Aiuto Obombo...
Sono daniela neofita della provincia di Cuneo
Ho iniziato a maggio con due arnie.
Una con nucleo su 5 telaini garantito da apicoltore ,l'altra con sciame ricuperato su 4 telaini.
Ad oggi quella dello sciame, nonostante già a settembre abbia manifestato la presenza di una regina un pò "stanca" forse perchè vecchiotta,sembra combattere bene con la stagione fredda.Le bottinatrici le vedo lavorare ed uscire nelle giornate assolate.

L'altra quella con regina collaudata e che(no0nostante l'impianto a stagione molto avanzata!) mi aveva dato già i primi tre kg di nettare di tiglio,a differenza dello sciame poco produttivo,....
sembra immobile...ho trovato molte api morte sul fondo dell'arnia.
Avràn patito il freddo???Tieni presente che ho avvolto le arnie su tre lati con stracci ,finta pelle e telo di Nylon)
Le api son ammucchiate su tre o quattro telaini in alto.
I trattamenti col timolo e l'acido ossalico li ho fatti monitorata da un amico esperto.

devo preoccuparmi????
Grazie per l'aiuto che vorrai darmi.
Ciao

Le api sono in glomere e se sono su 3/4 telai sono nella norma (certo bisogna valutare la quantità ). Ne hai fatto i trattamenti e le scorte sono Ok non starle a disturbare
ciao nicol

Sono commosso da cotanta fiducia .
Ciao Daniela, è difficile valutare lo stato di una famiglia basandosi su una sommaria descrizione, specialmente in inverno. Trovare api morte sul fondo dell'arnia è normale se il tempo non ha permesso alle spazzine di ripulire; le api muoiono tutto l'anno ma nel periodo di attività il fondo viene sempre tenuto pulito. Anche vedere le api in alto sui telaini è abbastanza normale in questo periodo. Le scorte sui telaini centrali sono quasi finite, perlomeno nella parte anteriore dove la maggior parte delle famiglie forma il glomere e le regine ormai hanno iniziano la deposizione, sempre nella parte alta che è la più calda.
Sei riuscita a valutare la consistenza delle scorte rimanenti?
Che tipo di trattamento hai fatto con l'ossalico?
Perché, non lo sei già?
L'ansia è una malattia professionale per gli apicoltori .
A presto,
Romeo.

Ciao a tutti. ...
Si ho fatto il trattamento prima con le tavolette di api life var..poi in autonno l'ossalico gocciolato....
un amico mi ha consigliato di fare una fila di gocce su ogni telaino del nido (Spero fosse ok come consiglio da parte di
un apicoltore più che ventennale).

Un apicoltore professionista della zona dove a maggio(tardivamente!) avevo acquistato questo nucleo,
consultato da me i giorni scorsi ,mi ha detto che probabilm stanno morendo di fame...
Ho fatto del candito e posto in un sacchetto tipo freezer,l'ho posizionato dopo averlo pressato bene per assottigliarlo,
sopra i telaini del nido.

Mi ha consigliato inoltre dato il freddo che le porta a mangiare di più di ritirare l'arnia in un locale riparato
(l'ho fatto).

Comunque ho rilevato con dispiacere la varroa sul piatto d'ispezione sotto l'arnia della moria sul fondo dell'altra apparentemente
in buona salute e .
Come mai dato i trattamenti...?
Quello del timolo come consigliato dall'agronomo esperto della cooperativa di Fossano(Cn)in triplice ripresa (cioè
incrociandone le posizioni ogni settimana per tre settimane)...
l'ossalico a gocce...

Adesso le apine sono posizionate sopra tre o quattro telaini ,diciamo un po' spostate a sx ,,non proprio nel mezzo.

Esistono trattamenti da fare adesso qui in provincia di Cuneo( Cherasco per l'esattezza) per eliminare la varroa definitivamente
ed arrivare bene in primavera.??


Grazie aspetto qualsiasi commento e suggerimento....perchè le mie api hanno fiducia in voi Amici apicoltori !!!
Daniela
Vorrei sapere di più ma sto aspettando che mi comunichino le date del corso base a Cuneo..manco a farlo apposta gli addetti
mi han detto che mancano i soldini della regione !!

Il consiglio è ok, anche se incompleto, sempre che tu non abbia frainteso. Il trattamento con ossalico va fatto in assenza di covata, quindi dopo un blocco naturale o artificiale, facendo gocciolare la soluzione in tutti gli spazi occupati dalle api tra i favi e non sul dorso dei telaini. L'argomento è stato trattato varie volte sul form e troverai le discussioni usando la funzione "cerca".
L'apicoltore professionista fa cosi? Sposta centinaia di alveari in locali riparati? Per fare una cosa del genere immagino che le minime siano scese al di sotto dei -20°C. Per quanto riguarda il consumo di miele, una famiglia forte in un mese freddo può consumare meno di 1 kg. Il consumo aumenta quando le temperature sono a cavallo dello 0 o leggermente superiori oppure quando inizia l'allevamento della covata.
L'unico trattamento possibile adesso è l'ossalico sublimato o anche il gocciolato ma solo in una giornata con più di 10°C, sempre a condizione che non ci sia covata opercolata.

Immagina un 14enne che sale in macchina, accende il motore, parte e ... in preda al panico, mentre cerca di guidare in citta' nell'ora di punta, chiama il papa' con il cellulare e si fa spiegare come si guida ... Ti sembrerebbe una cosa ben fatta? Ecco, stai facendo la stessa cosa!
Le riposte a tutte le tue domande sono nel forum ma devi darti il tempo di imparare. Imparerai, tra l' altro che non c'e' un modo giusto ed uno sbagliato per condurre gli apiarii. Ci sono una serie di considerazioni e di tecniche complesse che non puoi farti spiegare mentre le tue api in provincia di Cuneo in gennaio sono in sbattito termonucleare globale.
Stermina i lazzaretti, smetti di spargere Morte e Pestilenza a tutte le api del vicinato e ricomincia in primavera!
Maddmax
(il secondo membro piu' cattivo di questo forum)

Bé, diciamo piuttosto che esiste più di un modo giusto e parecchi modi sbagliati .

Ciao Daniela,
io e Maddmaxx ci giochiamo lo scettro di membri più malvagi del forum, lui è severo con i principianti mentre io tendenzialmente lo sono di più con gli sperimentatori improvvisati.
C'è del vero in quello che ti ha detto, ho l'impressione anche io che tu,al momento, non abbia idea su come si allevino api.
Il fatto che tu sia qui a informarti però depone a tuo favore e spero significhi che ti sei resa conto che allevare api non è cosi semplice.
Ora, venendo al problema, non entrerei nel panico.
Capita di trovare api morte sul fondo dell'arnia e questo non significa necessariamente che la famiglia non passerà l'inverno.
Le api muoiono e se la temperatura è troppo bassa le compagne non si disturbano a buttarle fuori, attendono temperature più miti.
Per adesso fornisci candito, potrebbero averne bisogno.
La varroa non si può debellare, qualche acaro sul fondo non è preoccupante ma l'anno prossimo informati meglio sui trattamenti.
Io ti consiglio di lasciare perdere il timolo, ha fatto la sua epoca, purtroppo.