucca sapeva di LATTE DI MUCCA... ...Noi, che all'asilo la suora ci dava le scapaccionate se si sgarrava a tirare le trecce delle bimbe... ...Noi, che a scuola la maestra (UNA) c'insegnava "Bella ciao"... ...Noi, che ci s'aveva sempre le ginocchia sbucciate... ...Noi, che s'andava a al cine e si sputava i semi su le teste di chi guardava il film... ...Noi, che a Natale si diceva la poesia in piedi di fronte a tutta la famiglia, e se andava bene si raccattava ANCHE 500lire... ...Noi, che ci garbava vivere in paese ignorando quanto accadesse in città!
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28/07/2010, 22:53 |
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giampiero
Iscritto il: 31/12/2008, 0:16 Messaggi: 566 Località: piemonte
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noi che raccoglievamo le monete da 500 lire d'argento
_________________ IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.
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07/08/2010, 0:07 |
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dommi
Iscritto il: 06/01/2009, 18:55 Messaggi: 1696
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...con le caravelle di Colombo... forza Giampi !!!
_________________ ...quando il silenzio incontrò il rumore, lo ripudiò immediatamente perchè non era "musica"... Domenico
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09/08/2010, 8:41 |
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ciccio
Iscritto il: 20/07/2009, 9:41 Messaggi: 2011 Località: Augusta SR
Formazione: CAPOTECNICO PERITO INDUSTRIALE ELETTROTECNICO
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noi che dapiccoli eravamo buttati in campagna a lavorare ed essere comandato dai nonni vai a pulire le stalle fai quell'altra cosa
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10/08/2010, 16:07 |
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BIANCA
Iscritto il: 27/05/2009, 23:22 Messaggi: 744 Località: mare
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noi che... contavamo le stelle cadenti e che ad ogni stella affidavamo l'incarico di un desiderio mai realizzato, ma sempre nel nostro cuore
noi che... nel parlare d'amore gurdavamo il cielo con la speranza di vedere cadere una stella...
noi che nel dire "ti amo"pensavamo a quell'altro mentre poi non avevamo nessuno
noi che... spendevamo poche lire nelle paccheto delle seme, che poi mangiavamo al cine, tra un bacio e l'altro.... ma non era amore... era fame di baci
noi che... spendevamo tutto pur di vedere l'utlimo film uscito, ma poi non vedemamo che lui, il bello di turno vestito a festa per la fiera paesana
noi che al'uscita di scuola aspettavamo il sorriso del vcino di cìasse e mentre quello passava per mano con la nuova fiamma, ci facevamo piccole per non mostrare le lacrime
noi che... eravamo giovani quando il tempo era diverso da oggi, ora rimpiangiamo la gioventu' che sembra un ricordo sfuocato,e ci immergiamo con nostalgia in pensieri ormai irraggiungibili
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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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12/08/2010, 22:28 |
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miriap
Iscritto il: 26/09/2009, 9:08 Messaggi: 734 Località: Grosseto
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Bianca sei incredibile riesci a mettere poesia anche in un semplice: noi che....... grazie mria
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13/08/2010, 11:49 |
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BIANCA
Iscritto il: 27/05/2009, 23:22 Messaggi: 744 Località: mare
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dal VERNACOLIERE DI LIVORNO...
Dire, fare, baciare, lettera e testamento.
Ti ricordi quando da bimbetti per penitenza ti mettevano davanti una mano e ti dicevano di chiude' l'occhi e sceglie' un dito? COSA SUCCEDEVA?
Se sceglievi il pollice, era DIRE - Dovevi andà dar vigile urbano, sì, propio quello che 5 minuti prima t'aveva levato 'r pallone perché gioavi sull'aiole, e ni dovevi di' 'r budello di tu' ma'. Poi dovevi passà du' ore in circoscrizzione a spieganni che 'un era vero che la su' mamma era un budello e nemmeno un tegame, ma che l'avevi dovuto dì' per penitenza.
Se sceglievi l'indice, era FARE - D'estate ar mare te la cavavi cor un tuffo carpiato con avvitamento, siuski, fischio e spanciata dar trampolino di sei metri nell'acqua alta un metro e mezzo, sennò ti mandavano da una a toccanni 'r culo: lei di solito ti dava 'no stiaffo e andava a raccontallo subito a tu' ma', che per 'un fa' figuracce ti gonfiava benebene di botte.
Se sceglievi il medio, era BACIARE - Ti mandavano a bacià la più racchia der rione, quella brutta 'ome la fame, piena di frignoli gialli 'n ghigna, che pareva la recrame della maionese.
Se sceglievi l'anulare, era LETTERA - 'Un sapeva d'una sega come penitenza, allora ti dicevano sempre che avevano sbagliato e dovevi risceglie' un artro dito (e onni tanto quarcuno, mentre sceglievi 'r dito, ci metteva anche l'uccello per fattelo toccà, e digià quello era 'na penitenza per conto suo).
Se sceglievi il mignolo, era TESTAMENTO - Qui, di solito, ereditavi 'na fagottata di pattoni nella testa, 'na quindicina di storcidiòllo, un'infinità di pedate ner culo, svariati cazzotti su' pormoni, biscotti dietro l'orecchi a tuttandà, quarche sputo e un paio di diti ner caapranzi
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si sta come d'autunno sugli alberi le foglie ( UNGARETTI)
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16/08/2010, 12:50 |
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curcuma
Iscritto il: 19/01/2010, 13:42 Messaggi: 1068
Formazione: Zoff Cuccureddu Gentile Furino Morini Scirea Causio Tardelli Boninsegna Benetti Bettega
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Ciao Bianchetta, per me tu sei una che mette lo zucchero pure nel miele.... però, posso chiederti perchè parli di pensieri irraggiungibili? Io sono uno che di nostalgia ci crepa, se proprio devo dire. Però ho capito che, se nulla si può fare contro il tempo che passa, molto invece si può fare per vivere ancora. Finchè senti quel che senti, perchè il cuore batte indipendentemente dalle rughe. Magari salta qualche colpo, però batte. baci
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16/08/2010, 15:22 |
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ContediMontecristo
Iscritto il: 21/09/2009, 23:52 Messaggi: 4
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Noi che la scuola iniziava il 1° di Ottobre. Edmond
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07/10/2010, 0:18 |
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