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Agricoltura biodinamica/biologica: alcune note critiche
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Ehm.. non ho ben capito il motivo del contendere, dal mio piccolo punto di vista credo che biologico ( che pratico dal 1994 ) e biodinamico che non conosco, abbiano in comune solo la tensione verso un modo di vivere più sano, per il resto non mi pare ci siano molti punti di contatto. Premetto che non sono fanatica, anche se credo in quello che faccio, il biologico è solo un modo più naturale di coltivare, si possono usare determinati "aiuti" solo a patto di rimanere nell'ambito dei disciplinari prescritti, per il resto più che altro dipende dal tipo di lavorazione della terra, la produzione è minore e molto spesso non supportata da un maggior realizzo economico, che in genere ha chi vende il prodotto con su scritto biologico e non chi lo produce. Proprio per questo motivo ho deciso di diversificare l'attività della mia azienda, ma questo esula il post. Penso che la scienza e la tecnologia possano dare una mano non da poco all'agricoltura non trascurando mai limiti "etici" di cui ha bisogno il nostro pianeta per sopravvivere all'uomo. Personalmente preferisco mangiarmi la frutta dall'albero piuttosto che comprarla all'iper, quella dell'iper è tutta bella e tutta uguale, non dubito che sia sana, ma volete mettere il gusto...
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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21/08/2013, 11:25 |
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Efelide
Iscritto il: 02/07/2013, 9:57 Messaggi: 21 Località: Camerata Picena (AN)
Formazione: Agrotecnico laureato, Laurea triennale in scienze e tecnologie agrarie
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Vorrei fare i complimenti all'autore dell'articolo, sono completamente in accordo con quanto scritto. Mi permetto di aggiungere una mia personale considerazione: la più grande truffa dei tempi moderni in agricoltura, è stata quella di inculcare nella coscienza dei consumatori l'associazione: chimica=cattivo/naturale=buono. La chimica usata bene, secondo principi corretti e nelle dosi e modi giusti non reca danno alla salute (il prodotto finale è salubre- altrimenti non potrebbe essere venduto!- l'ambiente non è danneggiato), così come la natura usata male e non controllata può essere molto pericolosa (esempio: funghi, micotossine cancerogene, fermentazioni incontrollate). E' grazie alla chimica e all'utilizzo di chimica e genetica in agricoltura, come correttamente è riportato al termine dell'articolo, che le produzioni alimentari sono migliorate, e questo la gente invece non lo sa. Ai consumatori viene fatto una sorta di terrorismo psicologico, dimenticando di dare l'informazione più importante: tutti i prodotti che sono sul mercato rispondono a dei parametri, ci sono controlli, se vengono venduti è perchè rientrano nei parametri di legge. Non è che la mela biodinamica o biologica sia la salvezza dalle mele radioattive che rappresentano il resto dell'offerta di mele: molta gente invece la vive così. Tutte le mele per stare sul mercato rientrano nei parametri di legge. Scoprire nei dettagli i principi dell'agricoltura biodinamica è stato , come dire, divertente, e ringrazio l'autore, perchè immagino che chi compra un prodotto biodinamico non abbia afferrato precisamente che dietro ci sono pratiche stile sciamanico . E' stato come quando tempo fa, dopo aver speso ben 30 euro per acquistare un prodotto consigliatomi contro il raffreddore, mi informai bene sulla preparazione e l'origine dei prodotti omeopatici, anche li diluizioni talmente esponenziali che il principio attivo se mai ci fosse stato comunque è più che sparito, per leggi fisiche assodate, e dinamizzazioni per l'energia dell'acqua ( ) che a me, nel 2013, con le conoscenze tecnico-scientifiche attuali, fanno sorridere se non ci fossero dietro interessi milionari mi farebbero sorridere, invece mi fanno molto arrabbiare perchè i consumatori alla fine sono informati in modo truffaldino e si bevono tutto buttando i loro soldi. Alla fine 30 euro per delle palline di solo zucchero, dove anche la ditta produttrice scrive sulla confezione trattarsi di solo zucchero (si, con l'energia cosmica però! quella si che è una mano santa per il raffreddore!) mi sono sentita proprio truffata! scusate l'OT. Per tornare al biodinamico: per dire, quanto fanno pagare dei prodotti biodinamici a confronto di quelli tradizionali di agricoltura convenzionale o integrata? Immagino che le ore di lavoro di riempimento delle vesciche animali e di sotterramento dei corni di vacca non siano gratuite! Per il biologico, almeno come principi agronomici e tecnici, mi sento di differenziarlo dalla biodinamica perchè secondo le mie conoscenze i principi sono diversi e hanno in questo caso delle basi scientifiche fondate sull'uso delle interazioni tra specie animali e vegetali, parassiti e predatori naturali, prodotti organici. Tuttavia, e qui chiudo perchè si aprirebbe un abisso, il biologico per essere tale dovrebbe avere dietro seri controlli, che spesso sono perfetti sulle carte ma non così perfetti all'atto pratico, specialmente su larga scala per grandi ditte per cui è diventato un business. Davanti a un prodotto biologico al supermercato mi faccio molte domande. Discorso diverso per l'acquisto diretto da coltivatori che conosco e che mi vendono un prodotto biologico: se conosco il produttore mi fido.
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21/08/2013, 12:16 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Efelide ha scritto: Per il biologico, almeno come principi agronomici e tecnici, mi sento di differenziarlo dalla biodinamica perchè secondo le mie conoscenze i principi sono diversi e hanno in questo caso delle basi scientifiche fondate sull'uso delle interazioni tra specie animali e vegetali, parassiti e predatori naturali, prodotti organici. Tuttavia, e qui chiudo perchè si aprirebbe un abisso, il biologico per essere tale dovrebbe avere dietro seri controlli, che spesso sono perfetti sulle carte ma non così perfetti all'atto pratico, specialmente su larga scala per grandi ditte per cui è diventato un business. Davanti a un prodotto biologico al supermercato mi faccio molte domande. Discorso diverso per l'acquisto diretto da coltivatori che conosco e che mi vendono un prodotto biologico: se conosco il produttore mi fido. Forse i controlli potrebbero essere maggiori e tra tanti può esserci la pecora nera, daltronde non ho mai capito come l'agricoltore possa pagarsi direttamente l'ispezione, mi sembra un po' una contraddizione in termini, ma tant'è. Inoltre anche il produttore locale potrebbe essere un lestofante e sversare veleni nottetempo, forse dovrebbero essere diversi i metodi di controllo, noi per legge dobbiamo ogni tot far analizzare il terreno a campione e che ci controllano dal seme in su, inoltre il guadagno maggiore del bio non va al produttore per cui chi lo fa non è certo per business.
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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21/08/2013, 13:12 |
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Efelide
Iscritto il: 02/07/2013, 9:57 Messaggi: 21 Località: Camerata Picena (AN)
Formazione: Agrotecnico laureato, Laurea triennale in scienze e tecnologie agrarie
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Mi esprimo meglio, che alla fine abbiamo detto la stessa cosa: il business che mi lascia molto perplessa sul biologico, è quello degli enti di certificazione e delle aziende/associazioni che ne hanno fatto una bandiera, un dogma assoluto, come se gli altri prodotti sul mercato fossero contaminati. Questa è un informazione distorta, perchè tutti i prodotti se sono sul mercato sono cogrui al consumo per i parametri di legge. Il biologico è una filosofia, oltre che una tecnica, e i consumatori che vogliono aderirvi e acquistare sono assolutamente nel giusto della loro scelta, purchè informati del fatto che anche i prodotti non bio sono controllati e salutari, non assolutamente avvelenati come certa stamp vuole far credere. I "piccoli produttori", che ci credono e ci "faticano", come te, hanno il mio massimo rispetto. Anche perchè alla fine i maggiori danneggiati dalla scarsa fiducia nei controlli del biologico, siete proprio voi, cioè gli agricoltori biologici onesti. Io, se proprio lo devo dire, non riesco a non credere che le cose molte volte funzionino così nei "grandi giri" del bio: il campo di mele X può produrre ragionevolmente diciamo 100. Ha prodotto 80. Trovo chissadove 20 di mele da una partita che faccio analizzare e in cui residui chimici non ce ne sono. Apposto, ho 100 bio, in linea con la produzione teorica della superficie. credo che questo sistema in giro ci sia. NON per i piccoli produttori, ovviamente.
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21/08/2013, 13:51 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Capisco ciò che intendi, ma pensa che questa attività più di altre si basa sull'immagine, quel venti per cento in più di mele può rovinare il lavoro di tutta una vita e siccome conosco anche realtà "grandi", dubito molto che abbiano interesse a rovinarsi la reputazione, ovvio parlo di quegli imprenditori che basano sulla onorabilità tutto il loro lavoro ed anche quelli che non hanno questa base troveranno di certo più lucroso essere onesti. Basti dire che quando emerge qualche scandalo viene danneggiata tutta la categoria e non solo i diretti interessati e per un danno molto maggiore di un 20% di mele. Per il resto concordo con te, io non sono fanatica e non mangio solo biologico, mi fido dei controlli del nostro servizio sanitario nazionale che pare sia molto buono, mangio qualsiasi cosa anche se non compro carne, ma questo è un'altro discorso
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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21/08/2013, 14:36 |
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mariateresa
Iscritto il: 20/04/2009, 18:48 Messaggi: 11
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Biologico è chic, è naturale, è sano, è per persone impegnate a salvare il pianeta rigettando strumenti e metodi usati con razionalità e metodo scientifico, includendo pratiche agricole a dir poco ridicole. Va ricordato che l’agricoltura biologica in veterinaria usa preparati omeopatici, non mi sembra ci sia grossa differenza con la dinamizzazione. A riguardo di Biologico/Biodinamico ecco una piccola rassegna: FiBL Svizzera http://www.fibl.org/it/svizzera.html" target="_blank" target="_blank IFOAMhttp://www.ifoam.org/en/abd-brazilian-b ... ssociation" target="_blank" target="_blank NaturaSihttp://www.naturasi.it/it/chi-siamo" target="_blank" target="_blank Federbiohttp://www.federbio.it/" target="_blank" target="_blank Slow Foodhttp://www.slowfood.it/sloweb/C2744B880 ... 496/sloweb" target="_blank" target="_blank Fondazione diritti geneticihttp://www.dirittigenetici.it/fondazion ... &start=650" target="_blank" target="_blank Ciao Maria Teresa
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21/08/2013, 20:57 |
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libellula69
Iscritto il: 17/01/2012, 22:58 Messaggi: 4788 Località: Altissimo-Vi-Franciacorta
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Penso che le critiche alle superstizioni siano sempre le benvenute ... è una questione di coscienza quindi no alla sentimentalismo pseudoreligioso naturalistico no alla fede nel progresso scientifico evoluzionistico ...
_________________ "nessuna risposta ... è una risposta" (Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano )
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21/08/2013, 21:20 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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mariateresa ha scritto: Biologico è chic, è naturale, è sano, è per persone impegnate a salvare il pianeta rigettando strumenti e metodi usati con razionalità e metodo scientifico, infatti la FAO continua a mandare allarmi perchè non c'è cibo abbastanza per tutti e noi vogliamo produrne meno, e a costo più elevato infine ,come già ricordato,il convenzionale (se fatto bene) è assolutamente salubre.
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21/08/2013, 22:04 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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concordo con ricky75 e con efelide , sull'agricoltura integrata e bio e la sostanziale abisso che li divide sul biodinamico.
sinceramente spruzzare del quarzo stagionato in un corno di bue sulle piante , e' piu vicino alla superstizione che alla scienza..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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22/08/2013, 8:43 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Il mio commento è sparito, devo aver cliccato male, quindi lo ripropongo. ricky75 ha scritto: infatti la FAO continua a mandare allarmi perchè non c'è cibo abbastanza per tutti e noi vogliamo produrne meno, e a costo più elevato infine ,come già ricordato,il convenzionale (se fatto bene) è assolutamente salubre. Ripeto faccio biologico e non sono una fanatica, in quanto alla salubrità non mi esprimo ed è vero che le quantità di produzione sono minori, però i costi non sono più elevati perchè le operazioni culturali sono più o meno le stesse, in quanto alla fame nel mondo, vogliamo parlare di quanto territorio serve per il consumo di carne? o del fatto che sprechiamo tanto da poter sfamare una intera nazione? sono scelte ... e non sempre etiche. Mi viene il dubbio di essere l'unica a fare biologico in questo forum
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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22/08/2013, 9:03 |
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