@ninno
Ho scritto da qualche parte sul forum che nel periodo di blocco ho fatto circa 180 kg (con 8 famiglie di cui 5 sciami raccolti durante il mese di giugno) di millefiori a prevalenza di medica.
Il blocco non pregiudica il raccolto del periodo durante il blocco stesso, anzi, meno covata da accudire significa più bottinatrici.
Pregiudica invece il raccolto se immediatamente successivo cioè nel periodo in cui le api vecchie cominciano a morire e quelle nuove sono ancora solo forme immature.
Se hai raccolto a luglio (e anche da me è cosi) puoi tranquillamente bloccare tra il 7 e il 15 luglio.
Se ti va fai una prova l'anno prossimo, anche solo su un paio di alveari.
Bloccando dopo il 10 agosto non mi stupisco di tutti gli effetti che hai descritto, come dicevo, solo bloccando attorno a fine luglio i sintomi della malattia erano già evidenti.
@ Obombo
Obombo ha scritto:Più un patogeno è virulento, meno possibilità ha di raggiungere un altro ospite, ecco perché esistono tanti malati di AIDS al mondo e nessun malato di ebola.
E questo non è vero, un patogeno virulento si riproduce moltissimo nell'ospite a scapito delle sue cellule, creando lesioni gravi.
In più diffondendosi in tutto il corpo si procura più "vie di uscita" come urine, feci, saliva...
Non vedo come l'esempio di AIDS e Ebola sia magistrale, è proprio la dimostrazione che due strategie diverse portano comunque alla sopravvivenza del patogeno.
Si può solo dire che l'Ebola ha un minor potenziale epidemiologico rispetto all'AIDS ma esiste, nonostante la mortalità dell'80% prodotta da alcuni ceppi, ed
è ancora ben lungi dall'estinguersi.
Sistemati i dettagli teorici, non mi venire a raccontare come sarebbe bello che la varroa fosse meno virulente, lo so già.
Anche lo studio non mi è nuovo, le colonie resistenti di Le Conte e Fries sono arcinote.
Questo però come si collega con l'idea iniziale (ribadisco, impraticabile) di selezionare varroe meno prolifiche?
In questo caso è l'adattamento dell'ospite, forse tramite comportamento igienico, a ridurre la fitness del parassita!
Il fatto che ci siano x colonie che dimostrano una qualche tolleranza non significa che sia semplice trasferire questa tolleranza a tutta la popolazione.
Cosa si perderebbe?
Mi pare che qualcuno qui dentro, Maddmaxx a parte, voglia anche fare miele e gli girino pure le scatole si si trova grappoli d'api sugli alberi.
Visto che ci piacciono i paragoni con le malattie umane, è documentata la resistenza di alcuni individui all'HIV ma mi pare che siamo ancora ben lontani dall'averla tutti quanti.
Detto questo, sapete che mi interessa la tolleranza alla varroa e ho anche spiegato come intendo agire.
Però detesto i sensazionalismi e le imprecisioni.
Non sarebbe bello poter selezionare tratti di resistenza senza dover mandare in merda il 70% delle proprie famiglie? perchè non ci si prova invece di giocare a fare dio impestando poi le api degli altri?
Maddmaxx,
divertente che come paragone per il rapporto A. mellifera/varroa tu abbia scelto un rapporto predatorio e non di parassitismo, quindi dove è per definizione contemplata la morte dell' "ospite".