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simonet3
Iscritto il: 19/04/2010, 15:02 Messaggi: 40 Località: Barge (CN)
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ciao a tutti, ieri ho riaperto le mie arnie dopo una decina di giorni, ho trovato un'amara sorpresa, ovvero la presenza su 2-3 telaini di tunnel costruiti da tarme della cera. Ho così aperto i tunnel facendo uscire le tarme e poi uccidendole. nei cassettini anti-varroa ho trovato le tane, ho così ripulito tutti i cassettini ma temo che abbiano nidificato anche in altre parti dell'arnia, non escludo che abbiano nidificato anche all'interno del legno dato che ho trovato molta segatura nei cassettini.
Uns cosa che ho notato è che prolificano nei telai vecchi, quindi lunedì quando tornerò a visitare le mie api vorrei cambiare i telai vecchi con nuovi da costruire, trattandoli su cera con il bacillus thurigensis. E' la mossa giusta?
Se no, cosa fare con i telai in cui c'è forte presenza di tarme? Ho letto che un trattamento con bacillus a questo stadio non serve, perchè spruzzato in "superficie"... è proprio così?
Fra l'altro, è la prima volta che lo utilizzerò, mi dite come si prepara per favore?
grazie e buona giornata, s
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20/04/2011, 11:53 |
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PAArmando
Iscritto il: 17/04/2010, 7:15 Messaggi: 320 Località: Padova
Formazione: Perito Agrario
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Se si tratta di alcuni bruchi nei favi io non mi preoccuperei molto se non di ricambiare i favi più vecchi quanto prima. Infatti fai conto che le farfalline depongono decine di uova da cui nascono i piccoli bruchi regolarmente allontanati dalle api e i pochi sopravvissuti scendono al sicuro nel cassettino o riescono ad annidarsi per bene ma son pochi. Le confezioni per l'uso dei prodotti tra cui il bacillus turingensis sono corredate delle istruzioni, comunque in genere viene diluita la dose in acqua e spruzzata direttamente nei favi. Torna molto utile in quelli immagazzinati poichè facile preda di questi piralidi sia la grande tarma che la piccola. Nei favi dell'arnia li userei nelle famiglie ancora deboli o in quelle coi favi vecchi che non posso per varie ragioni sostituire. I pochi che trovo nei cassettini li do al pesce rosso e a volte sto senza, così piazzo un favo vecchio al semibuio per invitare le tarme e usarle a pesca ciauu
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20/04/2011, 22:33 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Probabilmente le api non ricoprivano bene tutti i favi, perché in una famiglia forte è difficile che la tarma riesca a deporre le uova. E’ inutile trattare con bacillus thuringiensis i favi nell’alveare quando le larve si trovano già all’interno ed è altrettanto inutile trattare i fogli cerei prima di inserirli nell’arnia, se le api costruiranno sopra la cera, vuol dire che saranno ben presidiati quindi la tarma non ci arriverà. Non l’ho mai utilizzato ma troverai sicuramente le indicazioni sulla bottiglia
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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20/04/2011, 22:37 |
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nicolsp
Iscritto il: 18/11/2010, 19:37 Messaggi: 2627 Località: la spezia
Formazione: diploma superiore
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Il problema per me non è grave , se nelle ispezioni trovi gallerie ,con una punta le elimini uccidendo la larva, una colonizzazione a largo raggio in un alveare attivo è impossibile. Importantissimo è invece Trattare i melari quando li metti a riposo , sigillandoli poi bene, in quanto un attacco della tignola ti causerebbe danni irreparabili. ciao nicol
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20/04/2011, 23:28 |
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simonet3
Iscritto il: 19/04/2010, 15:02 Messaggi: 40 Località: Barge (CN)
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Ciao a tutti e grazie mille per le risposte. Dopo aver constatato che effettivamente le tarme si rifugiano nel cassettino, vi chiedo se ha senso spruzzare del bacillus sulla superficie del cassettino stesso per colpirle anche là dove tentano di riprodursi. grazie, s
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22/04/2011, 16:28 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Mi sembra inutile, da lì non possono risalire nell’alveare, qualcuna riuscirà forse ad impuparsi ma eliminandola non risolverai il problema della tarma.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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25/04/2011, 12:12 |
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Marco00
Iscritto il: 24/02/2012, 18:15 Messaggi: 11
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Ciao, ho notato che diverse piante vicino al mio apiario sono state attaccate da bruchi, ne sono completamente ricoperte. Ho controllato il prodotto che mi aveva dato il consorzio agrario per eliminare questi insetti, sulle istruzioni è riportato che è altamente tossico per le api. Quelle piante non hanno più fiori e la più vicina è a 15 metri di distanza dall'apiario.
Al momento sto bruciando gli insetti, ma al termine del processo penso che la piante moriranno perchè avrò bruciato la maggior parte delle foglie. Esiste un prodotto compatibile con le api? Oppure posso usare il prodotto che già possiedo visto che al momento non ci sono piante fiorite?
Grazie Marco
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08/05/2012, 19:48 |
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PAArmando
Iscritto il: 17/04/2010, 7:15 Messaggi: 320 Località: Padova
Formazione: Perito Agrario
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Si esiste ma non so se ancora sta in produzione, forse troppo costoso o troppo efficacie, comunque fa parte della lotta biologica in quanto si usa il bacillus turingensis (è quello? è giusto?), e risulta efficacie anche per il controllo delle tarme della cera nello stoccaggio dei telaini. Si usa nella lotta ai lepidotteri. I prodotti commerciali non li conosco. Ciauz
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08/05/2012, 22:16 |
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Marco00
Iscritto il: 24/02/2012, 18:15 Messaggi: 11
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Grazie per le informazioni, ho trovato su internet un prodotto basato sul Bacillus Thuringiensis.
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09/05/2012, 6:58 |
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marcolaretino
Iscritto il: 11/02/2012, 1:50 Messaggi: 49 Località: Arezzo - Rigutino
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...panico... Ho dato un'occhiata ai melari e poi ho controllato i cassettini sotto il nido, in uno ho trovato ben 4 larve circondate dai loro filamenti. C'erano anche un po' di feci di queste fottutissime larve (nere, sottili, allungate), il problema è che le ho riscontrate anche in due cassettini dove non ho trovato larve, quindi significa che sono nel nido. Questo fine settimana avevo in programma di togliere definitivamente i melari per poi fare il ciclo di ossalico nel mese di agosto. Visto che sarò lì a trafficare ho pensato di controllare tutti i nidi per vedere se ci sono e cercare di estirparle, avete qualche consiglio? Non vorrei essere più dannoso con gli interventi di quanto farebbero le tarme. ...accidenti a loro... Apro una parentesi... Ho fatto la mia prima smielatura dalla mia famiglia prodigio, il melario non era completamente pieno, ma ho invasettato 10,5Kg di miele buonissimo. Considerando che ho preso i tre sciami a fine marzo, e che sono riuscito a farli sciamare tutti prima della fioritura dell'acacia, direi che sono soddisfatto, adesso ho 5 famiglie (uno sciame non ho fatto in tempo a riprenderlo) che si sono dovute quindi lavorare i fogli da nido e quelli da melario. ...che soddisfazione... Questo fine settimana smielo per l'ultima volta tutti i melari, qualche altro kiletto lo rimedio e poi mi fermo, mi dicono che dalle mie parti ci sia spesso abbondante melata, soprattutto sui rovi, ma a me non attira molto, devo essere sincero, mi hanno regalato un vasetto di melata ma non riesco a consumarlo, mi fa un po' senso. La melata la lascio alle apazze per riempire il nido per l'inverno (comunque i nidi sono abbastanza carichi di miele).
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25/07/2012, 23:12 |
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