Il cibo è anche curiosità, riscoperta di sapori e culture, di modi di vivere e di essere… oggi purtroppo i gusti si stanno appiattendo, sia a causa della tecnologia, che toglie quelle note uniche ed irripetibili della produzione manuale, sia a causa della globalizzazione, che permette di trovare tutto ovunque…… E allora, perché non rivisitare antichi sapori ed odori, nel tentativo di riappropriarsi del vero valore del gusto?
Le ricette medioevali recuperate ovviamente sono quelle dei ricchi, che erano gli unici a poter tenere una “nota” di cucina; l’ineguaglianza sociale di fronte all’alimentazione è comune in qualunque tempo, e ancor più lo era in periodi in cui la forbice stava aperta al massimo grado… I poveri infatti, non avevano nemmeno la cucina quale ambiente domestico, ma facevano cuocere i propri cibi (per lo più bolliti) in pentoloni appesi sulla fiamma del camino nella stanza comune. Per capire come stavano le cose, un esempio di menù tipico: esso si divideva in “servizi” (anche 4 o 5) e dopo il secondo o terzo si arrivava all’intermezzo, un modo per “riprendere fiato” ascoltando i musici e ridendo dei giocolieri…. Le portate venivano sistemate sugli ampi tavoli affinché i commensali si potessero servire direttamente “con le mani”. Dimentichiamoci infine i pomodori, le patate e la…. forchetta!!! Molto spesso, anche alle tavole più ricche, i commensali dovevano condividere scodella, bicchiere e tagliere, la fetta di pane o la piastra di stagno su cui si posavano le vivande. L’unica vera difficoltà? Recuperare spezie ormai lontane nel tempo….
Menù d’autunno
Primo servizio: vino dolce e frutta fresca di stagione
secondo servizio: minestra di zucca
terzo servizio: lepre allo spiedo salsa nera
quarto servizio o intermezzo: biancomangiare oltramontano
quinto servizio: ippocrasso marzapane ed infine, cardamomo e anice quali spezie da masticare, a favorire la digestione….
L’ippocrasso è un vino speziato, dolce e piuttosto pesante, ma comunque delizioso. Questa è la sua ricetta:
un litro di vino rosso di buona qualità 150 gr di zucchero a velo 8 gr di cannella in polvere 8 gr di zenzero il polvere 1 pezzetto intero di galanga, ma se risulta introvabile, 1 pezzetto intero di zenzero va benissimo. Mettere il tutto in una zuppiera, mescolare e far riposare due ore. Filtrare e mantenere al fresco prima di servire, per evitare la fermentazione. Si serve in zuppiere usando un romaiolo per versarlo nei bicchieri. Ottimo in chiusura per accompagnare i dolci, digestivo e, in caso di raffreddore, bevuto caldo!!! Servirlo alla fine del pranzo di natale potrebbe essere un’ottima idea!
Sic fac fritatem de pomeranciis Recipe ova percussa, cum pomeranciis ad libidum tuum, et extrahe inde sucum, et mitte ad illa ova cum zucaro; post recipe oleum olive, vel segimine, et fac califieri in patella, et mitte illa ova intus. Et erit pro ruffiani set leccatricibus.
Tradotto e dosato:
6 uova 2 arance 1 limone 2 cucchiai di zucchero 1 cucchiaio olio di oliva
Procedere come una qualsiasi frittata, sbattere le uova, aggiungere il succo dei frutti e lo zucchero e friggere nell’olio. Servire calda. L’acido e lo zucchero impediscono alle uova di rapprendersi, dando vita ad una crema dessert inaspettata dal gusto sorprendente e gradevole… L’unico mistero? Coloro a cui è dedicata….
leggere queste ricette alle 7,45 del mattino mi ha fatto cambiare la colazione solita, (spremuta di arancia e pompelmo rosa, ed un buon cucchiaio di miele in bocca con, un uovo e pancetta, pane riscaldato e un buon bicchiere di vino bianco alla faccia del colesterolo che ho (295)
prego campesino! guarda che se provi l'ippocrasso una volta, come vino scaldabudella invernale, poi è difficile rinunciare.... buona domenica anche a te! bea
un piatto semplice, veloce e appetibile.. ottimo per antipasto, anche se veniva generalmente servito come intermezzo:
LA CARBONATA
ingredienti per 4: 12 fette di prosciutto crudo non troppo salato un cucchiaino di zucchero in polvere (il solito zucchero passato al tritatutto) 1/4 di cucchiaino di cannella in polvere un pizzico di prezzemolo tritato 2 limoni
esecuzione: far scaldere bene una padella senza niente, (sarebbe ottima quella di ferro) quindi dorarvi velocemente le fette di prosciutto e metterle in un vassoio preriscaldato. subito dopo, nella stessa padella, mettere lo zucchero e girando con un mestolo di legno unire prezzemolo, cannella e il succo dei limoni. dopo pochi attimi ritirare dal fuoco vivo e versare sulle fette di prosciutto. servire subito!
un piatto inaspettatamente delicato.... l'unica difficoltà: la velocità! bea