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Un’alternativa al blocco della covata
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ne abbiamo già parlato da qualche parte della divisione della famiglia, la covata da una parte e le api da un’altra, seguita da un trattamento con ossalico ma qualcuno l'ha messa in pratica su larga scala. Nel numero 8/2011 della rivista L’Apis, Francesco Panella riporta la sua esperienza con questo metodo applicato a quasi 350 alveari tra il 7 e 15 luglio 2011. Il procedimento consiste nell’asportazione totale della covata, 5/6 favi per alveare, uova incluse, quindi una specie di messa a sciame della famiglia, alla quale sono stati dati poi un po’ di favi costruiti e un po’ di fogli cerei, e stata stretta con il diaframma, trattata con gocciolato entro i due giorni successivi e poi ha ricevuto il melario. Con la covata asportata sono stati fatti dei nuclei nei cassettini di polistirolo con cinque favi di covata nuda e uno di covata ben coperta di api, che hanno ricevuto nei giorni successivi una cella reale e un trattamento con gocciolato dopo 14/16 giorni dalla formazione. In pratica si sono ricreate le condizioni post sciamatura, con la famiglia di base diventata lo sciame ed il cui sviluppo “è parso assimilabile alla vivace e magnifica forza vitale dello sciame che in pochi giorni ritesse e rifonda la sua casa …”, mentre i nuclei, che si trovavano nella condizione di una famiglia dopo la sciamatura, hanno presentato una buona percentuale di fecondazione delle regine e uno sviluppo (senza alcuna nutrizione) più che sufficiente per l’invernamento. Sicuramente, il metodo richiede più materiale (e meno mano d’opera, probabilmente) rispetto al blocco ma ha il vantaggio di non interrompere la deposizione delle regine, una cosa da non sottovalutare, per come la vedo io.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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11/07/2012, 23:56 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Obombo ha scritto: ... trattata con gocciolato entro i due giorni successivi e poi ha ricevuto il melario. ... Con la covata asportata sono stati fatti dei nuclei nei cassettini di polistirolo con cinque favi di covata nuda e uno di covata ben coperta di api ... Hey, Romeo, ho un paio di domande. Perche' hanno ricevuto il melario? Pieno? coperta di api della famiglia da cui provengono o da una famiglia diversa? Grazie per le informazioni. Maddmax
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12/07/2012, 0:29 |
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Homomellifica
Iscritto il: 21/12/2011, 11:24 Messaggi: 41 Località: Gorizia
Formazione: Perito agrario
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Nella mia zona questa pratica è eseguita anche da chi ha 600 alveari e ha finora dato risultati molto buoni, vi è un risparmio di medicinali ma è necessario avere un numero di arnie o portanuclei doppio ed è piuttosto impegnativo. quest'anno volevo attuarlo pure io, ma non avendo portanuclei pensavo di sistemare le mie famiglie per un mesetto all'interno di un doppio melario (mi è stato assicurato che è un metodo usato con successo anche da altri). Se però nella stessa batteria (5 casse in fila) io decidessi di eseguirlo solo ad alcune, secondo voi è possibile che ci sia un effetto deriva delle api verso le casse vicine dotate di regina?
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12/07/2012, 9:34 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Maddmax1 ha scritto: Perche' hanno ricevuto il melario? Pieno? coperta di api della famiglia da cui provengono o da una famiglia diversa? Il melario ovviamente vuoto e con la speranza che le api raccolgano qualcosa, e alcune lo hanno fatto, ma questo dipende anche dalle fioriture di fine estate-autunno. Per quanto riguarda i nuclei, presumo con api provenienti dalla stessa famiglia, anche per motivi logistici, ma in definitiva cambia poco. Homomellifica ha scritto: Se però nella stessa batteria (5 casse in fila) io decidessi di eseguirlo solo ad alcune, secondo voi è possibile che ci sia un effetto deriva delle api verso le casse vicine dotate di regina? Il metodo, cosi come descritto da Francesco Panella, prevede la messa a sciame della famiglia nella stessa cassa, quindi non ci saranno alveari senza regina ma soltanto nuclei senza regina e per questi bisogna trovare una nuova postazione.
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12/07/2012, 23:11 |
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miche75
Iscritto il: 19/08/2009, 10:40 Messaggi: 585 Località: Torella del Sannio (CB)
Formazione: Scienze e Tecnologie Alimentari
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Obombo ha scritto: Con la covata asportata sono stati fatti dei nuclei nei cassettini di polistirolo con cinque favi di covata nuda e uno di covata ben coperta di api, che hanno ricevuto nei giorni successivi una cella reale e un trattamento con gocciolato dopo 14/16 giorni dalla formazione.
Grazie Romeo, molto interessante. 5 favi di covata nel cassettino, ma le api coprono soltanto un favo! E se le temperature dovessero scendere troppo?!! Non ce la farebbero a tenere caldi tutti i 6 favi!! Perché aggiungere cella reale? soltanto per guadagnare tempo? In caso di mancanza, facciamo fare tutto a loro?!!! E perché il trattamento dopo 14/16 giorni? non conviene aspettare che sia sfarfallata tutta la covata? Quindi 24 giorni? Ringrazio tutti per i chiarimenti a presto Michele
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16/07/2012, 23:29 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Michele, i favi nel polistirolo sono sei, di qui solo uno coperto, ma le api continuano a sfarfallare e in pochi giorni l'arnietta si riempie. Per la temperatura non ci sono problemi di questi tempi, forse una parte della covata soffrirà ma non sono tanto sicuro. L'anno scorso, da un favo con uova e larve piccole, abbandonato per un giorno da solo in un polistirolo le api hanno tirato su celle reali. Per quanto riguarda le regine, penso sia stata scelta questa soluzione per avere la certezza della qualità di queste. Facendo cosi è ovvio che la prima covata opercolata della nuova regina si sovrapporrà al'ultima della vecchia, quindi il trattamento non avrà un'efficienza di 100%.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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17/07/2012, 0:31 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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E se il procedimento fosse svolto a settembre? Sarebbe ugualmente valido? E se fosse, sarebbe opportuno anche un trattamento tampone estivo? Grazie,
_________________ Saluti, Flavio.
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19/07/2012, 8:54 |
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miche75
Iscritto il: 19/08/2009, 10:40 Messaggi: 585 Località: Torella del Sannio (CB)
Formazione: Scienze e Tecnologie Alimentari
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Obombo ha scritto: Per quanto riguarda le regine, penso sia stata scelta questa soluzione per avere la certezza della qualità di queste. Facendo cosi è ovvio che la prima covata opercolata della nuova regina si sovrapporrà al'ultima della vecchia, quindi il trattamento non avrà un'efficienza di 100%. Grazie per la risposta, Romeo. Però, se si decide di far allevare celle reali, anzicché acquistarle, forse passerà abbastanza tempo per ottenere buoni risultati al trattamento!! Flavio ha scritto: E se il procedimento fosse svolto a settembre? Sarebbe ugualmente valido? E se fosse, sarebbe opportuno anche un trattamento tampone estivo? Grazie,
ciao Flavio, secondo me a settembre dovresti inserire una regina già fecondata (non so se in quel periodo se ne troveranno in giro!), altrimenti rischi di far cominciare l'inverno in compagnia di una regina sterile!! E se aggiungi una regina fecondata non avrai blocco di covata!! ciao Michele
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19/07/2012, 17:11 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Flavio, puoi fare nuclei che allevano nuove regine , teoricamente quando vuoi, il nucleo ha bisogno di 25-30 gg per allevare una regina , ci devono essere fuchi in abbondanza, ci deve essere un buon apporto di nettare e polline nel periodo di allevamento regina, Il clima nel periodo di accoppiamento non deve essere molto caldo o molto freddo, il nucleo deve avere un buon numero di api giovani SANE durante la ripresa della deposizione, le api devono poter bottinare secondo il fabbisogno crescente della popolazione, flora in abbondanza e tempo buono per circa 2 mesi dalla deposizione. In alcune regioni questo è possibile in altre non lo sò. Ninno
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19/07/2012, 22:40 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Ciao, grazie per le risposte. Nella mia zona fare nuovi nuclei a settembre sembra sia possibile, ho sentito diversi che lo fanno...
_________________ Saluti, Flavio.
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23/07/2012, 23:06 |
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