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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Potresti provare a vedere se in Italia vendono ancora una preparazione di Bacillus thuringiensis attiva contro i lepidotteri. E' una cosa come quella che vendono in farmacia contro le zanze (Bacillus thuringiensis var. Kurstaki, se non mi sbaglio). Esisteva di sicuro ma con quei ministri dell' ambiente che vi ritrovate, potrebbero averla messa fuori legge perche' costituisce un' inaudita crudelta' contro le povere larve. Non farti vendere la tossina ma i batteri disidratati. Ceppi diversi di Bacillus thuringiensis sono altamente specifici. Se non riesci a trovarlo, l' unica soluzione e' di levare tutta la cera (!) fonderla per i regali di Natale (dei prossimi 150 Natali) e fare fare i nuovi favi alle api finche' sei ancora in tempo. Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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26/07/2012, 0:16 |
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blaesus
Iscritto il: 21/04/2011, 17:54 Messaggi: 65 Località: Cisterna di Latina
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Ciao siamo proprio sicuri dell'equazione tarme della cera nel cassettino anti varroa = tarme della cera nel nido?
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26/07/2012, 8:08 |
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humblebee
Iscritto il: 23/12/2011, 19:29 Messaggi: 528
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Non vedo perchè allarmarsi, le tarme della cera sono normalmente presenti all'interno dell'alveare. Se la famiglia è forte raggiungono un equilibrio e non creano nessun danno (se non al massimo qualche tragitto in cui non viene deposta covata).
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26/07/2012, 8:39 |
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marcolaretino
Iscritto il: 11/02/2012, 1:50 Messaggi: 49 Località: Arezzo - Rigutino
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blaesus ha scritto: Ciao siamo proprio sicuri dell'equazione tarme della cera nel cassettino anti varroa = tarme della cera nel nido? ...spero tanto di no, ma non ho esperienza, quando toglierò i melari darò una bella occhiata ai nidi. Mi porterò dietro la pistola per sparare alle tarme...
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26/07/2012, 12:48 |
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marcolaretino
Iscritto il: 11/02/2012, 1:50 Messaggi: 49 Località: Arezzo - Rigutino
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humblebee ha scritto: Non vedo perchè allarmarsi, le tarme della cera sono normalmente presenti all'interno dell'alveare. Se la famiglia è forte raggiungono un equilibrio e non creano nessun danno (se non al massimo qualche tragitto in cui non viene deposta covata). Le famiglie mi sembra che stiano bene, e stranamente quella che mi sta dando le maggiori soddisfazioni è proprio quella dove ho trovato le tarme nel cassettino. Se le trovo nel nido della mia amata famiglia preferita sarò spietato. ...purtroppo sono fatto così, l'idea di una anomalia nel sistema mi disturba da morire.
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26/07/2012, 12:53 |
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marcolaretino
Iscritto il: 11/02/2012, 1:50 Messaggi: 49 Località: Arezzo - Rigutino
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Maddmax1 ha scritto: Potresti provare a vedere se in Italia vendono ancora una preparazione di Bacillus thuringiensis attiva contro i lepidotteri. E' una cosa come quella che vendono in farmacia contro le zanze (Bacillus thuringiensis var. Kurstaki, se non mi sbaglio). Esisteva di sicuro ma con quei ministri dell' ambiente che vi ritrovate, potrebbero averla messa fuori legge perche' costituisce un' inaudita crudelta' contro le povere larve. Non farti vendere la tossina ma i batteri disidratati. Ceppi diversi di Bacillus thuringiensis sono altamente specifici. Se non riesci a trovarlo, l' unica soluzione e' di levare tutta la cera (!) fonderla per i regali di Natale (dei prossimi 150 Natali) e fare fare i nuovi favi alle api finche' sei ancora in tempo. Maddmax Sono sempre stato contrario alle armi batteriologiche... ...ma mi informerò... Grazie
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26/07/2012, 12:54 |
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ninno
Iscritto il: 17/04/2010, 20:01 Messaggi: 2236
Formazione: perito industriale
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Le tarme della cera sono un problema per i melari stivati a magazzino e non tanto per i favi da nido se questi sono presenziati dalle api. Quando le api si riducono di numero e non coprono tutti i favi da nido la tarma ne approfitta. Ninno
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26/07/2012, 19:25 |
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rosina
Iscritto il: 18/04/2012, 9:42 Messaggi: 160 Località: Carceri (PD)
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Recentemente ho controllato i miei telaini costruiti, posizionati in cantina all'interno dei rispettivi melari. A luglio li avevo congelati per alcuni giorni come un mio amico mi consiglio'. La congelazione doveva servire ad evitare la prolificazione della tarma della cera. Ma come avrete intuito la procedura non e' servita granché'. Devo dire cmq che sono stato abbastanza fortunato perche' in un solo melario si e' diffusa l'infestazione rovinandomi (parzialmente) ben quattro telaini. Secondo voi un secondo passaggio in freezer mi salverà' da futuri attacchi? Non avendo molti telaini a disposizione per la prossima primavera cosa ne dite se invece di fondere i quattro rovinati li usassi cmq? Riusciranno le staccanoviste a riparare questa mia "distrazione".
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17/01/2013, 20:09 |
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Fast92
Iscritto il: 28/03/2011, 19:01 Messaggi: 191 Località: Brescia
Formazione: Tecnico elettrico ed elettronico
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Io ti consiglio di trattarli con il "B401",secondo me se non sono rovinati in modo eccessivo puoi ridarli alle api,se sono presenti camole e' meglio se prima gli fai un giro di zolfo e poi B401
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17/01/2013, 20:53 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Il congelamento serve solo per eliminare le tarme della cera presenti in quel momento, dopodiché i telaini vanno chiusi ermeticamente altrimenti le tarme si insedieranno di nuovo. Soltanto il bacillus thuringiensis protegge a lungo termine i favi accessibili alle tarme. Visto che si tratta di favi da melario è meglio sostituirli a meno che il danno non sia trascurabile.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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18/01/2013, 0:40 |
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