Buonasera. Sono proprietario di circa 2,5 Ha e, ovviamente, vorrei che mi fruttassero qualche euro! Mi sono rivolto ad una Associazione professionale di cui non faccio nome (Coldiretti) ed alla domanda "Come faccio a rendere redditizi 2,5 Ha?" mi viene risposto "Geo, lasciali incolti che è meglio e guadagni di più!!". La risposta mi sembra decisamente priva di professionalità! Premesso che il mio badget è pari a zero eurI e che la mia attrezzatura agricola attuale si limita a: - oltre 500 metri di tubazione da 40 mm; - una motozappa da ben 6 HP a benzina; - una coppia di zappette; - una coppia di frangi-erba; potreste darmi qualche consiglio UTILE? Grazie & Buona serata Geo
Caro Geo, prima una domanda. Hai già un lavoro? Se sì, dedicati a questo terreno, ma a scopo amatoriale, magari coinvolgendo anche qualche amico o parente. Non hai un lavoro ? Potresti provare a coltivarlo, anche in modo professionale, ma dovresti pensare soprattutto a dove e a chi vendere il prodotto.
certo che non gli fate un gran coraggio io ti dico prova a coltivare ortaggi prima per uso famigliare poi quando avrai un po di esperienza allargati e produci considera che la terra rende anche se sopra ci allevi non solo se la coltivi
Marco ha scritto:Caro Geo, prima una domanda. Hai già un lavoro? Se sì, dedicati a questo terreno, ma a scopo amatoriale, magari coinvolgendo anche qualche amico o parente. Non hai un lavoro ? Potresti provare a coltivarlo, anche in modo professionale, ma dovresti pensare soprattutto a dove e a chi vendere il prodotto.
Non ho altro lavoro! Quanto a chi vendere il prodotto potrebbe non essere un problema perchè tra me e figli......... se ne andrebbe buona parte del prodotto! Purtroppo l'associazione non ha voluto fornirmi consigli utili su COSA piantare!
Contando che sei del salento e io del piemonte nn ti posso dire più di tanto ma se dovessi consigliare direi che dovresti guardarti intorno e vedere nella tua zona quali sono le colture più indicate e utilizzarne una parte, proporzionata ai 6 poderosi cavalli della tua motozappa, per produrre verdure da autoconsumo familiare.
Molte sono le variabili che hanno una certa rilevanza: accessibilità del terreno, se è piano o in pendio, la struttura, la fertilità e il pH del terreno, se hai acqua a sufficienza ecc. Saluti Pedru
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: 3 ettari inutilizzati
25/02/2014, 13:50
Se non si hanno soldi per fare investimenti puoi fare a malapena l'orto di casa. Già, perché dovrai pur comprare sementi o piantine, sostegni, concime o stallatico, ecc. ti direi di mettere anche 2 o 3 galline da uova, ma devi costruire un pollaio e un recinto, possibilmente senza creare una orribile baracca di lamiere (+il mangime). Se poi volessi vendere i tuoi prodotti dovresti anche metterti in regola fiscalmente, giusto?
Due ettari e mezzo sono troppi per un orto e pochi per coltivazioni a livello aziendale. Mediamente chi ha un piccolo terreno suddivide il tutto in appezzamneti piu piccoli dove coltiva vari tipi di verdura che poi vende magari ai mercati rionali etc. .ora il problema è che con una motozappa il lavoro della terra è minimo e almebo ogni due anni dovresti.farlo lavorare come si deve magari da un contoterzista. Coltivare comunque significa investire e anchw se con cifre minime ma sempre investire ti tocca sperando poi di poterci rientrare di spese e di trobarsi in tasxco un seppur minimo guadagno. Altrimenti prenditene un pezzetto per farti l orticello e il resto dallo in affitto.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: 3 ettari inutilizzati
25/02/2014, 16:49
Per vendere al mercato ci vuole la partita iva. quanta verdura deve vendere per pagare il contoterzista? Io direi di cominciare con l'orto di dimensioni sufficienti per la famiglia, si fa le ossa e tra un paio d'anni se ne riparla. Per quanto riguarda l'affitto, non so da voi, ma qua se entra qualcuno dentro al terreno poi per levarselo di torno lo si deve pure pagare profumatamente, soprattutto se è coltivatore diretto.