trattamento antivarroa

Cerco di spiegarmi meglio.
Il trattamento che hai fatto a lug è stato fatto bene perchè hai trattato in assenza di covata ma quante varroa si sono salvate?, è difficile saperlo.
La famiglia rinvigorita dal fatto che è diminuita la pressione del nemico, aiutata dai mesi di ago,set,ott e oltre per molte località si è data da fare per cercare di raggiungere quel numero di api necessario a passa l' inverno ma anche la varroa si è data da fare e ti ritrovi a fine anno con molte varroa, molte api parassitate e cioè una famiglia debole.
Per questo , a mio parere , è utile continuare la lotta in autuno piuttosto che aspettare il cosiddetto trattamento in inverno con blocco covata naturale.
Il doppio ingabbio è un suicidio.
Ninno

Io quest'anno ho fatto il trattamento post eucalipto (fine luglio inizio agosto il blocco) e poi a dicembre.
Ma non mi piace l'indebolimento post blocco che subiscono le famiglie.

Ciao Marvel,
ho fatto la stessa osservazione più di 2 anni fà quando per 2 anni di seguito ho fatto il blocco covata.
Qui di seguito riscrivo quanto scritto a suo tempo sul blocco covata estivo fatto nel mio apiario e per le tempistiche usate , clima, fioriture e quant' altro potrebbe non valere per tutti.
A fine lug la covata è fortemente ridotta, la varroa abbondante , la covata parassitata al massimo.
Ho imprigionato le regine ai primi di ago, liberate il 20-21 ago e fatto il gocciolato.
Situazione api dopo 21 gg , le vecchie sono morte per anzianita e molte giovani parassitate sono state portate al cimitero per cui la regina si è ritrovata con un numero ridotto di api per raccogliere e accudire la covata, la ripartenza è stata fiacca.
La regina si è presa 3-5 gg per iniziare a deporre e dopo altri 21 gg sono iniziate a nascere le nuove api sane ma nel fratempo molte sono morte di vecchiaia o di vecchiaia anticipata per essere state parassitate.
Dopo 48-55 gg e siamo arrivati quasi a fine set l' alveare si trova in una face difficile e non basterà ott-nov (ammesso che farà caldo e ci sarà abbondante fioritura) per farla ripartire bene.
Altra cosa è se avessi anticipato il blocco, per esempio ai primi di lug ma non l' ho più fatto.
Ho anche notato che il gocciolato in inverno riduce sensibilmente il numero di api.
Ninno

Se le regine venissero bloccate sui favi le regine continuerebbero a deporre a treno.
Inoltre si potebbero recuperare i favi su cui le regine erano state bloccate, per riunirli in un' unica cassa dentro cui sono state messi un numero adeguato di nutrici+nutrimento per poi trattarli alla schiusa (magari separando la regina durante il trattamento).
Ma, siccome tutti vogliono risparmiare quattro soldi (taccagni, avaracci!!) e molti hannno piu' alveari di quelli che riescono a curare bene ...
Maddmax

Io ho ritardato i trattamenti invernali perché le famiglie mi sembravano troppo deboli per resistere ad un altro blocco.

Devo trovare l'alternativa al blocco.

Anche facendo come dici tu, Madd, la solfa non cambia. Per 42 giorni non hai ricambio generazionale.

Quindi la soluzione è fare uso di formico oppure?
Pulire le api più frequentemente quando togli i melari?

Oppure timolo gel per restare nel bio...?

Marvel ha scritto: ... Anche facendo come dici tu, Madd, la solfa non cambia. Per 42 giorni non hai ricambio generazionale ...

Secondo me, cambia! Perche' durante il blocco la regina depone 20000-30000 uova che si traducono in api giovani a fine stagione le quali, se la stagione e' bella, raccolgono l' edera o i settembrini e, se la stagione si raffredda, scaldano la regina per tutto l' inverno.
Maddmax

Io l'ho fatto su un apiario e il raccolto settembrino l'ho fatto solo su una cassa.

Riproverò l'anno prossimo.

Si', beh ... ma il mio punto era piu' che altro sul confinamento su favo anziche' nelle gabbiette di nerda.
Maddmax

Ciao Mad,
con il tuo scritto finale ci vuoi fare sapere che i tuoi colombi viaggiatori di cui conosciamo i numeri hanno vinto a Poitiers e Vienna?.

Saranno almeno 20 anni che non facio più raccogliere miele di edera ai mie alveari, fanno una faticaccia a raccoglierlo per poi intasare i nidi di miele che indurisce rapidamente e devono poi fare un altro lavoraccio per andarlo a buttare perchè non lo utilizzano.
Ninno