Ciao, purtroppo ho la sfortuna di avere da un paio di anni un vicino novello apicoltore-apprendista stregone che credo non abbia mai letto una pagina sull'argomento. ha fatto un corso, con scarsa attenzione secondo me, e per il resto si affida al sentito dire e alle dritte di un "vecchietto".

purtroppo per quanto abbia provato a fargli capire che i trattamenti sono fondamentali, quest'anno quello che temevo sembra essersi avverato: nonostante io abbia effettuato tutti i trattamenti/controlli contro la varroa, sabato ho dato un'occhio veloce a diverse famiglie che non consumavano il candito, e voilà: su 18, almeno 7 sono spopolate, e ho trovato diverse pupe con la ligula estroflessa, segno inequivocabile che quest'estate si sono reinfestate rapidamente e il mio intervento invernale è stato tardivo.

ieri ho incontrato il vicino, che mi ha candidamente confermato di non fare il blocco di covata (!!!!) e di non usare ossalico (addirittura sdegnato alla mia domanda)
i trattamenti che ha eseguito sono stati:

- estate: posizionamento di rametti di inula viscosa sopra i favi. a suo dire le varroe cadevano. ovviamente anche se avesse una qualche efficacia, il suo utilizzo senza blocco di covata mi lascia molto perplesso.
- inverno: posizionamento "di strisce di cartone realizzate in casa dal vecchietto". non ho idea del principio attivo, ovviamente nemmeno lui.

ora, a parte l'incazzatura, ho cercato un po' su internet e tutto quello che ho trovato si rifà alle tesi di tale Domenico Prisa.
vorrei sapere se ne avete sentito parlare e se qualcuno ha sperimentato.

altri suggerimenti per affrontare il problema? dopo mesi di sacrifici ho buttato praticamente il lavoro di anni grazie a un idiota

Hai almeno cercato di sapere come stavano le sue famiglie
ciao nicol

non le ha guardate. ma non mi stupirei se fossero spacciate, dato che ogni anno le perde tutte e le ricompra

Provare a collaborarci per aiutarlo e dargli due dritte?