Come proteggersi da chi usa antibiotici

Colgo l'occasione per augurare un buona Pasqua a tutti.
Non scrivo molto sul blog, ma sono un accanito lettore delle vostre discussioni.
Come tutti sanno gli antibiotici in apicoltura sono VIETATI, ma ci sono apicoltori maldestri, ignoranti, incapaci, non professionali, e in certi casi definirei proprio da eliminare, che si ostinano ad usare per le malattie della covata e soprattutto per la peste americana gli antibiotici.
Ovviamente spero che non siano tra i lettori e gli scrittori di questo forum perchè si reputa che persone informate e che informano neoapicoltori sappiano che per la peste l'antibiotico è completamente inutile, anzi porta allo sviluppo della malattia in apiari vicini che come minimo sono di apicoltori professionisti che campano solo di quello (senza pensare allo sviluppo di ceppi più resistenti che le api sono incapaci di combattere).
La mia domanda è: come faccio a proteggere il mio apiario dall'introduzione non voluta di materiale che potrebbe contenere residui di antibiotici (nuclei, fogli cerei, eccc.)?
La mia preoccupazione nasce dalla consapevolezza che la sfortuna colpisce sempre chi cerca di fare le cose nel modo giusto e casomai chi acquista materiale contenente tracce di antibiotici, pur non facendone uso, ad un eventuale controllo dell'asl può risultare positivo ai test.
Sono a conoscenza di un' azienda apisticha che ha rischiato la chiusura e il sequestro delle arnie per tracce di antibiotici nella cera e si è salvata facendo analizzare i fogli cerei acquistati risultati inquinati.
Vorrei evitare di arrivare a questo, e sono coscente che si è trattato di un'immensa sfiga dell'apicoltore, ma voi come vi comportate per proteggervi?

Potresti comperare fogli cerei biologoco.

Oppure farti i fogli cerei con la tua cera

Cavolo lo stampo per i fogli cerei costerà 2000 euro. E poi i nuclei?

con 2.000,00 euro acquisti sia sceratrice che stampo a pressione per fogli cerei.

Il problema non sono soltanto gli antibiotici ma anche le molecole di sintesi, le quali, essendo liposolubili tendono ad accumularsi nella cera. Coma ho già scritto da un'altra parte, ho iniziato a usare la cera bio e quando avrò sostituito tutta la cera penserò a uno stampo per fogli cerei. L'idea è di costruirmelo ma ho trovato anche dei prezzi abbordabili su un sito svedese o norvegese, o comunque del nord Europa, poco più di 200 € per uno stampo in silicone.

I nuclei? ......ti fai anche quelli

Ben detto clementon sapiens!

Metti i telaini vuoti con una lista di legno (spennelata di cera e che protruda di 1 cm) sotto il bordo inferiore della barra superiore del telaino. Da' abbondante nutrizione con candipolline (o con sciroppo se sei avaro). Le api faranno quello che hanno sempre fatto negli ultimi 20 milioni di anni: FAVI con celle piccole che ti aiuteranno nella lotta contro la varroa dato si' che le api nelle celle piccole emergono con molto anticipo evitando così che 1-2 varroe femmine si sviluppino ad ogni ciclo per ogni singola cella. Però tieni presente che questa è una teoria eretica.
Maddmax

Mad ti ha dato una soluzione quasi "biodinamica"... se non fosse per la nutrizione che "sciuperebbe" il lavoro fatto!

Potresti agevolare il lavoro delle api (e il tuo) inserendo fogli cerei e progressivamente togli il resto rinnovando tutta la cera...
Sostituendo la cera ti proteggeresti da eventuali pesti (e non è detto) se chi ti ha ceduto le api ha usato antibiotici per il mascheramento della peste!

A mio avviso proteggersi da antibiotici implica:
- Assicurarsi che nel raggio di 5 km quadrati attorno agli apiari non ci siano altri apicoltori o allevamenti di bestiame ovvero discariche a cielo aperto....
- Non somministrare mai gli antibiotici (questa mi sembra scontata e non dovrei nemmeno scriverlo)
- Sostituire tutta la cera utilizzando cera bio analizzata e certificata
- Sostituire tutte le scorte con miele proveniente da allevamenti bio certificati
- Acquistare solo sciami bio certificati oppure farseli da se stessi

Ti ho mandato un mp.
Ciao.