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Re: 21/12/2012

14/10/2009, 20:47

yuvan quelloc eh voglio dire e che , in questi ultimi 50 anni di storia l'agricoltura mondiale e' riuscita ad evolversi passin passetto , in modo tale da riuscirte molte volte a salvare capra e cavoli.
di pari passo , gli altri settori si sono evoluti si , ma a spese delle risorse naturali , sia minerali , che vegetali.
il futuro non e' di quei 4 quinti di laureati nelle facolta umanistiche , che in certi ambiti sopatutto legali tanto di cappello, ma da quel quinto che fi fa un xxxx a tarallo , che fa ingenieria o chimica o fisica , che deve trovare unmodo di produrre energia a basso costo e a basso impatto ambiantale .
gli unici dati di fatto sono 2 primo che le risorse naturali rinnovabili basterebbero se razionalizzati a far vivere 5miliardi di persone , e secondo che siamo gia 6miliardi e passa con un rend di increento.

i cinesi gia hanno detto a chi ha il 4figlio , non diamo l'assistenza sanitaria

duri durissimi , pero e' un segno

noi ,mm vabbe, lasciamo perdere siamo gia in decremento

gli altri che fanno?
ci stanno fagocitando , quali sono le conseguenze?

chissa se tu prima di amamzzare me x rubarbi il bestiame , non vieni a tua volta amamzzato qua qualcun altro che vuole approffittare della tua casa mmentaneamente x svuotarti il frigo...

siamo entrati in un argomento che non e' agricoltura , ma e' social-etica...

Re: 21/12/2012

15/10/2009, 9:10

propongo 2 prese di posizione
una del dottore jeffrey d sachs economista di della colombus university, che da consulenze a molti paesi invia di sviluppo


http://emagazine.credit-suisse.com/app/article/index.cfm?fuseaction=OpenArticle&aoid=133120&coid=36540&lang=ITe per controbilanciare


e quella di vandana shiva
http://emagazine.credit-suisse.com/app/article/index.cfm?fuseaction=OpenArticle&aoid=133120&coid=36540&lang=IT

dal bilanciamento delel tue tesi , si puo avere uno specchio di quello che si puo fare

non dimentichiamo una cosa, che oggi sia l'industria che l'agricoltura risentono molto della globalizzazione

ne risente meno lo stile di vita , nel senso che noi abitiamo in occidente ,zona incui si ha la certezza dei diritti acquisiti .
nel resto del mondo no, e questo anche se sembra poco , edi una importanza notevole .

non avere al certezza dei diritti acquisiti , vuol anche dire che chi viene dopo ( generazioni future o immigranti) deve ricominciare da capo l'iter delle conquiste sociali.

sia il dott, j.d.sachs sono concordi su una cosa che oggi paesi ricchi (e la ricchezza e' data dal settore industriale e dei gruppi finanziari ) sfruttano le le risorse minerali e vegetali di tutto il pianeta.

badate bene Tutto , e non solo dei pesei in via di sviluppo.
l'idea dis fruttamento avviene tramite il controllo dei prezzi delle materie prime .

penso che tocciamo con mano i problemi del prezzo del latte tanto x fare un esempio.

da un alto si impedisce all'agricoltura di crescere nei paesi occidentali
dall'altra pure nei paesi in via di sviluppo

Re: 21/12/2012

15/10/2009, 15:26

la mia opinione a riguardo?
a parte il discorso che è fin troppo comodo attribuire disastri ambientali e crisi di vario genere al "sistema natura", ultimamente stà sorgendo in me il dubbio che tutta questa farsa sia orchestrata ad opera per sviare "il popolino" da quello che stà realmente accadendo in termini di depauperamento delle risorse naturali...
attualmente già stiamo consumando per il 125% delle risorse del pianeta...in pratica ogni anno andiamo in deficit per 1/4 delle risorse...e si accumula il debito di anno in anno.

tutto questo per dire che, secondo me, la soluzione è di adottare a livello globale un sistema decisamente meno impattante e, ahiloro, totalmente differente dal modello capitalista.

visto che non esiste al mondo, capi di governo che non lecchino le scarpe alle multinazionali, una soluzione del genere penso sia di impensabile attuazione, quantomeno a livello pacifico.

ci saranno dei tumulti? è probabile, ci saranno anche delle perdite, ma ho perso fiducia nel genere umano, non penso che saremo così bravi da poterci scansare all'ultimo momento dal baratro.

un'ultima riflessione và al discorso energetico.
a scanso di equivoci, e sono varie volte che lo ripeto in questo forum, l'idrogeno è un vettore energetico, non una fonte energetica pertanto NON è la soluzione, per capire a fondo la differenza fra vettore energetico e fonte energetica, c'è wikipedia.
per quanto riguarda i vari olii di colza, ogm ecc: ci sono dati nei quali si parla di un bilancio energetico POSITIVO del biodiesel:
http://www.grigiotorino.it/progettomeg/biodiesel.htm
Bilancio energetico del Biodiesel[GJ/ ha]

Energia per produrlo 26- 35
Energia ricavata dal Biodiesel 42- 50
Energia ricavata dai sottoprodotti 31- 37

ma lo scarto energetico è basso, BASSO!
questo , per intenderci, vuol dire che qualsiasi carestia, problema di carattere econo-sociale-ambientale, influisce sul rendimento in maniera pesante e drastica.
http://www.biofox.com/4.htm
senza considerare che si andrebbero a sottrarre terreni per l'alimentazione.
senza considerare che il terreno, con questa agricoltura "moderna", stà MORENDO.
sinceramente continuo a non capire come mai, informazioni così elementari non vengano recepite...

comunque, in ultima analisi, il 2012 sarà forse l'inizio della svolta, dal mio canto mi stò organizzando per essere meno energivoro, dipendere meno dal petrolio.
sarà giusto? sarà sbagliato? solo chi vivrà potrà dirlo.

-ma sono sicuro che con il mio operato, mia figlia e i figli dei miei figli non mi ricorderanno come "quello che ha distrutto il loro futuro, la loro terra"-

voi potete dire lo stesso?

Re: 21/12/2012

15/10/2009, 20:06

semplice federico

perche abitiamo in una societa , dove la politica si fa con la pancia piena.

anche chi si schiera facendo proprie politiche sociali , in realta non mette mano sul limitare il superfluo.

che noi ci volgiamo indietrodi 60 anni , o che guardimo lo stile di vita dei paesi in via di sviluppo (che hanno uno stile di vita pari a 50 anni fa) senza voler fare dedl populismo , ma se paragoniamo la vita di un operaio in india con uno occidentale , vediamo che i 2 stili di vita stridono foremente..

2 giorni fa sulla rai le rubriche di nettuno , cioedove spiegano i problemi dell'enegia sui consumi , e sulle problemiatiche inerenti

io nn mi preoccuperei del consumo di energia in agricoltura che e' il 5%

neanche del consumo di energia di navi e treni , altro 5%

ma del resto coe del 90% di consumo tra famiglie e industria

ma mentre i consumi nell'industria stanno calando

le famiglie con il discorso che le uato consumano meno e che il metano costa poco , stanno aumentando i consumi

e questa sarebbe crisi??

un altra questione il costo dell'enrgia,
noi acquistiamo dalla francia (per non dire svizzera o croazia)energia eletrica nucleare( in cui l'enel ha circa il 25-30% del pacchetto azionario) energia eltreica a 25 centesimi il kw, ilpezzo di quella italiana derivante dal petrolio e di circa 56centesimi , il tutot permette di venderla tra i 45 e i 50 centesimi

produrla dal fotovoltaico cosa fino a 5euro cioe 500 euro il megawatt

domsanda del prod de giorgis

sdobbiamo arrenderci solo perche costa 10 volte tanto , o continuare nella ricerca?

oppure dobbiamo cambiare modo di vita

federico una cosa , la fonte principale di energia e' il sole giusto??
paradossalemnte non possiamo consumare piu energia di quanto ne arriva sulal terra.

per cui anche se al posto del biodiesel , facessimo fermentare delle biomasse x estrarne metano , il bilancio complessivo italiano rimarrebbe cmq scarso.

cieo nel calcolo dell'energia che consumiamo , ci dovrebbe essere anche il discorso di quanta ce ne serve per alimentarsi.

io concordo col moderatore Mario , quando si dice che la RICERCA deve optare x valorizzare i terreni meno fertili , per evitare che i terreni migliori(che sono gia facile preda dei palazzinari , di coloro che vogliono farci aree industriali a tutto spiano , basta vedere nella mia citta'i disastri,)entrino in ulteriore concorrenza.

oltre alla ricerca secondo em ce da fare un discorso sociologico , che va un po contro la civilta dello spreco, ma anche vedere l'opportunita in certe zone del pianeta , a fruttare fotovoltaico e eolico (magari tutte e due assieme) ed esportare energia elettrica , nelle zone desertiche , anche se oggi appare antieconomico

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 8:10

Federico82 ha scritto:...ma sono sicuro che con il mio operato, mia figlia e i figli dei miei figli non mi ricorderanno come "quello che ha distrutto il loro futuro, la loro terra"

voi potete dire lo stesso?

Io non so se posso dirlo, ma sicuramente sto facendo del mio meglio perché sia così... è poco? pochissimo! ma è qualcosa!
Ciao, Guido

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 8:36

Questo week-end sono andato, dopo una settimana di lavoro, nella mia "casetta" sulle alture con tanti buoni propositi (..."devo" biotriturare tutti i rovi che ho ammucchiato in modo da non sprecare energia col fuoco, "devo" sistemare il deflusso dell acque, "devo"..., "devo"...)
Arrivando verso casa comincio a vedere rami secchi e verdi sparsi ovunque lungo la strada... in effetti ha fatto un vento eccezionale in questi giorni... scendo dalla macchina ogni volta per spostare il ramo che ingombra il passaggio.
Arrivato davanti a casa ho una strana sensazione guardando il prato che dà sulla valle... troppa luce, troppo cielo... e mi accorgo che ... manca un albero! Un albero che stava lì forse da cent'anni, un vecchio gelso che non dava frutto, ma mi rinfrescava d'estate e mi dava sicurezza e serenità solo a guardarlo... immagino sia stata una tromba d'aria ad averlo abbattuto. Era, lì, disteso, giù dalla scarpata, ancorato con disperazione con le ultime radici al terreno che a malapena gli impediva di rovinare a valle...
E ho pensato a tante cose che ci siamo detti su questo forum: la natura ha il suo corso, a volte ci appare cattiva, crudele, è lei che detta legge e scandisce il tempo che passa e non i nostri "devo fare"...
E poi mi sono anche chiesto, ma è la natura ad aver avuto corso o sono anche qui i cambiamenti climatici provocati dall'uomo ad aver dato una "spinta" a questa situazione (un'estate eccessivamente secca che ha fatto soffrire tutti gli alberi, il terreno improvvisamente troppo impregnato dalle piogge di questi giorni, ecc...)
Ho anche pensato che lo scorso weekend lo guardavo e pensavo di "dover" tagliare qualche ramo di troppo, soprattutto quelli più alti che stavano seccando... ma c'erano altre cose più urgenti da fare... forse se avessi trovato quelle due orette, ora l'albero sarebbe ancora in piedi... era stata colpa mia?...
E infine ho pensato che noi siamo solo un piccolo granello di sabbia e che a volte ci illudiamo di poter fare chissà cosa, ma in realtà il tempo scorre lo stesso, con o senza di noi, non ci aspetta. Era lì da cent'anni, e ora non c'è più.
Poi, quando ho iniziato a tagliarlo in pezzi per evitare che si trascinasse dietro troppa terra giù per il pendio, ho visto ai suoi piedi un piccolo virgulto, ritto, ancorato con forza ad una radice tenace e ... mi sono quasi commosso ... quello sarà il nuovo gelso che forse non produrrà frutti neppure lui, ma darà a me ombra e gioia quando sarò più vecchio, o forse a chi mi seguirà...
Mi direte: cosa c'entra tutto questo con il 21/12/2012... non lo so, ma sento che un nesso c'è.
Ciao ragazzi, Guido

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 9:34

bellissimo post, nuntadescià,
il tuo ragionamento non fa una grinza, io personalmente preferisco più pianificare prima che tagliare poi...ma il ragionamento non fa una grinza!
per quanto riguarda il tuo gelso, mi dispiace, ti comprendo!
per quanto riguarda tutto il discorso dell'erosione ecc ecc, ti faccio una domanda: "hai mai visto un'albero spontaneo venir su in una zona esposta?"
intendo: qualcosa di veramente naturale.

il piu delle volte, la progressione del bosco avviene in modo da evitare che ci siano situazioni come quelle da te descritte, pertanto il tuo gelso avrebbe avuto tutta una serie di piante attorno che, probabilmente, l'avrebbero salvato.
stà di fatto che ogni tanto le piante cadono, anche nei boschi.

ma dopo 10 anni di trekking alle spalle, ho visto molti piu casi di alberi caduti in zone mal riforestate, che su boschi diciamo "vergini"
come ripeto: qui in Umbria, malgrado tante chiacchiere sull'ambiente, si continua a devastarlo impunemente,
io personalmente proposi attività di riforestazione, coinvolgendo anche associazioni tipo il CAI ecc ecc.
neanche mi hanno risposto.
bel modo di salvaguardare la montagna....

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 9:56

Bravo Fede, sono d'accordo pienamente con te :!:
Un caro saluto anche a Guido
Dommi

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 20:50

io sono di un altra idea

chi non inizia mai , non finisce mai.

che sia un ficomoro , un noce , o una robinia , in genere i terreni con problemi di stabilita sono quelli piu datti a essere rimboschiti .

ma il problema e' u altro , oltre a quello della destinazione , e cioe che e' se skpra ci paghi tasse e affitto , cerchi sempre di tornare a casa dei tuoi soldi.

belli i discorsi sul cibo sull'energia , ma nel fututo 2012 o no , l'economia ci sara sempre..

Re: 21/12/2012

16/10/2009, 20:55

grintosauro ha scritto:
belli i discorsi sul cibo sull'energia , ma nel fututo 2012 o no , l'economia ci sara sempre..


...perchè?
guarda che fino a non molto tempo fa, il sistema piu usato per lo scambio di beni era il baratto.

fra l'altro non mi pare che il mondo giri unicamente attraverso lo scambio di moneta, tutt'altro
ci sono intere popolazioni che fanno del baratto il loro modo di vivere...e vivono dignitosamente, senza particolari problemi e con la certezza di un futuro per i loro figli. (fintanto che, ovviamente, non arrivano le multinazionali).

quindi: non pensare che le invenzioni economiche degli ultimi 100 anni siano destinate a durare nel tempo, probabilmente sarà l'esatto opposto.
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