chiccarosa ha scritto:
La tessitura oggi, nell’occidente, è diventata parte del mondo creativo. Laddove invece è ancora una professione che si fa per necessità di vita, la maggior parte delle volte risulta essere fortemente sottopagata diventando conseguentemente un mestiere malsano e abbruttente.
La tua, chiccarosa, è una giusta osservazione. Purtroppo lo sfruttamento professionale sottopagato e abbrutente, compreso quello minorile, non è una realtà lontana dall'occidente
Le mie foto invece, testimoniano un’altra storia che riassumo per chi ha voglia di conoscerla.
Parliamo della fabbrica del cotone e dei tessuti voluta da una Lady thailandese,
Mrs. Saeng-da nata nel 1919 che trascorse la sua infanzia accanto alla nonna abile tessitrice e tinturista da cui apprese le tecniche.
Saeng-da arricchì le sue conoscenze ed esperienze anche grazie alle tribù che popolavano la sua zona. Da adulta, realizzò al telaio manufatti per la famiglia e durante la seconda guerra mondiale in cui vi fu scarsezza di stoffa, confezionò il tessuto kaki per l’uniforme del marito. Dopo la guerra reperì gli utensili per la tessitura e iniziò la coltura locale della pianta di cotone, coinvolse ed incoraggiò le donne del posto costituendo
l’Unione delle casalinghe. Inizialmente la tessitura era limitata al periodo del raccolto del cotone ma con forte determinazione e grande passione lei concentrò i suoi obiettivi nell’incremento delle opportunità di lavoro per il vicinato, preservando le tecniche di tintura e tessitura e promuovendo la produzione fatta a mano.
I disegni e i colori ottenuti da prodotti naturali quali cortecce di alberi, radici, foglie e bacche, erano unici nella loro realizzazione. L’intero processo, dalla produzione del cotone alla tintura alla filatura alla tessitura furono a cura delle donne parte dell’Unione delle casalinghe.
I tradizionali manufatti e gli oggetti usati per la tessitura possono essere visionati a Baan Rai dove il processo della produzione tessile è stato preservato come eredità di un patrimonio culturale per le future generazioni. Quasi tutte le tessitrici furono classificate come persone capaci di lavorare senza alcuna supervisione. Mrs. Saeng-da è stata una leader e i suoi sforzi nel preservare il lavoro artigianale sono stati lodevoli. E' stata pertanto riconosciuta come fautrice nazionale thailandese del lavoro artigiano.
Questa la storia.
La realtà odierna:
L’affascinante casa interamente in legno su due piani di Mrs. Saeng-da, oggi quasi museo, è un luogo deserto abitato dalla solitaria, silenziosa e non più giovane figlia dell’intraprendente tessitrice e da qualche saltuaria collaboratrice come quella della foto. La figlia della figlia e cioè la nipote di Mrs. Saeng-da si è da tempo trasferita in città, svolge altra attività e nulla la stimola nel valorizzare un tale patrimonio.
Mio marito ed io, quel giorno, eravamo gli unici visitatori erranti in un luogo solitario che un tempo era stato scenario di ferventi attività femminili.
La guida locale, indicandoci il luogo fuori città disse “mentre andate a…. troverete di strada la fabbrica del cotone di Baan Rai, provate a vedere se è aperta perchè ho sentito dire che la stanno chiudendo”
chi avesse voglia di sapere di più o vedere foto del luogo può digitare su google
Pa-Da cotton textile museum Silvia e Matilde, fare banchetti natalizi con i propri lavori deve essere una bellissima esperienza. Quando mi capita di visitare dei mercatini del Natale è una delizia osservare e acquistare da chi, come voi, offre le proprie abilità e fantasticare di poter, per una volta, essere dall'altra parte del banco
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