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Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

27/08/2016, 21:24

prova a cercare "acido ossalico metodo svizzero" capirai qualcosa in più.
Ninno

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

30/08/2016, 22:21

giobarton ha scritto:Posso chiederti quale metodo consiglieresti x la mia zona.
Da quel che sento, in Sicilia d'estate si ha un blocco totale, o quasi, della covata, per colpa della siccità. Se questo vale anche per la tua zona, forse sarebbe opportuno seguire questa tendenza naturale ingabbiando le regine con uno dei tanti metodi a disposizione, facendo poi un trattamento con ossalico gocciolato.

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

31/08/2016, 13:12

Io ho fatto blocco covata con regina ingabbiata in delle gabbiette da me fatte (il mio fornitore non conosce le gabbiette cinesi, difatti qua tutti fanno un ciclo di apilifevar a fine settembre).
Poi ho trattato con AO spruzzato. Nel trattamento invernale faccio il blocco orizontale. Questa volta farò il gocciolato. A primavera metto i telaini trappola.
In tre anni che bazzico nell'ambiente non ho mai avuto un blocco di covata naturale, sia in estate che in inverno.

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

01/09/2016, 23:37

giobarton ha scritto:Vagabondando qua e la nel web ho notato che molti applicano AO più volte fino a coprire il ciclo di schiuse delle api x non fare il blocco covata.

Questa domanda non è stata presa in considerazione per qualche motivo ... tipo che se ne già discusso, o per altro?
Grazie! ... mi sembra interessante discuterne i limiti!
mf

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

02/09/2016, 22:19

molti fanno trattamenti ,ogni 3 giorni, di acido sublimato, non gocciolato, per un totale di 7/8 trattamenti, l'abbattimento della varroa per esperienza personale posso dire che è elevata .
CONSIGLIO : usare maschere idonee e tute usa e getta ;)
ciao nicol

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

03/09/2016, 0:29

No Nicolsp ... non modifichiamo quanto scritto!
Giobarton, si riferisce a tre cicli di acido ossalico "gocciolato" fatti distanziati tra loro di quattro giorni, (per cui 12 giorni) in modo da colpire tutta o quasi tutta la varroa sviluppatasi nelle cellette insieme alle pupe.
Questo logicamente in funzione alternativa al blocco di covata.
Su questo si voleva un chiarimento o le diverse opinioni.
Saluti
mf

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

03/09/2016, 21:53

Non credo che Giobarton si riferisse all'AO gocciolato, o perlomeno questo non si evince dal suo post. Comunque sia, non ho mai sentito di gocciolato ripetuto per coprire un ciclo di covata opercolata, cioè un paio di settimane, cosa che si fa invece con il sublimato.
Come mostrato dallo studio che ho postato prima, il gocciolato è tossico per le api anche in un'unica applicazione, figuriamoci ripeterlo per quattro cinque volte.

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

04/09/2016, 20:36

Capisco che col passare degli anni gli argomenti ripetuti possano diventare "pesanti" ... ma non si possono neppure semplicemente ribaltare e chiudere!
Per me l'apicoltura è una materia nuova per cui riesco ancora ad interessarmi agli approfondimenti delle sue problematiche.
Il definire un prodotto "tossico", in se e per se non vuol dire nulla; il livello di tossicità (dose) sarebbe già un parametro interessante da approfondire e definire.
Io precedentemente non ho esposto il formulato utilizzato in questa serie (TRE) trattamenti, ma posso dire che in questi non è previsto l'utilizzo di un sovradosaggio ma bensì una diluizione nel tempo (8-12 giorni) del dosaggio utilizzato ampiamente dagli apicoltori italiani in un'unica soluzione, o per precisione leggermente superiore nella sua totalità.
Fatta premessa che "ovviamente" il trattamento in assenza di covata ottiene i migliori risultati in caduta in percentuale, visto che l'ossalico va a colpire la popolazione di varroa foretica (sulle api).
La segnalazione di una possibile metodica alternativa per quei pochi e piccoli apicoltori che per svariati motivi non potessero applicare il trattamento in assenza di covata, potrebbe essere il seguente:
Composizione della soluzione:
31 g di acido ossalico diidrato in 1 l di acqua zuccherata (1:1)
per precisione: 31 g di acido ossalico, 675 ml di acqua distillata e 675 g di zucchero
Dosaggio : 5 ml per favo occupato da api, per tre applicazioni distanziate di 4 giorni.
Ovviamente la quantità di soluzione per alveare varierà:
30 ml colonie di piccole dimensioni;
40 ml colonie di medie dimensioni;
50 ml colonie di grandi dimensioni;

Raffronto composizione con Api-Bioxal
Busta 35 g (31g AO) / Zucchero 308,6 g / Acqua 308,6 ml
Totale sciroppo 500 ml
Dosaggio : 5 ml per favo occupato da api

e Raffronto con Formula classica italiana
100 gr di ossalico - 1 litro di acqua distillata - 1kg di zucchero
Dosaggio : 5 ml per favo occupato da api

Il mio augurio è che quanto da me sopra esposto, si approfondisca senza produrre polemiche inutili o strane, tipo quella famosa del "tasto CERCA".
Poi, se vogliamo, si potrebbe aprire un nuovo argomento in cui approfondire l'azione dell'acido ossalico-acido organico, la sua azione per contatto e acidificazione ambientale.
E delle definizioni riportate in alcuni documenti: di alta efficacia, consentito in allevamento BIO, nullo impatto ambientale, scarsi effetti dannosi per le api in caso di sovradosaggio, ma ... complessità e rischi per l'operatore nella somministrazione spruzzata (non gocciolato) e per via sublimata ed efficacia dipendente dall'umidità ambientale, per ultimo, "carenza ZERO" quando almeno per quattro giorni dopo il trattamento noto la caduta delle varroe.

Un saluto
mf

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

04/09/2016, 21:08

In ogni confezione di insetticida per uso agricolo è sempre specificato la quantità da miscelare in 100 lt acqua e la quantità di principio attivo.
Nel nostro caso stiamo parlando di 3 tipi di preparazione.
31 gr di acido in 1 lt acqua (20 alveari) per cui ogni alveare riceve circa 1,5 gr di ossalico.
35 gr di acido in 1/2 lt acqua (10 alveari) per cui ogni alveare riceve circa 3,5 gr di ossalico.
100 gr di acido in 1,5 lt acqua (30 alveari) per cui ogni alveare riceve circa 3,3 gr di ossalico.
Ho sperimentato a fine estate dopo aver tolto i melari, circa 4 anni fà, il primo metodo gocciolando ogni 4 gg per 6 volte per verificare i danni che poteva creare e su 20 alveari ho perso una regina tutte le altre si sono comportate normalmente, ciò non significa che sarà sempre così , bisognerebbe fare molte prove.
Durante i primi anni della varroa abbiamo usato anche 2 e 3 gocciolamento , distanziati di una settimana, di ossalico da 3,3 gr per volta (eravamo disperati) ma i danni erano notevoli , stiamo parlado di 6,6 e 9,9 gr addosso ad ogni famiglia mentre nel primo caso se viene utilizzato la carica di ossalico è di 4,5 gr se usato per 3 volte ogni 4 gg i danni possono essere minori ma ci vorrebbe anche il parere di chi lo ha usato.
Ninno

Re: APIBIOXAL/OSSALICO SPRUZZATO

05/09/2016, 11:03

mfCarpentieri ha scritto:Il definire un prodotto "tossico", in se e per se non vuol dire nulla; il livello di tossicità (dose) sarebbe già un parametro interessante da approfondire e definire.
Come per tutti i farmaci, anche in questo caso il dosaggio deve essere un compromesso tra la sua efficacia acaricida e gli effetti collaterali sull'ospite. La formulazione gocciolata "all'italiana" (100/1000/1000 e Apibioxal sono la stessa cosa), intesa come dose e metodo di applicazione, è il risultato di anni di sperimentazioni pratiche e studi scientifici, come dimostrato da una quantità di pubblicazioni sull'argomento, quindi, difficilmente migliorabile.
mfCarpentieri ha scritto: non è previsto l'utilizzo di un sovradosaggio ma bensì una diluizione nel tempo (8-12 giorni) del dosaggio utilizzato ampiamente dagli apicoltori italiani in un'unica soluzione
Il sottodosaggio protratto nel tempo è ancora più pericoloso del sovradosaggio perché risulta essere il metodo più veloce per l'insorgere della farmacoresistenza, cioè, la selezione di ceppi di varroa resistenti all'acido ossalico, principio attivo che rimane uno dei pochi strumenti efficaci a nostra disposizione, come ampiamente dimostrato dalla storia recente dei trattamenti fai da te.
Torno a consigliare la lettura di quanto ho postato prima, in special modo la mortalità delle api a breve termine in seguito a trattamenti con vari dosaggi ma anche la sopravvivenza e lo sviluppo a lungo termine delle colonie, ricordando che si tratta di un'unica applicazione.
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