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Blocco di covata orizzontale 
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Resta da verificare il CT che temperatura fà raggiungere al suo interno...o "volo" hai già verificato pure questo immagino? Del resto pensavo che se salisse troppo la regina troverebbe riparo sulla faccia sotto del telaino, all'ombra e non in pieno sole...forse.


Ciao Giorgio su CT e blocco orizzontale c'è forse qualcosa che non torna.
Però Giorgio mi hai aiutato a ragionare un po' e vediamo se anche agli altri torna il seguente ragionamento:

LEGGETE BENE TUTTO!

TRATTAMENTO TERMICO CON CT by theflightofthebumlebee

Il trattamento termico proposto dal caro amico Marco propone l'abbattimento della varroa sfruttando le trasparenza dei CT (coprifavo trasparente).
Marco propone il CT come trattamento termico sfruttando il calore prodotto dalle radiazioni solari.
Il trattamento termico sarebbe in grado di uccidere la varroa anche dentro la covata senza uccidere la covata stessa. A tal riguardo chiedere informazioni direttamente a Marco circa la % di riuscita e le modalità.


BLOCCO DI COVATA ORIZZONTALE

Il blocco orizzontale prevede il telaio con la regina, la covata e le api disteso in posizione orizzontale sopra i telaini sistemati come sono in modo verticale.
Tra il telaio messo orizzontale e i telai del nido c'è l'escludiregina per impedire il ritorno all'ape regale di tornare a covare nel nido.

Dopo lo sfarfallamento di tutta la covata del nido si libera la regina (c'è chi la libera prima e chi dopo il trattamento) e si gocciola AO. Il telaio orizzontale si butta in sceratrice perché contiene un numero altissimo di varroe e non è il caso di riutilizzarlo.

E fino a qui niente di nuovo...il ragionamento torna e il procedimento sopra si chiama trattamento con blocco di covata orizzontale.

Trattamento termico con CT applicato durante il blocco di covata orizzontale by Giorgio1961

Il trattamento termico con CT combinato al blocco di covata orizzontale permetterebbe di non trattare con acido ossalico perché ci penserebbe il calore a far fuori la varroa.
Il problema è che se applichi il trattamento con CT sopra il coprifavo con il telaino disteso orizzontale il calore scioglierebbe il telaio e la cera bollente andrebbe addosso ad api e regina.
Inoltre avendo una camera più grande e un telaio disteso orizzontale sopra i telaini la temperatura dentro al nido sarebbe inferiore a quella che sarebbe con il solo CT.

Possibile soluzione, non testata in campo (quindi pura teoria), al trattamento termico con CT applicato durante il blocco by francescoar, produttore di miele toscano

Per fare in modo che il telaino non si squagli si potrebbe togliere il fondo a rete e mettere il telaio disteso orizzontale con la regina sotto ai favi verticali del nido sempre utilizzando l'escludiregina tra il favo orizzontale e i telai del nido. Sotto al favo orizzontale ci sarebbe il fondo a rete.

In questo modo basterebbe un trattamento di un solo giorno col CT.

Il calore emanato dalle radiazioni solari ammazzerebbe la varroa che si troverebbe in stato foretico. La covata non verrebbe uccisa o alterata dal calore perché essa non sarebbe presente al momento del trattamento. Il favo orizzontale sotto il nido andrebbe sempre e comunque buttato.

MATERIALI OCCORRENTI:

- arnia con fondo mobile e separabile dal corpo;
- cornice di legno per il blocco orizzontale;
- escludi regina;
- coprifavo trasparente;

POSSIBILI DIFFICOLTA' e/o AVVERSITA':

- ore di manodopera per trovare la regina e sistemare il favo sotto il nido;
- ore di manodopera per risistemare il nido dopo il blocco;
- possibile nascita di una nuova regina durante il blocco;
- sofferenza da parte delle apette e loro possibile usura durante il trattamento termico;
- non praticabile da chi ha molte arnie;
- il costo dei materiali.

PERO' UDITE UDITE!!

Alla fine avreste fatto un trattamento senza l'uso della chimica!!! :o :o :o :o :o



Resta da verificare:

- quante ore si deve tenere il CT a tutto sole, in quale ore della giornata, per quanti giorni e in quale periodo dell'anno (e qui Marco in arte theflightofthebumblebee ne sa qualcosa);
- se la temperatura interna viene omogeneizzata dal battito delle ali delle api...altrimenti il calore sarebbe tutto in alto (e qui Marco in arte theflightofthebumblebee ne sa qualcosa);
- se il materiale trasparente del CT lascia passare sia gli UVA e gli UVB oppure filtra gli UVB... Queste radiazioni solari potrebbero aiutare contro la varroa. Il plexy che lascia passare gli UVB viene utilizzato nei solarium (e qui Marco in arte theflightofthebumblebee ne sa qualcosa).

Un saluto!

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Francesco
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26/01/2012, 11:03
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francescoar ha scritto:
PERO' UDITE UDITE!!

Alla fine avreste fatto un trattamento senza l'uso della chimica!!! :o :o :o :o :o



Questo sensazionalismo mi pare un pò fuori luogo, tutti i trattamenti biomeccanici permettono di escludere "l'uso della chimica", però bisogna dimostrare che le famiglie non collassano!
Paradossalmente io posso anche suonare il violino davanti alle mie arnie e avrei fatto un trattamento senza l'uso della chimica, ma non credo che l'infestazione da varroa ne risentirebbe.
Perdonami il sarcasmo, ma ogni giorno salta fuori un nuovo metodo per combattere la varroa e questo è una cosa positiva, ma le idee vanno corroborate dai dati, altrimenti rimangono leggende metropolitane.

A mio parere poi le procedure che tu hai unito sono di per sè piuttosto inutili da sole e non vedo come unendole l'efficacia potrebbe diventare tale da impedire qualsiasi altro trattamento.
Ovviamente mi farebbe piacere che si dimostrasse il contrario, pare che theflightofthebumblebee abbia qualche dato, se mi dite dove corro a leggerlo!

Rimane il fatto (sempre a mio modestissimo parere) che

1)il blocco "orizzontale" è una inutile complicazione nonchè spreco di energie e potenziale riproduttivo della regina solo per dare da mangiare alla varroa.
Al massimo potrebbe essere efficace quanto l'ingabbiamento classico, con la differenza che nell'apposita gabbietta la regina la si mette 2 minuti!

2)non vedo come le radiazioni solari potrebbero "arrostire" la varroa, se questo fosse vero le bottinatrici che di sole ne prendono parecchio dovrebbero essere esenti da varroa, cosa che è dimostrato non succedere tanto che si parla di "suicidal pathogen removal" per descrivere il comportamento con cui le bottinatrici molto infestate non ritornano all'alveare per ridurre la carica parassitaria.
In più la temperatura all'interno dell'alveare rimane sempre la stessa in estate, plexyglass o meno e questo perchè le api hanno raffinati meccanismi di termoregolazione che probabilmente tutti conoscete.
Sono stati condotti esperimenti fino a +70 e la temperatura all'interno rimaneva sempre 34-36 gradi centigradi.
Il trattamento termico contro la varroa si basa su un riscaldamento veloce, che impedisce al "superorganismo" di termoregolare, ciò non può succedere con il riscaldamento lento del sole!

Mi scuso se sono apparso aggressivo o saccente, non era mia intenzione!
Purtroppo la scrittura su un forum si presta a fraintendimenti, sono sicuro che se ne stessimo parlando di fronte a una bella birra andrebbe tutto più liscio! :D


26/01/2012, 11:34
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Humblebee fai benissimo a scrivere quello che scrivi! :D
L'avrei scritto anch'io fossi stato al tuo posto!
Anch'io sono sempre stato titubante su nuove teorie! Anche con Marco all'inizio ero titubante...poi ho finito per acquistare un portasciami per provare! :D
L'ho scritto per ragionare su quello già scritto da Giorgio! :D

Sicuramente come hai detto tu...se fossimo stati in un bar... sarebbe diverso! :lol:

La scritta megagalattica l'ho scritta sorridendo...come a lanciare una provocazione!
Quella sopra è pura teoria e di certo non sarà il trattamento antivarroa per il mio prossimo anno! :lol:

L'acido resta sempre il trattamento veloce, efficace ed economico! :D

Cita:
non vedo come le radiazioni solari potrebbero "arrostire" la varroa, se questo fosse vero le bottinatrici che di sole ne prendono parecchio dovrebbero essere esenti da varroa, cosa che è dimostrato non succedere tanto che si parla di "suicidal pathogen removal" per descrivere il comportamento con cui le bottinatrici molto infestate non ritornano all'alveare per ridurre la carica parassitaria.


Humble le radiazioni potrebbero essere coadiuvanti della ipertermia...

Hai ragione che le api regolano la temperatura...ma in alto ci sarà sempre più caldo che in basso anche se sventolassero a brutto male! Ho un'arnia con un termometro e qualche giorno d'estate ho provato a spostare la sonda...in basso c'era più fresco mentre appena fuori della porticina di entrata l'aria era leggermente più calda di quella ambientale perché le api cercano di buttar fuori più calore possibile.

Comunque mi son dimenticato di scrivere che tutto è dedotto secondo miei modesti pareri e che mi scuso anch'io se sono apparso aggressivo o saccente e non è e non sarà mia intenzione! :D

E ripeto: L'acido resta sempre (per ora) il trattamento veloce, efficace ed economico! :D

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Francesco
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26/01/2012, 12:02
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Sull'efficacia delle radiazioni in sè rimango piuttosto scettico per i motivi che ti ho già spiegato, certo le varroe preferiscono le nutrici (come gli uomini preferiscono le bionde :D ) per ovvi motivi, ma anche le bottinatrici non sono risparmiate e durante un bel periodo di raccolto sicuramente le radiazioni solari non mancano!

Inoltre concordo con te che la parte alta dell'arnia dovrebbe essere più calda ma questo contraddice la teoria stessa che hai proposto perchè tu il favo orizzontale lo metteresti sotto.

Togliendosi un attimo dal particolare e parlando in linea più generale penso che l'obiettivo degli apicoltori (e dei forum dove questi si incontrano) sia di proporre idee, idee che poi vanno verificate con metodo scientifico dai ricercatori.
Sarebbe auspicabile un maggiore dialogo tra le due parti invece che l'ostilità che percepisco di solito (da entrambi i lati si intende!)


26/01/2012, 12:30
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Sull'efficacia delle radiazioni in sè rimango piuttosto scettico per i motivi che ti ho già spiegato, certo le varroe preferiscono le nutrici (come gli uomini preferiscono le bionde ) per ovvi motivi, ma anche le bottinatrici non sono risparmiate e durante un bel periodo di raccolto sicuramente le radiazioni solari non mancano!


Te lo scrivo per teoria perché so per certo che con le radiazioni solari moltissimi acari a noi invisibili vengono uccisi. :D
C'è un problema: la varroa è un megaacaro visibile a occhio nudo! :o :o

A me non è mai capitato di vedere una bottinatrice su un fiore con la varroa :cry:
A qualcuno è capitato?
Se fossero le varroe più resistenti a provocare reinfestazioni?

Cita:
Inoltre concordo con te che la parte alta dell'arnia dovrebbe essere più calda ma questo contraddice la teoria stessa che hai proposto perchè tu il favo orizzontale lo metteresti sotto.


Difatti, il favo lo metterei sotto per non farlo squagliare dal calore (in modo da poter uccidere la regina) e perché prima del trattamento termico lo butterei via con tutta la covata infestata. Il calore dovrebbe uccidere il resto della varroa. :D


Ma i ricercatori vogliono i soldi! E chi glieli da?
I mezzi finanziari della comunità europea a mio avviso molte volte vanno in mani sbagliate! :D

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Francesco
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26/01/2012, 12:42
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Scusami ora ho capito, il calore dovrebbe uccidere le varroe foretiche!
Oddio può pure essere ma rimango sempre piuttosto scettico per gli stessi motivi che ti ho scritto nel primo post...diciamo che non mi hai convinto! :D

Riguardo al discorso sui ricercatori...i ricercatori ricevono fondi statali e non e non è certo compito del singolo apicoltore sovvenzionarli.
Il loro compito è sviluppare idee e dimostrare (o confutare) con rigore scientifico le teorie.
Se un metodo si è dimostrato efficace secondo un numero consistente di apicoltori non vedo perchè un ricercatore dovrebbe snobbare l'ipotesi di condurre una sperimentazione a riguardo.
Un ricercatore ha 2 occhi, se ascolta gli apicoltori ne ha 1000!
Tra ricerca e pratica ci deve essere scambio, non un flusso unidirezionale e questo è auspicabile in tutti i campi, non solo nell'apicoltura.


26/01/2012, 12:55
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humblebee ha scritto:
Rimane il fatto che per allevare questa covata è stato usato polline e miele, in ottica di risparmio delle risorse a questo punto potrebbe avere più senso bloccare nel modo tradizionale cosi alla ripresa almeno ci sono più scorte!

Ciao Humblebee...questo a livello teorico può avere un senso, nella pratica non saprei: intendo dire che non saprei fare un paragone -a livello di convenienza- tra il polline e miele consumati in circa tre settimane per accudire un favo di covata e, d'altro canto, la vita cui si costringe una regina bloccata per lo stesso periodo in pochi cm quadrati, con in più i successivi possibili problemi di riaccettazione che, a detta di chi blocca in gabbietta, sovente si presentano.
Il confinamento permette comunque alla regina di vivere un po' più rilassata e convoglia le varroe (la maggior parte di esse) in quell'unico favo anzichè lasciarle a spasso per l'alveare: non dimentichiamo, infatti, il vantaggio -che a mio parere non è di poco conto- di asportare letteralmente gli acari togliendo un telaino: il blocco tradizionale ti costringe in ogni caso a sperare di colpirne il più possibile con il trattamento...asportando, è come se il grosso l'avessi già ammazzato. Ciò non toglie che il trattamento vada comunque fatto, ma hai comunque un numero di 'nemici' da colpire che è più basso.
Personalmente, a fronte di questi vantaggi, il sacrificio di polline/miele/larve di un favo mi sembra sopportabile.
humblebee ha scritto:
1)il blocco "orizzontale" è una inutile complicazione nonchè spreco di energie e potenziale riproduttivo della regina solo per dare da mangiare alla varroa.
Al massimo potrebbe essere efficace quanto l'ingabbiamento classico, con la differenza che nell'apposita gabbietta la regina la si mette 2 minuti!

Scusa, intendevi dire in 2 minuti, vero?


26/01/2012, 13:02
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Riccardo...così si ragiona troppo! :lol:

Semplificando il trattamento con il blocco orizzontale proposto si potrebbe bloccare orizzontalmente con il favo sopra il nido poi quando la covata del nido è sfarfallata tutta si butta via il favo e si libera la regina nel nido. Nello stesso istante si scopre il CT e voilà la varroa cuoce col calore! :o

Quindi non è più necessario mettere il favo sotto la covata impazzendo! :D

Quindi 2 cose in un colpo solo!

Potrebbe tornare così?
Lo so che il favo è sempre sacrificato ma...la varroa sarebbe moolta meno!

Tutto sempre ancora a livello teorico!


Io mi chiedo...siamo nel 2012...siamo andati nello spazio...abbiamo inventato un sacco di opere di vero ingegno...si riesce a lavorare con gli atomi...conosciamo la chimica...la fisica...la medicina...e non siamo riusciti a togliere un acaro dalle spalle delle povere api!?!?! Qualcosa non torna! O forse il settore apicoltura non interessa ai ricercatori così tanto!?!?!


O forse fa comodo avere ancora la varroa per dare la colpa delle morie ad essa!?!?!

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Francesco
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26/01/2012, 13:13
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Kross ha scritto:
Personalmente, a fronte di questi vantaggi, il sacrificio di polline/miele/larve di un favo mi sembra sopportabile.


Il sacrificio è abbondantemente ripagato se l'efficacia contro il parassita si dimostra più elevata rispetto al confinamento in gabbietta, per questo sarebbe interessante avere qualche dato!
Se cosi non fosse sarai d'accordo con me che al di là dello spreco di risorse, se si hanno parecchie famiglie diventa anche una notevole complicazione!

Un'altra perplessità che mi è sorta mentre scrivevo è la seguente--> impedendo totalmente alla regina di deporre si impedisce anche la riproduzione della varroa stessa, cosa che non succede con il favo orizzontale.
Quando si elimina il favo si eliminano con esso le varroe dentro la covata, ma nel frattempo alcuni individui si saranno riprodotti e la loro discendenza sarà in fase foretica e quindi eliminabile solo col trattamento.
A mio parere la comodità di estrarre direttamente le varroe con la covata è controbilanciata dal fatto che ci saranno più varroe in fase foretica.

Anche in questo caso non voglio sembrare scortese con nessuno...è solo che sono troppo pigro per mettere faccine in ogni frase! :D


26/01/2012, 13:25
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Un'altra perplessità che mi è sorta mentre scrivevo è la seguente--> impedendo totalmente alla regina di deporre si impedisce anche la riproduzione della varroa stessa, cosa che non succede con il favo orizzontale.


Il motivo per cui la regina viene isolata su favo e non su gabbia è principalmente il seguente:

La probabilità di "riaccettazione" della regina (termine impropriamente usato) è maggiore se la regina continua a deporre; le api si accorgono costantemente quando e quanta covata è presente. Se c'è la regina e depone poco o nulla, le api potrebbero pensare che essa sia "disabile" e quindi potrebbero farla fuori. :D

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Francesco
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26/01/2012, 13:33
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