ho appena visto una trasmissione con Carlo Petrini che presentava il suo libro TERRA MADRE e sosteneva che la spesa per l'alimentazione oggi è dimezzata rispetto a 30 anni fa nonostante ci sia uno spreco enorme di cibo le famiglie sono passate da un 30% a un 14% di spesa e tutto questo a discapito dei produttori e della qualità dei prodotti . Ha anche parlato della bio diversità persa in tutti questi anni solo perchè certi prodotti non sono belli o non conservabili perdendo così tanti diversi sapori ,tornando allo spreco in effetti spesso mi regalano del pane solo perchè del giorno prima ,mi ricordo che mia madre col pane raffermo cucinava il pan cotto .tropo spesso a mio avviso cerchiamo al supermercato prodotti a buon prezzo senza pensare che noi siamo quel che mangiamo forse dovremmo rivedere il nostro modo di alimentarci e dare il giusto valore alle cose. ciao a tutti nadia48
ma se col 14% si butta tanta roba vuol dire che prima si mangiava molto di più! Inoltre alcuni prodotti prima erano poco accessibili per tanti xchè con alti prezzi, vedi carne e parmigiano.Personalmente ricordo ad esempio che quando mio figlio(24 anni) iniziò lo svezzamento il parmigiano lo pagavo a 28.000 lire al chilo mentre oggi lo pago 14 euro. relativamente alla bellezza dei frutti siamo andati a discapito del sapore.Nella GDO la frutta è tutta calibrata e lucida e senza imperfezioni, invece faccio l'esempio della mela annurca molto meglio le piccole anche con qualche difetto ma sode e profumatissime rispetto ai fioroni da 3-4 euro al chilo.
ciao Eugenio forse prima non si mangiava di più ma si comprava di meno avendo molto meno soldi,capisco che la maggior ricchezza ha contribuito (solo nei paesi ricchi) ad una alimentazione più completa per la maggioranza delle persone ma forse ora stiamo perdendo il valore delle cose mettiamo pure che le nuove tecnologie abbiano contribuito ad abbassare i prezzi ma stando sempre all'intervento di Petrini tanti produttori non riescono a sopravvivere col proprio lavoro perchè pagato troppo poco e questo risulta anche negli interventi sul forum forse sarebbe meglio pagare qualcosa di più i prodotti e consumarne meno o almeno senza spreco.non sono una esperta ma questo tema mi piacerebbe fosse dibattuto anche per capire meglio ciao nadia48
Nadia il discorso è molto complesso e ci saranno molti OT. Pagare di più è una soluzione, ma i soldi devono arrivare a chi produce, i Farmet Market hanno questo scopo. Inoltre si può correre il rischio di omologare tutto in funzione del prezzo calmierato e non avremmo più la differenza del valore aggiunto dato dalla qualità. Mangiare senza fare sprechi è un discorso di educazione non di quanta roba hai a disposizione, se posso mangiare un kg di pane devo acquistare un kg di pane. Bisogna rieducarci e educare noi stessi, a dirlo è facile ma è di difficile attuazione, anche perché il ns cervello elabora ancora con retaggi del passato (siamo usciti dalla fame da pochi anni quindi anche il cervello deve abituarsi a bilanciare i stimoli). Inoltre il lavoro il muoversi e altro fanno si che a parità di ore di lavoro, lavoriamo meno e abbiamo bisogno di meno calorie del passato... L' opulenza è anche una condizione mentale.
io vorrei riallacciandomi a carlin petrini fare un parallelo , sulla omologazione dei gusti.
prendiamo quello che eora e' il boom tra i vini rossi ,e cioe la barricatura.
io sono tra quelli che sono contro e speigo il perche
primo motivo , come dice la regola , il vino si ottiene dalla fermentazione delle uve, senza nessuna aggiutunta.
mettere il vino in un barrche di rovere di slovenia, aggiuge un sapore , che non e' ottenuto dall'uva, per cui e' come se fosse una sosfisticazione .(al apri della chaptalizzazione)
secondo motivo , da a buona parte dei vini lo stesso aroma vanigliato (che trovo rivoltate, se voglioo un vino meno secco , prendo un malvasia dolce..)
trezo i barricati a volte mascherano dei difetti , i vini dicnao normali , se hanno un difetto li sgami subito..
per cui tornando a bomba.
oggi e' un fatot di cultura , avere quello che amngi omologato , senno nn lo vendi..
Torta di carote e caffè: ecco una ricetta proposta dall`Airc - Associazione italiana per la ricerca sul cancro - per la preparazione di una torta golosa e salutare allo stesso tempo. Ingredienti - 200 g di carote grattuggiate; 200 g di mandorle pelate (o in polvere); 190 g di zucchero semolato (un cucchiaio in più da mescolare alle mandorle); 60 g di fecola; 40 g di farina integrale; 5 uova; 4 bustine di caffè liofilizzato; zucchero a velo; un pizzico di sale.
Procedimento - Tritate le mandorle con un cucchiaio di zucchero (o usate le mandorle in polvere). Separate albumi e tuorli, montate con lo sbattitore elettrico i tuorli con 100 g di zucchero. Unite le carote grattuggiate, le bustine di caffè, la fecola, la farina e le mandorle tritate. Montate a neve gli albumi (con un pizzico di sale), unite lentamente 90 g di zucchero ai bianchi montati fino a ottenere una spuma molto solida. Mescolate alle carote con movimenti lenti e circolari. Distendete un foglio di carta da forno su una teglia di 26 centimetri di diametro e versatevi l’impasto. Infornate a 185 °C per un’ora (controllando la cottura con uno stec-
chino). Servite la torta polverizzata con zucchero a velo.
I vantaggi per la dieta anticancro - Le carote contengono betacarotene, precursore della vitamina A e potente antiossidante. La farina integrale, le mandorle e le carote apportano fibre. La torta risulta dolce nonostante si usi poco zucchero raffinato, che è sconsigliato.
(la ricetta anticancro è proposta dall`Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro) Data: 11-12-2009
Può darsi sia poco in linea con l'argomento del post ma credo che sia un'argomento importante
un altra faccia del problema!!!! domani a Londra daranno da mangiare a 2000 persone con prodotti scartati dai supermercati perchè in scadenza o con confezioni rovinate !!!! c'è anche un'organizzazione mi sembra a Bologna che raccoglie questi prodotti non commerciabili per poi distribuirli a chi ne ha bisogno ciao nadia48.
quanti prodotti alimentari in scadenza sono ancora buoni? io dico tanti infatti spesso sono ritirati dal mercato cambiata l'etichetta e reimmessi nel circuito. es una scatola di pomodoro xchè nn dovrebbe essere buona alla scadenza dei tre anni?