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Trattamento acido ossalico 
Autore Messaggio

Iscritto il: 17/01/2010, 18:20
Messaggi: 19
Località: Motta di Livenza (Treviso)
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io ho ancora covata, ma stimo di avere quel numero di varroe in 2 famiglie.
Ieri ho riscontrato covata a sacco in entrambe per qualche cella... troppa varroa?
Ho ancora mezzo telaino di covata non opercolata (pochissime uova), quindi non potrò fare l'ossalico almeno per 20 giorni.
Non saprei valutare la cosa...
francesco


06/11/2013, 12:06
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Iscritto il: 17/04/2010, 20:01
Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Ciao Rosina,
siccome il trattamento è stato fatto in assenza di covata (beati voi, da mè c' è sempre covata) non credo che sia necessario fare altro.
Ninno


06/11/2013, 19:17
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Iscritto il: 18/11/2010, 19:37
Messaggi: 2627
Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Quest'anno le mie famiglie , dato il clima mite , oggi alle 12 eravamo a 20 all'ombra 27 al sole, sono piene di covata e fortunatamente per il momento sono belle sane , si vede che i trattamenti fatti ad agosto e settembre hanno dato i loro frutti.
Purtroppo sono circondato da edera in piena fioritura , e la qual cosa mi disturba, a parte il fatto che ho scorte per sostituire questo tipo di miele, ma non so se saranno sufficienti per famiglie che da cose stanno andando le cose saranno forti, e quindi di riflesso forti divoratrici.
Per me ripetere un trattamento di ossalico gocciolato può creare seri problemi alle famiglie .
ciao nicol


06/11/2013, 20:04
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Iscritto il: 18/04/2012, 9:42
Messaggi: 160
Località: Carceri (PD)
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Grazie a tutti.
Mi sono permesso, anche per un mio promemoria, di inserire alcune notizie/accorgimenti, che ho trovato qua e là, e che ho un pò adattate (secondo la mia grande esperienza :D).
Se ci fossero degli errori ben vengano le correzioni.

"
Principio attivo: Acido ossalico.
Periodo di trattamento novembre-dicembre. Deve essere usato in assenza di covata.
Temperature: > 10°. Meglio agire con temperature più alte. Per i trattamenti fatti verso sera si può assistere alla triste visione di api morte. Per le irrorazioni fatte nelle ore 10,30 - mezzogiorno, le api morte sono per fortuna, pochissime. Possono, infatti, uscire-buttarsi all'esterno al sole, riprendersi e rientrare tra le sorelle.
Durata effetto acaricida: prima di veder cadere le varroe, devono passare 48-72 ore.
Preparazione: In commercio lo si trova in forma anidra o diidrata. Per la forma diidrata utilizzare un litro di acqua demineralizzata, 400 grammi di zucchero, 80 grammi di acido ossalico.
Utilizzo: Gocciolare 50 cc di soluzione con una siringa trasversalmente i favi. Ridurre la dose in proporzione al numero di favi effettivamente presidiati dalle api.
Numero di trattamenti e tempi di esecuzione: Un trattamento in assenza di covata . Ogni trattamento può essere eseguito in pochi minuti. Non è obbligatorio ma consigliabile il telaino diagnostico o fondo antivarroa. Ripetere il trattamento una seconda volta se la caduta di varroe è superiore a 200.
Precauzioni: L'acido ossalico è tossico, quindi non respirare i vapori.
Effetti sulle api: Possibili danni alle famiglie troppo piccole e possibili danni alle regine.
Residui: E' sicuramente uno dei prodotti più tranquilli dal punto di vista dei residui nel miele e nella cera. Infatti l'acido ossalico èun prodotto naturale presente nel miele.
Efficacia: 80-95% di caduta varroa,in assenza di covata,bassa.
Laboriosità: elevata.
Nota: è un ottimo prodotto da utilizzare a novembre-dicembre in quanto, in questo periodo, è molto efficace.
"


07/11/2013, 10:14
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Iscritto il: 09/07/2012, 20:51
Messaggi: 296
Località: ROMA
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Rosina i 50 cc che tu indichi sono per singolo spazio tra i telaini? perchè a me risultano 50 ml per arnia da 10... :?


08/11/2013, 10:50
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Iscritto il: 18/04/2012, 9:42
Messaggi: 160
Località: Carceri (PD)
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Cita:
i 50 cc che tu indichi sono per singolo spazio tra i telaini? perchè a me risultano 50 ml per arnia da 10...

Ciao asterixxx.
La dose di 50cc, che poi equivale a 50ml, si intende per arnia da 10 telaini presidiati (5ml x favo).
Se il numero di telaini dovesse essere inferiore si dovranno fare le giuste proporzioni.


08/11/2013, 11:18
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Iscritto il: 29/11/2013, 18:21
Messaggi: 3
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Ragazzi mi serve una mano su alcuni dubbi e vorrei approfittare della vostra grande esperienza per dei chiarimenti...Vivo in Irpinia,il freddo è iniziato da meno di un mese,e quando ci sono belle giornate c'è ancora da parte delle mi apine importazione di polline di corbezzolo e nespolo,dalla visita fatta non c'era ancora il blocco di covata,dovrei effettuare il trattamento per la varroa prima che si diffonda in modo incontrollato,cosa mi consiglia di fare?
Posso ugualmente fare la sublimazione di A.O. oppure è inutile in presenza di covata?
E nel caso possa farlo ugualmente in presenza di covata quanti trattamenti sublimati dovrei fare?
Vanno bene 2,5 g di A.O. per arnia?
Sicuro di una vostra risposta vi saluto anticipatamente e vi ringrazio ciao Sandro


11/12/2013, 14:12
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Iscritto il: 16/12/2012, 13:44
Messaggi: 297
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Il testamento lo poi fare con il sublimato 2 g a famiglia ache in presenza. Di covata solo che devi ripeterla per coprire 24 gg,praticamente per 4 volte ogni 6 giorni


11/12/2013, 15:05
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Iscritto il: 18/11/2010, 19:37
Messaggi: 2627
Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Il trattamento sublimato normalmente si fa ogni 4 gg. per 6 volte , per coprire tutto il ciclo di covata, 6 gg. lascia un lasso di tempo lungo .
Per Matrix , ma sei sicuro che il polline importato sia anche di corbezzolo :?:
ciao nicol


12/12/2013, 18:27
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Iscritto il: 17/04/2010, 20:01
Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Con la modifica apportata alla mia siringa da 60ml ho risolto 2 problemi, il primo è stato quello di non dover acquistare una siringa ogni volta perchè il gommino della precedente induriva ed il gocciolamento diventava difficile ed il secondo perchè riesco ad ottenere un gocciolamento costante che non è possibile ottenere spingendo il pistone della siringa.
Il diametro del tubicino stabilisce la quantità di liquido da far uscire ed il chiodo fà da tappo quando devo riempire la siringa.
Apro l' alveare, conto il numero di favi con api, riempio la siringa, mi metto sull' arnia, tolgo il chiodo e passo fra i favi coperti di api.
Per stabilire il diametro del tubicino di scarico bisogna fare delle prove, ho utilizzato un pezzo di tubicino da flebo, il flusso è veloce ma mi sono abituato e faccio subito a finire il mio lavoro.
Ninno


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14/12/2013, 15:23
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