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Esperimento con zucchero a velo
Autore |
Messaggio |
danguerriero
Iscritto il: 07/10/2009, 8:41 Messaggi: 152
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Salve ad ottobre ho spolverato le famiglie (favo per favo) con zucchero a velo
Allego le foto dei fondi a 15' dal trattamento.
Saluti
Allegati:
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28/11/2011, 11:00 |
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Gandalf
Iscritto il: 14/05/2010, 10:08 Messaggi: 568 Località: Rignano sull'Arno (FI)
Formazione: Laurea Informatica
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Scusa ma dalle foto non si capisce niente. Puoi essere un poco più preciso: 1. quante ne sono cadute 2. in quanto tempo 3. il trattamento è stato ripetutto per quanto
Grazie
_________________ Fernando Caivano Skype: f.caivano
Dalle Terre Selvagge agli occidentali lidi, Dai deserti del Nord ai colli verdeggianti, Nel covo del drago e nei nascosti nidi Egli camminò a lungo nei boschi ombreggianti. Lament for Gandalf
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28/11/2011, 17:57 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Ciao Danguerriero, concordo con Gandalf, non si capisce niente . Metti delle foto più grandi e dacci qualche dettaglio in più.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
Il Grande Fratello non ci osserva. Il Grande Fratello canta e balla. Tira fuori conigli dal cappello... (Chuck Palahniuk)
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29/11/2011, 0:23 |
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danguerriero
Iscritto il: 07/10/2009, 8:41 Messaggi: 152
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Appena posso posto le immagini dei fondi ad una risoluzione migliore.
Anticipo che questo esperimento non ha pretese di rigore (non ho confrontato le cadute con il trattamenti successivi con un prodotto standard);
Quello che mi ha molto colpito è stata invece l'immediatezza della caduta: dopo solo un quarto d'ora dallo "spolveramento" dei favi, sul fondo c'erano circa 150-200 varroe.
Sicuramente è un dato che non può essere preso "sic et simpliciter" perché non si sa quante varroe in fase foretica sono rimaste sulle api.
Quello che è interessante - almeno a mio parere - è l'immediatezza della caduta. Soprattutto credo che potrebbe essere un tipo di intervento valido in primavera, ad esempio in alternativa al telaio Campero.
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29/11/2011, 12:07 |
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flightofthebumblebee
Iscritto il: 08/06/2010, 23:05 Messaggi: 193
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L'immediatezza è data dalla difficoltà della Varroa a rimanere attaccata alle api impolverate di zucchero a velo! Api che si muovono e si "spulciano"!! Chiaramente, 150-200 varroe dopo 15 minuti sono un po' tantine, se non hai covata ripeti il "trattamento" così dai una pulitina più a fondo! Ma lo zucchero lo hai inserito dal di sopra tra i telai o telaio per telaio togliendoli dall'arnia? Se da sopra ripeti almeno due o tre volte!!
Oppure, per avere una impolverazione migliore, apri l'arnia, metti un po' di gocce di miele o marmellata dolce sopra ad ogni regolo dei telai ed aspetta che le api salgano in quantità a suggere e poi spolvera!!
Ricordare però che tutto 'sto zucchero finisce nelle celle, come qualsiasi cosa introdotta nell'arnia!
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29/11/2011, 20:35 |
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Ggiasone
Iscritto il: 23/05/2011, 15:38 Messaggi: 813 Località: Capannori, Lucca
Formazione: Perito Agrario
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Anche io, circa un mese e mezzo fa, ho fatto un "trattamento" con zucchero a velo. Le api hanno gradito, come quella nella foto, le varroe un po' meno, infatti ne sono cadute parecchie. Quasi quasi, visto l'andamento climatico e la presenza ancora di qualche varroa, sarei tentato di fare un altro passaggio...
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IMG_1178.JPG [ 362.58 KiB | Osservato 2412 volte ]
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29/11/2011, 22:40 |
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Obombo
Sez. Api
Iscritto il: 07/04/2010, 20:30 Messaggi: 3917 Località: Cisterna di Latina
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Obombo ha scritto: Per quanto riguarda lo zucchero a velo ho qualche idea e se avrò anche un po' di tempo, farò qualche prova a fine estate. Probabilmente ne verrà fuori una cosa macchinosa e poco pratica ma chi sa. Rispondo qui a una domanda che ho ricevuto tramite mp approposito di quanto scritto sopra. A quanto pare, spolverare le api con lo zucchero a velo, ma presumibilmente anche con altre sostanze, tipo la farina, le spinge a ripulirsi e contemporaneamente a togliersi di dosso parte della varroa. Una grossa limitazione di questo metodo sta nel fatto che l'80% della varroa si trova al riparo delle celle opercolate, quindi, non viene raggiunta dal "trattamento", perciò, se azzardiamo l'ipotesi che lo zucchero toglie il 50% della varroa in fase foretica, ossia, il 10% della popolazione totale, il risultato non è molto incoraggiante. Si legge in giro che l'effetto del trattamento può durare tre quattro giorni ma io sono più propenso a credere che non superi qualche minuto, cioè, il tempo necessario alle api per ripulirsi. Rimuginando su queste cose, sono arrivato alla conclusione, ovvia d'altronde, che per avere qualche effetto, sempre che sia possibile ottenerlo, bisognerebbe fare come minimo un trattamento al giorno, cosa improponibile con il metodo attuale. L'idea mia è di farlo a fine estate, con la speranza che una spolveratina di zucchero al giorno, per venti e passa giorni, possa avere anche qualche effetto stimolante, ma la fine dell'estate è anche il periodo quando, vista la mancanza di fioriture, le api non sono particolarmente mansuete, almeno le mie, quindi, aprire le arnie tutti i giorni potrebbe essere abbastanza stressante. Per tutti. Da qui l'idea di creare un marchingegno per spolverare lo zucchero senza aprire l'arnia.
_________________ http://www.agraria.org/apicoltura.htm - Atlante di Apicoltura
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02/04/2012, 22:56 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Obombo ha scritto: ... A quanto pare, spolverare le api con lo zucchero a velo, ma presumibilmente anche con altre sostanze, tipo la farina, le spinge a ripulirsi e contemporaneamente a togliersi di dosso parte della varroa. Una grossa limitazione di questo metodo sta nel fatto che l'80% della varroa si trova al riparo delle celle opercolate, quindi, non viene raggiunta dal "trattamento", perciò, se azzardiamo l'ipotesi che lo zucchero toglie il 50% della varroa in fase foretica, ossia, il 10% della popolazione totale, il risultato non è molto incoraggiante. Si legge in giro che l'effetto del trattamento può durare tre quattro giorni ma io sono più propenso a credere che non superi qualche minuto, cioè, il tempo necessario alle api per ripulirsi.
Qual'e' la differenza con l' acido ossalico a parte il fatto che l' impatto dello zucchero a velo sull' ecosistema alveare e' presumibilmente nullo? Maddmax
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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02/04/2012, 23:55 |
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alaccio69
Iscritto il: 20/05/2011, 17:37 Messaggi: 4 Località: (CI)
Formazione: Perito Agrario-Laurea agraria-laurea enologia
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Penso che sia meglio stimolare le api verso attività di gromming (che hanno già istintivamente...specie più attiva e specie meno attive) magari con una caduta di varroe decisamente minore, che continuare a selezionare "varrore resistenti" (non api resistenti) con trattamenti di ossalico e altri intrugli vari..
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03/04/2012, 8:05 |
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renzo
Iscritto il: 25/08/2009, 11:25 Messaggi: 506 Località: Ronchi Valsugana (Trentino)
Formazione: ingegnere+informatico
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Noi ci abbiamo provato nel 2007, seguendo le indicazioni di Kamran FAKHIMZADEH in Cita: Effectiveness of confectioner sugar dusting to knock down Varroa destructor from adult honey bees in laboratory trials Per cadere, la varroa cade, ma come fatto notare si tratta di una frazione di quella in fase foretica, che a propria volta e' una frazione del totale. Per contro: - occorre macinarsi lo zucchero, perche' quello industriale contiene antiaddensante, che fa male alle api. - e' praticamente impossibile garantire i 25-40 micron necessari per avere l'effetto anti-grip, che e' quello che fa cadere la varroa (e non il grooming). - lo zucchero a velo e' molto igroscopico, e fa subito granuli. - il paragone con l'ossalico non vale, quest'ultimo mantiene il ph basso per 3 giorni con conseguente caduta di varroa, mentre lo zucchero funziona per quei pochi secondi di permanenza addosso alle api.
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03/04/2012, 10:00 |
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