Vorrei fare i complimenti all'autore dell'articolo, sono completamente in accordo con quanto scritto. Mi permetto di aggiungere una mia personale considerazione: la più grande truffa dei tempi moderni in agricoltura, è stata quella di inculcare nella coscienza dei consumatori l'associazione: chimica=cattivo/naturale=buono. La chimica usata bene, secondo principi corretti e nelle dosi e modi giusti non reca danno alla salute (il prodotto finale è salubre- altrimenti non potrebbe essere venduto!- l'ambiente non è danneggiato), così come la natura usata male e non controllata può essere molto pericolosa (esempio: funghi, micotossine cancerogene, fermentazioni incontrollate).
E' grazie alla chimica e all'utilizzo di chimica e genetica in agricoltura, come correttamente è riportato al termine dell'articolo, che le produzioni alimentari sono migliorate, e questo la gente invece non lo sa.
Ai consumatori viene fatto una sorta di terrorismo psicologico, dimenticando di dare l'informazione più importante: tutti i prodotti che sono sul mercato rispondono a dei parametri, ci sono controlli, se vengono venduti è perchè rientrano nei parametri di legge. Non è che la mela biodinamica o biologica sia la salvezza dalle mele radioattive che rappresentano il resto dell'offerta di mele: molta gente invece la vive così. Tutte le mele per stare sul mercato rientrano nei parametri di legge.
Scoprire nei dettagli i principi dell'agricoltura biodinamica è stato , come dire, divertente, e ringrazio l'autore, perchè immagino che chi compra un prodotto biodinamico non abbia afferrato precisamente che dietro ci sono pratiche stile sciamanico
.
E' stato come quando tempo fa, dopo aver speso ben 30 euro per acquistare un prodotto consigliatomi contro il raffreddore, mi informai bene sulla preparazione e l'origine dei prodotti omeopatici, anche li diluizioni talmente esponenziali che il principio attivo se mai ci fosse stato comunque è più che sparito, per leggi fisiche assodate, e dinamizzazioni per l'energia dell'acqua (
) che a me, nel 2013, con le conoscenze tecnico-scientifiche attuali, fanno sorridere
se non ci fossero dietro interessi milionari mi farebbero sorridere, invece mi fanno molto arrabbiare perchè i consumatori alla fine sono informati in modo truffaldino e si bevono tutto buttando i loro soldi. Alla fine 30 euro per delle palline di solo zucchero, dove anche la ditta produttrice scrive sulla confezione trattarsi di solo zucchero (si, con l'energia cosmica però! quella si che è una mano santa per il raffreddore!) mi sono sentita proprio truffata! scusate l'OT.
Per tornare al biodinamico: per dire, quanto fanno pagare dei prodotti biodinamici a confronto di quelli tradizionali di agricoltura convenzionale o integrata? Immagino che le ore di lavoro di riempimento delle vesciche animali e di sotterramento dei corni di vacca non siano gratuite!
Per il biologico, almeno come principi agronomici e tecnici, mi sento di differenziarlo dalla biodinamica perchè secondo le mie conoscenze i principi sono diversi e hanno in questo caso delle basi scientifiche fondate sull'uso delle interazioni tra specie animali e vegetali, parassiti e predatori naturali, prodotti organici. Tuttavia, e qui chiudo perchè si aprirebbe un abisso, il biologico per essere tale dovrebbe avere dietro seri controlli, che spesso sono perfetti sulle carte ma non così perfetti all'atto pratico, specialmente su larga scala per grandi ditte per cui è diventato un business. Davanti a un prodotto biologico al supermercato mi faccio molte domande. Discorso diverso per l'acquisto diretto da coltivatori che conosco e che mi vendono un prodotto biologico: se conosco il produttore mi fido.