ho iniziato questa primavera con quttro nuclei, adesso dopo il raccolto di acacia ho creato dei nuclei lasciando che si allevassero una regina da se. Adesso la covata è quasi tutta schiusa e vorrei , prima che la regina inizi a deporre, fare un trattamento per la varroa. Secondo voi come mi conviene intervenire?Sono indeciso se effettuare l'ossalico gocciolato o, come mi hanno consigliato alcuni apicoltori, di farlo nebulizzato che sarebbe meno invasivo per i nuclei. In che dosi mi converrebbe intervenire? Ringrazio anticipatamente chi vorra rispondere .

In questa sezione ci sono diverse discussioni sull'argomento, come questa:
api-f53/quali-trattamenti-t10037.html
Ciao,
Marco

Salve a tutti ieri considerata la giornata di sole e calma mi sono dedicato a fare il trattamento antivarroa come l'anno precedente nell'occasione ho tolto i melari che avevo lasciato per ripulirli,tranne in un'arnia che ho trovato i telaini per lo piu' di metà pieni di miele fose di edera e ho rimandato il trattamento anche perchè ho notato una buona quantità' di bottinatrici a trasportare polline induento che vi sia della covata correggetemi dove ho sbagliato.
Nelle altre arnie ho tolto i melari nonostante i telaini da nido erano pieni ho eseguito il trattamento in seguito mi è venuto il dubbio se dovevo sostituire uno o piu telaini pieni e sostituirli con telaini da costruire; ho fatto male non farlo se ci sarà ancora produzione posso sostituirli e dei telaini con miele cosa ci faccio lo posso conservare per alimentare quest'inverno come per l'uomo è tossico
Inoltre ho trovato in qualche arnia delle vespe mi chiedo come hanno fatto e come posso eliminarle cosa puo' accadere
Sono un neoapicultore della zona del Parco del Pollino
saluti a tutti
Pietro

Per quel che riguarda le vespe, usa la tecnica qua descritta; è molto efficace

http://www.apicolturangrisani.it/tecnic ... veari.html

Ciao Perronepi,
se mi dici che il melario, da far ripulire , è stato usato per accumulare miele vuol dire che lo hai messo sul nido e non sul coprifavo con il foro del nutritore aperto.
Il miele di edera lo riconosci perchè ha un odore particolare dal gusto amaro e poco gradevole, cristallizza rapidamente.
I favi da nido possono prendere umidità ed ammuffire se non presidiato dalle api per cui è consigliato toglierli e metterli a magazzino per essere utilizzati all' occorrenza.
Le api si stanno preparando per l' inverno non costruiranno favi.
Le vespe non sono un problema , tanto meno in questo periodo perchè le operaie vanno a morire e le nuove regine , con i primi freddi, andranno in letargo.
Ninno