Se
l' acido OSSALICO (che ormai e' illegale) funziona
l' acido FORMICO (che pero' e' un potente mutageno) funziona
l' acido LATTICO funziona
perche' non usare
l' acido ACETICO (ovvero l' aceto)?
Carto sarebbe meglio usare le celle piccole e lo zucchero a velo ma piuttosto che nulla ...
Noto con piacere che gli "old boys" qualche vero segreto, a spizziche e bocconi, lo stanno dando via e che i messaggi segnalano un netto miglioramento nella osservazione di cio' che succede negli alveari.
Maddmax1

Probabilmente l' acido ossalico sarà " oramai" illegale negli stati uniti, in Italia è legalissimo, e questo è un forum Italiano.

Inoltre le esperienze ( sempre italiane) delle celle piccole e dell' utilizzo dello zucchero a velo, non mi pare siano così incoraggianti da far si che quella sia la strada da percorrere.

Ciao Ste...mi hai preceduto, ma io ti vengo dietro con, come qualcuno diceva, FATTI NON PAROLE

Errore, non è illegale e funziona (per ora) SEMPRE.

Errore questo sì che è illegale, funziona anche sulla covata opercolata, su una percentuale che va dal 75% all'86,6%, ma uno sbaglio del dosaggio (che deve essere molto preciso) porta a morte delle api e soprattutto della regina.
Inoltre la sua evaporizzazione varia PARECCHIO con variare delle temperature, temperature piu' alte=maggior evaporazione=maggior rischio di morte di regina e api.
Un pò come il timolo, se fa troppo caldo evapora troppo alle api da fastidio e sciamano!!!

Certo, come tutti gli acidi funziona, non sulla covata opercolata ma funziona. Peccato che:
1) deve essere fatto con temperature supra i 7 gradi, impossibile d'inverno
2) devono essere spruzzati tutti i favi e tutte le api, quindi i favi devono essere tirati fuori uno ad uno, impossibile d'inverno.

Inoltre vista l'enorme mole di lavoro che c'è da fare per usare questo metodo, è consigliato ad apicoltori con 1-7 arnie, non di piu'.

Perchè non funziona, funziona bene contro le nosemiasi.
Uno tra tanti siti che lo dice è questo, ma ce ne sono a dozzine:

http://www.bioapi.it/apicoltura-biologi ... stica.html

Un'altro in inglese che paragona osalico ad altri metodi è questo:
http://scientificbeekeeping.com/oxalic- ... f-2-parts/

Altro documento, pagina 185, seconda colonna:
http://www.culturaapicola.com.ar/apunte ... varroa.PDF

Inoltre l'acido acetico è corrosivo, e i suoi vapori causano irritazione agli occhi, infiammazione delle vie respiratorie e congestione dei polmoni, mi sembra piu' pericoloso dell'ossalico

bastano come argomenti o dobbiamo spulciare i resoconti di raporti scientifici pubblicati?

Saluti

A questa pagina del sito della FNOVI ( ordine farmacisti italiani) troverai i prodotti utilizzabili contro la varroa....

http://www.fnovi.it/docsOpener.php?fp=f ... abella.pdf

Come vedi, l' unico legalmente utilizzabile sia in forma gocciolata, sia in sublimato, è l' ossalico, il MASQ sarà legale nei 50 stati, ma per ora non lo è a in Italia.

Ho parlato ieri, di persona, con Marcello, apicoltore che ha scritto anche qui descrivendo io suo sistema per il raddoppio.
Ha avuto perdite zero.
Lui tratta 1 volta, in inverno, in assenza di trovata con oss cacciato, per ip resto " insegna" alle api a discorso e le tiene quasi a spazio mussi, distanza uguale la medio anche nel nido.
sul 50% delle mie arnie ho cambiato oggi i distanziati, x l' oss vorrei aggiungere 1 trattamento a fine luglio con blocco artificiale.....
Vedremo.
Giorgio

Ciao, puoi spiegare meglio il discorso ..Lui tratta 1 volta . in inverno, ecc sino a anche nel nido,
I distanziatori li hai postati a spazio Mussi
nicol

Non mi rimane che ripetere le stesse cose dette dai colleghi, l'ossalico è legale (nel apposito formulato) e funziona, il formico (mutageno o meno) funziona ma non è autorizzato, il lattico funzionicchia e non è autorizzato. In quanto all'acetico, io l'ho usato come reppellente in un paio di casi dopo aver recuperato dei sciami all'interno dei cassoni per le tapparelle, quindi, usarlo sulle api, con una concentrazione tale da far fuori la varroa, potrebbe creare qualche problema, presumo.
Per quanto riguarda le celle piccole, come ho già detto, vorrei vedere dei risultati prima ma da quanto ho letto in giro, la situazione delle api di Apibio all'uscita dal inverno non è proprio rosea. Certo, non si può affermare che non funzionano basandosi solo sulle poche arnie che ha lui, come io non posso affermare che l'arnia trasparente non funziona, basandomi soltanto sul primo disastroso risultato, ci vogliono grandi numeri per farlo, ma ci vogliono anche per affermare il contrario.
E approposito, come sono uscite dal inverno le tue api Maddmax?
Quoto Nicol, ci vuole la traduzione.
Specialmente per quanto riguarda il medio .

povero madmax dal vecchio continente non riceve grandi soddisfazoni..
la teoria di esplorare nuove sostanze acide stuzzica anche me, l'ossalico mi soddisfa abbastanza, ma voglio trovare qualcosa da poter sgocciolare anche tutte le visite senza stressare la famiglia e senza avvelenare me il miele e le api, senza lasciare tracce o odori sgradevoli anche. avevo pensato anche io all'aceto ma ha un ph ancora troppo alto e ha un marcato odore. ricordo un apicoltore mio amico utilizzava l'apedin, se non ne avete mai sentito parlare è una sostanza che si può utilizzare anche con il melario, è composta da aceto di mele olio di tuja e una serie di altri composti naturali acidi. non ne aveva grandi risultati ma cosa assai più grave il suo miele aveva sempre una nota di acido nel retrogusto. ho pensato al limone, ha un ph bassissimo circa 2 ed è sicuramente naturale. anche solo 80 varroe cadute a maggio sono un ottimo risultato! c'è anche un'altra soluzione possibile, e mi pare di averne già parlato anni scorsi ma non ho mai provato, coca cola, lemon soda e porcherie simili hanno un ph circa di 2.5 alto grado zuccherino e costo bassissimo, per quanto facciano male agli esseri umani non credo comunque che possano diminuire l'aspettativa di vita delle api...bisognerebbe verificare eventuali tracce nel miele, o magari anche solo scriverlo in etichetta, qualsiasi menata alla cola attira sciami di gente

Per non parlare della coca .
Avevo letto qualcosa sul trattamento con succo di limone ma niente numeri (per numeri intendo uno studio comparato, non la caduta nuda e cruda), soltanto affermazioni entusiastiche, è questo il problema. Per quanto riguarda lo zucchero a velo ho qualche idea e se avrò anche un po' di tempo, farò qualche prova a fine estate. Probabilmente ne verrà fuori una cosa macchinosa e poco pratica ma chi sa.

Di soddisfazioni ne ricevo un sacco. Ieri le mie api erano fuori a bottinare e oggi (1 aprile, ma non e' un pesce) ha nevicato sui miei alveari. A sentire quello che scrivi nei tuoi messaggi, chi non riceve molte soddisfazioni apistiche sei tu e tutti gli "esperti" del vacchio continente a cui ormai una famiglia costa 140 euro (180 dollari americani, 'Azz!). Potenza della cultura apistica dell' appennino Tosco-Ligure. I numeri sono numeri.
Maddmax1