Blocco di covata - Il confinamento della regina

Grazie delle info ninno!
Non so se la distanza possa fare la differenza, anche a me dispiace ritagliare un favo di covata ma è anche vero che fatto una volta puoi usarlo per qualche anno...

Non è una questione di eresia o no mad!
Lo sanno anche i muri che una regina più è gonfia e più cova più verrà riaccettata.

E' utile il blocco della covata ai fini di curare la varroa, Ma è inutile confinare la regina in una gabbietta o una grata.
Più o meno in tutta italia la regina blocca la covata verso dicembre. nel periodo di natale tutte le api saranno nate ed proprio questo il periodo per curare..

Io personalmente faccio così.
-Misuro il grado di infestazione con lo zucchero a velo
-Curo con api-life apivar o altro naturale a settembre
-Sfrutto il blocco naturale per curare a dicembre con ossalico.

P.s Se nelle arnie trova anche solo un telaino con un pugno di covata a dicembre, lo prendo, scrollo le api e lo metto in una famiglia ben numerosa che è in grado di tenerla calda e farla nascere. Dopo 25 gg vado e tratto queste ultime con ossalico! Senza sbattimenti di gabbiette e ritagli inutili.

IL discorso è diverso però se stai in sicilia. LA gabbietta li serve perchè la regina non ti blocca la covata.

Flavio90 ha scritto:E' utile il blocco della covata ai fini di curare la varroa, Ma è inutile confinare la regina in una gabbietta o una grata.

Non sono d'accordo. La gabbietta ti serve per bloccare artificialmente la covata in quei cai in cui la regina non va in blocco.

Flavio90 ha scritto:Più o meno in tutta italia la regina blocca la covata verso dicembre. nel periodo di natale tutte le api saranno nate ed proprio questo il periodo per curare..

Infatti anche da me dovrebbe succedere quello che hai scritto, ma di fatto l'anno scorso il blocco di covata NON C'E' STATO!!

Flavio90 ha scritto:-Misuro il grado di infestazione con lo zucchero a velo

Ho provato e funziona male.
Problema 1: ti devi macinare lo zucchero, quello normale, perchè lo zucchero a velo che compri non va bene
Problema 2: devi aprire l'arnia e a dicembre rischi di raffreddare il nido
Problema 3: devi togliere i ponti
Problema 4: se c'è vento o pioggia non lo puoi fare.

Flavio90 ha scritto:-Curo con api-life apivar o altro naturale a settembre

Non faccio/farei così, se avessi fatto in questo modo oggi non me ne ritroverei nemmeno una di arnie, ad agosto con apivar e, a seconda del grado di infestazione, a fine settembre/inizio ottobre ossalico sublimato.

Flavio90 ha scritto:-Sfrutto il blocco naturale per curare a dicembre con ossalico.

Se il blocco c'è, e se non c'è? Ecco dove ti servirebbe la gabbietta, anche se aprire l'arnia a dicembre è rischioso per via delle temperature.

Flavio90 ha scritto:P.s Se nelle arnie trova anche solo un telaino con un pugno di covata a dicembre, lo prendo, scrollo le api e lo metto in una famiglia ben numerosa.

Ecco che riapri l'arnia a Dicembre. Raffreddamento non del nido, ma dei nidi, visto che il telaino le metti ad una famiglia forte.
Ed il telaino di quest'ultima dove va?
E se ci fossero piu' telaini con poca covata in arnie diverse che succede?
Macchinoso, rischioso e, secondo me, controproducente.

Flavio90 ha scritto:Dopo 25 gg vado e tratto queste ultime con ossalico! Senza sbattimenti di gabbiette e ritagli inutili.

Quindi se nell'arnia forte c'è ancora covata, non lo sai.
E perchè fare tutto quel lavoro quando potresti trattare tutte le arnie con ossalico diciamo a dicembre e poi non ci pensi piu'???

Cosa dovrebbe fare chi ha, tipo me, 14 arnie? Se in tutte c'è un pò di covata che faccio? Faccio uno sciame con la covata, decido a quale arnia mettere tutta la covata? In questo modo raffreddo TUTTE le arnie.

Macchinoso.

Saluti

Gandalf prova, non supporre.

E ovvio che non apro l'arnia con pioggia e vento. Dicembre giornata di sole!!
é un'operazione che dura max 5min. Telaini estratti per metà.

L'apicoltrice che mi fornisce gli sciami lo fà da 15 anni..Mai nessuna morta da raffreddamento!!! E poi chi soffre di raffreddamento è la covata non le api! Se me ne muore un pugno di covata, chi se ne fre..! Cmq mai successo. Anche perche con giornata di sole arrivi a 15°C. Diverso e se apri l'arnia con abbondanza di covata a fine gennaio con freddo paralizzante!

Lo zucchero a velo o comprato o macinato è la stesa cosa. Ho avuto sempre il medesimo risultato.


Tu con che cosa curi a settembre, come prima cura?

Comunque questo è solo il metodo con cui agisco io. per carità non è legge.

Flavio90 ha scritto:Gandalf prova, non supporre.

Mi spiace, ma troppo lavoro in piu'. Quando è l'ora, e lo decido a seconda del livello di infestazione, tratto con sublimato.

Flavio90 ha scritto: Anche perche con giornata di sole arrivi a 15°C.

Difficile arrivare a 15 gradi. L'annoscorso ci furono 15 gradi il 10 dicembre, ma gli anni prima a dicembre la temperatura massima è stata intorno agli 8-9 gradi. Con queste temperature è impossibile per me il solo pensare di aprire le arnie.

Flavio90 ha scritto: Lo zucchero a velo o comprato o macinato è la stesa cosa. Ho avuto sempre il medesimo risultato.

Sbagliato. Lo zucchero a velo comprato tende a raggrumarsi perchè usano un componente credo chimico che da fastidio alle api, credo sia anche dannoso entro certi limiti.
Lo zucchero che compri, quello grosso per intenderci, non ha questo componente, ma deve essere macinato.
Non mi chiedere il nome del componente perchè non me lo ricordo.

Flavio90 ha scritto: Tu con che cosa curi a settembre, come prima cura?

Apivar ad Agosto per circa tutto il mese, poi a seconda dell'infestazione curo o a Settembre o piu' in là, aspettando il blocco.
Comunque per me tutti gli anni sono stati diversi gli uni dagli altri.

Saluti

Flavio90 ha scritto:L'apicoltrice che mi fornisce gli sciami lo fà da 15 anni..Mai nessuna morta da raffreddamento!!! E poi chi soffre di raffreddamento è la covata non le api! Se me ne muore un pugno di covata, chi se ne fre..! Cmq mai successo.

Ma questo trattamento lo fai tu, oppure l'apicoltrice che ti dà gli sciami da 15 anni?

Flavio90 ha scritto:Comunque questo è solo il metodo con cui agisco io. per carità non è legge.

Non credo che ci sia un metodo standardizzato alla lotta della varroa...
Questo è ciò che ho capito da quando bazzico su questo forum...
Molte teorie dovute ad anni di pratica ma nessun "protocollo" da seguire...

XGANDALF

Ma anche io decido a seconda dell'infestazione. A tal proposito uso lo zucch. a velo.

Lo dico di nuovo. A dicembre la covata è pressochè inesistente, quindi non causi alcun tipo di danno alle api, in quanto a soffrirne è la covata non le api.. Le api vanno a scagazzare fuori non hanno paura di 7-8-10 °C

Lo zucchero a velo è vanigliato e contiene amido di mais proprio per evitare che si raggrumi! Quello in busta pasticcia. Lo zucchero in bustina non è tossico per le api.. Le api ripulendosi dallo zucchero fanno saltare anche le varroe.

I vedreste a montare 400 gabbiette scalvini ed imprigionare 400 regine!! Ci spicciamo l'hanno prossimo. con la riunione dei telai, che alla fine sono pochissimi si và spediti con la cura sublimata o gocciolata a dicembre.

XMARVEL

LO fà lue. Io ovviamente essendo di quella scuola lo faccio pure io.
E' ovvio che non esistono degli standard per la varroa (bha diciamo cosi), ma i naturali 3 o4 sono quindi non è che si può spaziare chissà quanto sulla scelta della cura iniziale!

Curo con api-life apivar o altro naturale a settembre

non blocchi la covata in estate.. pura fantasia pensare di arrivare a settembre con famiglie decenti, lasciando perdere che quei prodotti in molti casi si sono rivelati inefficaci

Gandalf prova, non supporre

infatti.. flavio prova, non supporre (visto che non hai ancora passato un inverno api-f53/inzio-attivita-di-apicoltura-consiglio-di-esperti-help-t35336.html#p319995)

con le mie prime nei mie terreni si.

Ma come operaio saltuario dalla signora che ne ha 400 non è la prima volta.