E' un fatto inevitabile e fisiologico che ha a che fare con le leggi di Darwin. Tutti i parassiti ,così come i batteri agli antibiotici e fra migliaia e migliaia di anni gli uomini all' inquinamento, diventano presto o tardi resistenti agli antiparassitari data la loro consistente presenza nell' ambiente che favorisce la sopravvivenza e la moltiplicazione di varroe resistenti figuriamoci poi anche se molti praticoni li usano senza un criterio basato su solidi fondamenti scientifici. Non sarà certamente il caso della gente qui ma quando io chiedo a molta gente cosa usa contro la Varroa questi rispondono "maaaah c' ho quello la che mi da le stecche" e non sa manco cosa contiene. Quella è la gente che sicuramente usa questi prodotti senza criterio e crea una pressione di selezione in tal senso...; finchè non ci sarà una linea accertata e comune sulle terapie e sulle profilassi, le resistenze saranno all' ordine del giorno. Comunuqe per il sopraccitato discorso faranno prima le ligustiche ad imparare a "convivere" con il problema come le loro colleghe asiatiche che gliel' hanno trasmessa che noi a scoprire un rimedio definitivo, nel frattempo potremo solo cercare di arginare il problema scoprendo sempre nuovi prodotti man mano che gli acari svilupperanno resistenze.
francescoar ha scritto:
Se avete fatto caso le api stanno divenendo resistenti all'acido ossalico.
Di questi tempi le colonie sono bombardate di acido ossalico ripetutamente.
Parlando con dei colleghi apicoltori è venuto fuori che se l'acido veniva ripetuto 10 anni fa faceva danni visibili. Attualmente non sono visibili con le giuste dosi almeno nel breve periodo.
Come volevasi dimostrare, come le varroe con il timolo, anche le api sensibili a troppo acido sono morte e sono sopravvissute e riprodotte le famiglie che avevano nel loro dna una maggior resistenza all' intossicazione da ossalico.