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Trattamento con acido ossalico

15/07/2020, 18:55

Salve a tutti, mi presento. Mi chiamo Adriano e da poco tempo mi sto appassionando all'apicoltura.
Per adesso ho due famiglie e vorrei procedere a crearne una terza. Adesso però ho un piccolo problema, dovrei fare il trattamento con acido ossalico per la varroa, ma se faccio l'ingabbiamento della regina dopo aver creato il secondo sciame allora il primo sciame sarà indebolito e con la regina ingabbiata non avrò covata.
Sapete dunque consigliarmi un modo efficace per combattere la varroa senza fare blocco di covata e dunque senza indebolire la famiglia?

Re: Trattamento con acido ossalico

16/07/2020, 17:14

Hai già cercato l'argomento in qualche discussione?

Re: Trattamento con acido ossalico

17/07/2020, 13:42

Si, ma purtroppo continuo ad avere dubbi riguardo al mio caso specifico.

Re: Trattamento con acido ossalico

17/07/2020, 20:10

Secondo me, il blocco le indebolisce meno di quanto possa fare la varroa: adesso il blocco e l'ossalico é la migliore cosa che tu possa fare, ma comunque verifica l'infestazione facendo la conta della caduta. Se la caduta non é importante puoi puoi trattare con formico od ossalico spruzzato, ma le percentuali di abbattimento non sono così rassicuranti...In alternativa se hai la possibilità di appoggiarti ad un apiario di sevizio ad almeno 3 km per una 20 gg, basta formare un nucleo con favi di sole scorte e regina, che potrai trattare subito e poi lo riporti dopo 23 gg nell' apiario di partenza, dopo che la famiglia avrà fatto una nuova regina e sfarfallato tutta la covata.

Re: Trattamento con acido ossalico

19/07/2020, 21:48

Tolti gli acidi organici, che non sono compatibili, a mio avviso, con la creazione di un nuovo nucleo (cosa che io non farei comunque, in questo periodo), una soluzione potrebbe essere l'abbinata amitraz, timolo. La riuscita della divisione dipende dalle risorse del territorio da qui a inizio inverno. Do per scontato che il nuovo nucleo lo fai con una regina acquistata.

Re: Trattamento con acido ossalico

28/12/2020, 21:51

Ciao a tutti , vi chiedo alcuni chiarimenti.
Ho effettuato due trattamenti con acido ossalico sublimato a distanza di una settimana. Premetto che avendo le api a qualche km dal mare , è ancora presente covata , seppur limitata.
Ho 4 arnie e quella messa peggio ha avuto finora , a seguito dei due trattamenti, una caduta di circa 1800 acari , mentre le altre tre dai 300 ai 600.
Dovrò fare come minimo un terzo trattamento di nuovo a distanza di una settimana, per coprire lo sfarfallamento .
Secondo la vostra esperienza si tratta di una caduta grave? Non ho ancora un metro di misura per farmi un'idea.
Inoltre mi chiedevo se ci fosse qualche controindicazione nel trattare con sublimato in presenza di candito.
E per ultimo : è attuabile una sorta di piano di trattamenti con sublimato per mantenere bassa l'infestazione, durante tutta la stagione , oppure è controindicato per eventuali danni alle api o fenomeni di resistenza della varroa ? (Che mi sembra di aver letto però che non sussista con l'uso di ossalico).
Nel senso, è possibile sublimare tipo una volta al mese per non fare decollare l'infestazione?
Grazie.

Re: Trattamento con acido ossalico

29/12/2020, 8:45

I trattamenti andrebbero fatti 2 volte l'anno, seguendo le linee guida delle associazioni di zona, sarebbe preferibile che a farli fossero il maggior numero di apicoltori possibile, in modo da limitare la reinfestazione da parte di altri apiari.
E vanno fatti senza mielari o altro, per questo non è possibile farli "ogni tot" durante la stagione, in cui è presumibile la presenza di mielari o nutrimento.
Non conosco i "numeri" delle varroe, mai contate, come non so come sono formate le tue famiglie (quanti telai presidiati ecc.)
Ps. Secondo alcuni ben informati (e con apiari efficienti) sarebbero da preferire cicli di sublimato più ravvicinati, anche ogni 3 giorni, io li faccio ogni 4, e non ho avuto problemi al momento.

Re: Trattamento con acido ossalico

29/12/2020, 14:01

Grazie per la risposta. Credo che tratterò ad oltranza fino a caduta prossima allo zero . Considerando che al momento credo si sia bloccata la covata con l'abbassamento delle temperature di questi giorni, penso che riuscirò a fare pulizia con un altro trattamento o due.
Ho stretto gli alveari su 5 telaini ed avevo trattato in estate con blocco di covata e gocciolato.
Visto che le casse hanno abbondanti scorte aspetterò la fine del trattamento per inserire il candito.. lo metterò per gennaio e febbraio e per coprire la ripresa .
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