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CCD - SSA (Sindrome da Spopolamento degli Alveari)

12/09/2011, 15:39

Cia, ha ragione Ninno quando dice che una famiglia che si estingue ,può essere confusa con una sciamatura, però sono dell'idea che la causa sia esclusivamente la varroa. Avevo già acennato al Nosema in un mio recente intervento, ma purtroppo scomparso e poi da Obombo recuperato, ma andato in seconda fila e senz'altro non visto.
SSA (sindrome da spopolamento) - le famiglie spariscono senza alcun sintomo evidente, il più delle volte si trova un pò di covata ed un pugno di api (a volte tutte morte) scorte intatte.
La cosa è improvvisa oppure è iniziata molto prima e noi ce ne accorgiamo quando non troviamo più api :?: :?: .
Per me la famiglia e infestata da lungo tempo, le deposizioni primaverili ed inizio estate nascondono il problema, in quanto non è possibile contare le api :P :P
da fine estate piano piano le bottinatrici non fanno più ritorno, sino al colasso.
Quest'inverno su 12 famiglie ne ho perse 8 (ormai lo sanno anche i sassi in africa :lol: ) :lol: ne avevo parlato e ne era venuto fuori che la causa era senz'altro una forte infestazione di varroa.
La cosa non mi aveva del tutto convinto ( varroa si ma.... ) ed ho incominciato ad indagare .

nella mia zona Val di Vara e Lunigiana operano più di 400 apicoltori ,moltissimi dei quali professionisti . Parla con uno, parla con l'altro , fai domande , ecc ecc. sono arrivato ad avere delle risposte interessanti.
Da 3 anni le api si stanno comportando in maniera anomala.
Es. è stato notato che lavorano di più ma vivono di meno.
Che la moria non può essere attribuita a pesticidi , oltre a un pò di verderame ai pomodori e zucche,in quanto non vengono usati essendo il territorio a carattere montuoso .
Quest'inverno si sono avute perdite significative, intere famiglie sono scomparse
già nel periodo autunnale.
Ed altre considerazioni (comunque il tuuto al condizionale)
Io stò prendendo in considezione oltre alla varroa, altre cause che potrebbero portare alla morte le mie famiglie.
La varroa la vedi, il nosema no :twisted:
Pertanto come molti apicoltori ho iniziato a trattare le api contro una eventuale infestazione di Nosema , senza tralasciare la lotta alla varroa ,che quest'anno la stò facendo con l'artiglieria pesante :mrgreen: :mrgreen: . nicol

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

12/09/2011, 16:38

Sicuramente ci sarai stato, ma hai visto questo link, sembra...dico sembra, che una soluzione sia stata trovata (o quasi).

http://www.federapi.biz/index.php?optio ... &Itemid=62

Ciao

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

12/09/2011, 20:55

Gandalf ha scritto:Sicuramente ci sarai stato, ma hai visto questo link, sembra...dico sembra, che una soluzione sia stata trovata (o quasi).

http://www.federapi.biz/index.php?optio ... &Itemid=62" target="_blank

Ciao

Ciao, avevo letto l'articolo, ma purtroppo siamo ancora in fase di esperimentazione,ed in Italia si stà ancora pensando se dare il via alla sperimentazione ,che purtroppo comporta tempi lunghi ;) ;) .

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

12/09/2011, 22:53

Ciao Nicol, grazie per aver aperto l'argomento. In realtà in questo mi hai preceduto di pochissimo perchè da alcuni giorni non faccio altro che pensare a ciò che è successo alle mie api. Sul libro di Contessi non si fa alcuna menzione del nosema ceranae, cercando su internet ho trovato diversi articoli più o meno scientifici che trattano dell'argomento e ho riscontrato diverse corrispondenze col mio caso. Mi piacerebbe approfondire con voi l'argomento.

Riporto di seguito una parte dell'articolo (ecco il link in cui si può interamente leggere: www.apicolturaonline.it/nosema.html) che ho trovato tra i più interessanti: "[...] Sono state individuate quattro fasi di infezione da Nosema ceranae ( suddivise su due anni ) nelle famiglie in produzione prima di giungere al collasso, che viene invece raggiunto dai nuclei in sole tre fasi ( in un solo anno ) ,come si vedrà nel seguito ,forse in conseguenza della minor popolazione iniziale di api al momento dell’inizio dell’infezione.
La fase 1 o fase asintomatica ,all’inizio del contagio è caratterizzata da condizioni di sviluppo entro i parametri di normalità. Meno del 60% delle bottinatrici sono risultate infettate e il conteggio delle spore non ha mai fatto verificare quantità maggiori di un milione per ape .
Si può considerare che questa fase duri dall’inizio del contagio fino all’autunno della stagione di infezione ( in questa condizione è verosimile che le famiglie e le produzioni non siano eccezionali ) .
La fase 2 o fase di rimpiazzo ha mostrato ,almeno nella regione in cui è avvenuto lo studio,l’insolito prolungamento del comportamento di deposizione della regina durante i mesi invernali con una superficie di covata di 125 cm quadrati. In questa fase (autunnale - invernale da settembre a febbraio ) il numero di api nascenti è basso e di conseguenza il numero di api vecchie infette risulta in percentuale sempre più alto rispetto a quanto riscontrato nella fase 1. Per tale motivo viene anche ad essere rinvenuto in esse un maggior numero di spore.
La terza fase o di falso recupero inizia nella primavera successiva quando la famiglia comincia a svilupparsi sempre più velocemente . I parametri clinici ( percentuale di api infette e numero di spore) sono simili alla fase 1 ,come risultato dell’aumento di popolazione . La popolazione di api cresce fino a dare la sensazione di sciamatura imminente , che però nello studio non è mai avvenuta .
Finchè la popolazione cresce , la famiglia riesce a resistere. Fino a tutto maggio risultano in diminuzione sia la percentuale di bottinatrici infette che la quantità di spore per ape ( verosimilmente non però la quantità assoluta di patogeno nell’alveare,che forse in questi mesi non ha il suo massimo di replicazione ,tuttavia non si scende mai sotto il 20% di bottinatrici infette,anche se il livello di infezione è minimo e ciò porta a pensare che il patogeno , ancorchè “diluito” continui ad essere veicolato tra le api ) . Allo stesso modo anche la quantità di api di casa infette tende a diminuire.
Da giugno però le cose prendono tutta un’altra piega . Lo sviluppo di popolazione non ha più la stessa intensità , la popolazione di api tende a diminuire e il patogeno ricomincia ad avere lentamente il sopravvento . Aumenta sia la percentuale di api infette sia bottinatrici che di casa che il livello di infezione per ape.
Da settembre ha inizio la fase 4 , o di spopolamento .L’aumento del numero di spore è esponenziale sia nelle bottinatrici che nelle api di casa.L’aumento del livello di infezione delle bottinatrici è progressivo fino a raggiungere oltre l’ 80% , ma in parallelo è esponenziale l’aumento del livello di infezione delle api di casa ,fino al 90%.
Nella fase 4 da settembre a novembre, è repentino il calo di popolazione . Il numero di favi popolati si riduce drasticamente fino al ritrovamento di sole poche api con spesso la regina morta. Miele è polline sono presenti e in molti casi è rinvenibile ( nelle condizioni spagnole ) una piccola rosetta di covata opercolata. In un certo numero di casi il collasso può essere rinviato alla primavera successiva.
L’evoluzione della patologia nelle famiglie in produzione osservate è risultata piuttosto simile. Nei nuclei, forse in conseguenza della minor popolazione iniziale , non si è assistito alla fase 3 di apparente recupero e gli stessi sono passati direttamente al collasso tra l’inverno e la prima primavera da 3 a 5 mesi dall’inizio dell’infezione, con un periodo molto più breve di incubazione della patologia.
Possono essere considerate due maniere di raggiungimento del collasso che possono essere messe in relazione col momento in cui i nuclei o le famiglie muoiono. Quando il collasso avviene durante i mesi freddi più del 50% delle api trovate morte nell’alveare risulta infettato da più di 10 milioni di spore e anche la regina risulta infettata. Quando il collasso avviene a primavera sia la percentuale di api infettate che il numero di spore risultano inferiori. La regina risulta non infettata o con infezione minima. Probabilmente la differenza tra i due casi riflette la differenza di api vecchie e giovani in ogni stagione . Ad inizio primavera la quantità di api appena nate non infette riduce i parametri di infezione ritardando l’infezione della regina.
[...]"

nicolsp ha scritto:Pertanto come molti apicoltori ho iniziato a trattare le api contro una eventuale infestazione di Nosema

Cosa fai esattamente?

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

13/09/2011, 21:26

Ciao Elis, complimenti per il lavoro fatto anche come dattilografa, penso sia stata una bella faticaccia :( :( .
L'articolo riporta in maniera semplice e chiara le supposizioni(che purtroppo ormai si avvicinano alla realtà) e le esperimentazioni in campo.
Io non dico che la perdita consistente di famiglie che ho avuto sia colpa del Nosema,ma dato che negli anni mi sono fatto una discreta esperienza, essendo di natura osservatore e molto riflessivo, il modo in cui le api sono praticamente sparite collegato ai tempi non mi convinceva : Varroa si......ma.ma ma :o :o .
Ora cerco di capire meglio la situazione (ieri ero da un amico apicoltore - 380 arnie-
ad aiutarlo a riunire gli sciametti e del problema collegato ad altri ne abbiamo parlato a lungo) che non è delle più semplici.
Gli interventi che stò facendo, essendo sperimentali,anche se a detta di esperti hanno dato riscontri, per il momento non penso sia il caso divulgarli , anche per non creare c....no .
Spero che ci siano interventi di molti apicoltori, il numero fa la forza.
nicol

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

14/09/2011, 22:43

Per come la vedo io le cause della SSA o CCD che dir si voglia rimangono ancora un mistero e non sono molto convinto che siano da attribuire esclusivamente alla varroa o ai virus da essa indotti. Le modifiche che noi apportiamo all’ambiente, sia esterno che interno all’alveare, possono portare a effetti che sono apparentemente scollegati dalle cause. Lo sapevate che tra gli effetti subletali delle molecole di sintesi (pesticidi e acaricidi) c’è paradossalmente anche quello di favorire la varroa?
Ogni tanto compare qualcuno che sostiene di aver scoperto le cause della sindrome dello spopolamento degli alveari (e anche il rimedio) ma poi questa scoperta non resiste al crash test. L’anno scorso il prof Jerry Bromenshenk dell’Università del Montana, fondatore e comproprietario di Bee-Aleert (guarda caso vendono prodotti per la cura e difesa dell’alveare) ha “scoperto” che la causa della SSA/CCD era la combinazione di iridovirus e nosema. Peccato che il professore abbia perso credibilità quando e venuto fuori che aveva ricevuto dei finanziamenti da una grossa multinazionale (che guarda caso produce neonicotinoidi) per studiare le cipolle e questo dopo essersi ritirato dal ruolo di consulente di 13 apicoltori in una class action contro la stessa multinazionale.
Poi la Beeologics ha “scoperto” che la causa della SSA/CCD era il virus israeliano della paralisi acuta e ha scoperto anche il rimedio.
Forse avrebbero risparmiato un po’ di soldi leggendo i risultati del progetto Apenet-Toscana 2009-2010. Lo studio consisteva nel monitoraggio di tre gruppi da 5 apiari con 10 alveari ciascuno, per controllare la mortalità degli alveari, i prodotti fitosanitari e acaricidi, le virosi, la nosemiasi, la varroatosi e le pesti. Pur con una mortalità pari al 28%, superiore alla media nelle regioni del centro Italia, uno dei due virus mai trovati tra i sette ricercati è stato proprio l’IPAV. Per quanto riguarda il Nosema (ceranae, perché l’apis sembra scomparso) tutti e tre i gruppi mostravano una vistosa diminuzione in autunno.
Quindi siamo come prima :? .

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

27/01/2012, 13:59

Vedo che questo argomento è ritornato d'attualità ;) ;)
nicol

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

27/01/2012, 14:32

Si scusate, probabilmente avrei dovuto continuare qui...
Adesso a distanza di qualche mese si può parlare dei trattamenti sperimentali cui accennavi in qualche post più su?

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

27/01/2012, 14:34

A proposito di Beeologics...è stata acquistata dalla Monsanto! :o

Re: NOSEMA CERANAE - SSA (sindrome da spopolamento)

27/01/2012, 14:48

A proposito di Beeologics...è stata acquistata dalla Monsanto!


Auguri! :evil: :evil:


@ Nicol: hai provato o trovato qualcosa contro nosema e/o questi spopolamenti? Hai provato Api-herb o prodotti simili?
Io per la prima volta l'ho provato in autunno anno scorso.

Quest'anno com'è la tua situazione?
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